DECOLLE SI DIMETTE DA CONSIGLIERE
Decolle |
Si tratta di un vero “golpe”, un “colpo di stato”
premeditato per tentare di raffazzonare una maggioranza che ormai
politicamente non c’è più. Non è bastata l’osservazione ritirata in fretta
e furia del padre dell’assessore Parapat, per altro accolta in modo
perlomeno inusuale da parte del segretario generale, per non costringerla ad
uscire dall’aula.
Non è bastata la delibera di giunta con cui, sapendo di non
avere la certezza che il piano regolatore passerà in consiglio, hanno deciso di
realizzare in fretta e furia delle varianti non sostanziali al vecchio piano
regolatore realizzato dalla giunta Dipiazza al fine di accelerare l’iter
amministrativo per i lavori sulla costa. Ora, per recuperare un voto e una
presenza fidata tra le file del PD, hanno addirittura escogitato le dimissioni
del geometra Stefano Decolle, potenziale candidato sindaco nelle file
del PD, da consigliere.
Il regista dell’operazione è evidentemente il sindaco e
segretario provinciale del PD Nerio Nesladek che, sprezzante
dell’opposizione e rendendosi indegno del ruolo di presidente del
consiglio, si arroga il diritto di accomodare l’ordine del giorno dei
lavori a suo piacimento modificandolo di sua sponte, senza manco sentire i
capi gruppo data l’anomalia della situazione.
L’emendamento sul piano regolatore presentato nei
giorni scorsi dall’assessore Fabio Longo evidentemente, oltre che al responsabile
dell’ufficio Baldas, che è chiamato ad esprimere il parere tecnico, ha
fatto tremare le vene ai polsi anche al resto di quello che rimane dell’ex
maggioranza.
Mi chiedo cosa ci sia veramente sotto a queste dimissioni
di Decolle oltre a quello che possiamo immaginare. Quanto importanti
sono quella ventina di osservazioni che, anche a nome di altri professionisti
come ci è stato spiegato in commissione, sono state presentate dal suo collega
Roberto Bonato?
E’ emerso con tutta evidenza che sono tutte riferite a
modifiche alle norme tecniche di attuazione del nuovo piano ed evidenziavano
richieste mirate ad aumentare l’edificabilità, la maggior “funzionalità” delle
norme rispetto agli interessi dei loro potenziali clienti andando con ogni
probabilità a procurare maggior lavoro agli stessi professionisti. Richieste
in se legittime per un professionista ma quali sono dunque le relazioni e gli
interessi che intercorrono tra Decolle e Bonato sul piano? Al di là dei
pareri degli uffici come si comporterà l’ex maggioranza su quelle
osservazioni? Ci sono conflitti d’interesse o d’altro tipo a carico del
sindaco o di altri esponenti della sinistra?
Oltre all’incertezza sui voti di maggioranza questo nuovo
PRGC sta portando alla luce operazioni e situazioni poco chiare quando
invece il PD renziano, che a parole in ogni dove si riempie la bocca di
etica, moralità, onestà e trasparenza, qui a Muggia si conferma invece
ancorato a vecchi schemi che sanno di fumose e antiche segreterie politiche
arredate da vessilli con falce e martello incrociati al centro su sfondo rosso.
Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Muggia PDL
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