venerdì 10 luglio 2015

PRG, NESLADEK CAPO SENZA TRUPPE

Da Il Piccolo di venerdì 10 luglio 2015

Centrodestra di Muggia polemico con il sindaco dopo il rinvio del Piano regolatore

MUGGIA «Il fallimento sul Piano regolatore è tutta colpa del sindaco: visto che non ha i numeri per governare si dimetta». Il centrodestra muggesano, compatto come non accadeva da tempo, si stringe contro Nerio Nesladek e tuona dopo la non riuscita dell’approvazione del nuovo Prgc che molto probabilmente verrà votato appena a inizio agosto. 
Otto consiglieri del centrodestra hanno risposto unitamente alle critiche loro piovute da parte del sindaco. Claudio Grizon, Paolo Prodan, Christian Gretti, Nicola Delconte, Dario Grison (Pdl), Daniele Mosetti (Fratelli d’Italia An), Ferdinando Parlato (Un’altra Muggia) e Claudio Di Toro (indipendente) hanno evidenziato come la situazione in cui versa la maggioranza sia quanto meno deficitaria. 
«Il consigliere Maurizio Coslovich (Rifondazione comunista) che esce dall’ex maggioranza e non partecipa ai lavori, l’assessore Fabio Longo che attacca con veemenza le scelte della giunta di cui fa parte e la sua maggioranza, il vicesindaco Laura Marzi e la consigliera Francesca Riosa (Pd) che lanciano strali contro Longo il quale risponde per le rime ribadendo le sue ragioni per poi andare in ferie potrebbero bastare - l’attacco degli otto consiglieri -. 
Ma poi possiamo aggiungere le forti perplessità su alcuni aspetti del piano da parte della consigliera Marina Busan (Meio Muja), una delle quali si traduce in emendamento, le continue lamentele e i borbottamenti del consigliere Danilo Savron (Unione slovena), e l’assessore Stefano Decolle (Pd) che esce dall’aula in quanto una serie di osservazioni lo riguardano professionalmente». 
Il centrodestra ne ha per tutti. Sotto la lente d'ingrandimento anche «il padre dell’assessore Valentina Parapat (Pd) che ritira all’ultimo momento un’osservazione che il Consiglio si apprestava a votare assieme ai curiosi emendamenti dell’ultim’ora del consigliere Riccardo Bensi (capogruppo Pd), ed infine il consigliere Geremia Liguori (indipendente) che, avendo perplessità sulla destinazione turistica di un’area per la quale la Sovrintendenza ha reiteratamente espresso pareri contrari ad ogni tipo di edificazione, esce coerentemente dall’aula assieme all’opposizione, come altri». 
Da qui il centrodestra etichetta come «goffo e risibile» il «tentativo di attribuire la responsabilità della mancanza del numero legale all’opposizione, che non ha fatto altro che prendere atto del fallimento della giunta Nesladek».(r.t.)

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