“La Provincia ordini alla Siderurgica Triestina S.r.l. di procedere immediatamente alla riduzione graduale dell’attività degli impianti finalizzata a raggiungere nei tempi minimi alla fermata conservativa a caldo degli stessi fino al rilascio/rinnovo dell’AIA, riservandosi comunque l’adozione di ulteriori provvedimenti di propria competenza in particolare dopo l’acquisizione di ulteriori dati relativi ai valori di benzo(a)pirene e di PM10”.
Lo hanno chiesto oggi
nel corso di una conferenza stampa in Provincia i consiglieri Claudio Grizon e Massimo Romita (Pdl), Giorgio
Ret, Paolo Polidori (Lega Nord)
e Stefano Martucci (Lista Dipiazza)
presentando una mozione in tal senso sottoscritta anche dai consiglieri Viviana Carboni e Daniela Pallotta (Pdl), Giorgio
Rossi (Lista Dipiazza), Andrea
Sinico (Un’Altra Trieste) e Roberto
Degioia (Misto).
Nell’articolata mozione
i consiglieri d’opposizione a Palazzo Galatti sottolineano la gravità delle
emissioni in atmosfera ricordando che la stessa “ARPA FVG, nella
relazione del 3 aprile scorso, ha evidenziato che i valori di benzene, benzo(a)pirene
e di PM10 sono saliti dopo la ripresa delle attività a regime operativo
standard, con picchi di medie giornaliere che superano la soglia di sicurezza
anche del 100%”.
“In particolare -
ricordano i consiglieri - dalla relazione si evidenzia che presso la stazione
di rilevamento di Via San Lorenzo in Selva, proprio quella più vicina alla
cokeria, a partire da marzo ci sia stato un netto incremento delle emissioni di
benzene, benzo(a)pirene e del particolato PM10”.
A tal proposito, si
legge nel testo, “il 10 aprile u.s. la Direzione Centrale Ambiente della
Regione FVG, preso atto dei dati ARPA FVG, ha emesso il decreto
n.549/AMB con cui “Siderurgica Triestina è diffidata a limitare la marcia della
batteria della cokeria e, comunque, a non superare i 67 sfornamenti al giorno”.
Purtroppo però dai
report settimanali sul numero di sforamenti giornalieri inviati dalla proprietà
stessa alle Autorità si evince che la diffida non risulterebbe ancora
rispettata.
“Gli ultimi dati
consultabili sul sito web dell’ARPA FVG – annotano gli esponenti del centro destra - rilevano che
al 15 giugno gli sforamenti di PM10 registrati da gennaio 2015 risultano essere
67, superando di molto la soglia di tolleranza massima dei 35 sforamenti annui
indicati nella tabella XI del D.Lgs.155/2010 e successive modificazioni”.
“Nel corso degli ultimi
mesi – hanno spiegato i consiglieri - la situazione è notevolmente peggiorata,
sia per quanto concerne le emissioni in atmosfera, sia per quelle acustiche e
a riprova di ciò numerosi sarebbero gli
esposti presentati presso le autorità competenti da diversi residenti e, in
misura crescente, le chiamate di protesta ai centralini del Comune e
della Polizia Municipale”.
Negli ultimi giorni,
infatti, sono state continuamente pubblicate sui social via web foto e video
che mostrano la Ferriera e i dintorni ricoperti da una coltre densa di
pulviscolo nero; inoltre le immagini mostrano accumuli di polveri ricadute
dall’atmosfera sia sui pavimenti che su altre superfici piane: immagini molto
forti che denunciano l’alta pericolosità per la salute pubblica, a fronte del
contenuto di dette polveri (n.12 IPA, tra cui cancerogeni certi, possibili e
probabili secondo IARC), come evidenziato nei report analitici mensili sui
deposimetri che l’Azienda stessa inoltra regolarmente ad ARPA FVG.
“Dalle ultime notizie –
hanno ricordati gli esponenti del centro destra - la Conferenza dei servizi
convocata dal 10 al 12 giugno per il riesame e il rinnovo dell’Autorizzazione
integrata ambientale (AIA) a Siderurgica Triestina S.r.l. è stata
aggiornata al 30 giugno e al 3 luglio, per consentire agli esperti delle
amministrazioni di valutare il dossier contenete i dati relativi
all’inquinamento acustico, alla captazione delle emissioni della cokeria e la
gestione dei parchi fossile e minerale al fine di evitare lo spolveramento per
erosione eolica e la conseguente dispersione nell’ambiente delle polveri”.
“Pertanto com’è emerso
anche dal Comune di Trieste ci sono problemi che non sono stati risolti e i
dati sull’inquinamento lo confermano”.
“La mozione presentata richiama l’Ente alle sue competenze, ai sensi
dell’art.19 della LR. 24/2006, considerato che ad oggi le misure adottate
dalla Siderurgica Triestina S.r.l., società del Gruppo Arvedi,
sono ancora insufficienti a ricondurre nei limiti di legge i valori di
benzo(a)pirene e di PM10 rilevati dalla centralina di via San Lorenzo in
Selva”.
Con la mozione l’opposizione della Provincia richiamando le competenze
del sindaco in materia “di
emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale” che
gli consentono di redigere “ordinanze contingibili e urgenti quale
rappresentante della comunità locale” chiedono alla presidente Bassa Poropat “di rivolgersi al Sindaco di
Trieste per chiedergli di assumere un analogo provvedimento per quanto di sua
competenza”.
Nessun commento:
Posta un commento