Grizon (Pdl): probabile l’arrivo di un nuovo commissario che imporrà lo statuto dell'UTI per conto della Serracchiani”
“Il Pd ha bocciato tutte le
richieste di piccoli ampliamenti o di nuove edificazioni per le famiglie, è
mancata una visione sociale del piano ed una prospettiva illuminata di sviluppo
per il territorio: il giudizio complessivo non poteva che essere contrario”.
Commenta così Claudio
Grizon, consigliere del Pdl a Muggia, l’estenuante maratona che si è
conclusa la questa mattina alle 4.45 in consiglio comunale che ha portato al
voto sul piano regolatore e di seguito alla delibera sull’Unione
territoriale tra i comuni della provincia.
Secondo l’esponente del centro
destra muggesano sono state “pesanti le intese con l’Ezit e forte
il condizionamento ideologico generale”. “Con l’astensione in
fase di adozione – ricorda Grizon - avevamo rinviato il giudizio finale
a seguito della verifica delle osservazioni e del giudizio dei cittadini. L’unico
vero punto che ci ha unito è stato lo sviluppo della costa”.
Ma al di là del piano – commenta
ancora Grizon – il vero dato politico è rappresentato dal fatto che
Muggia ha sonoramente bocciato il progetto delle Unioni comunali così caro alla
Serracchiani e al PD che ha lacerato le comunità della nostra regione”.
Questo il risultato del voto
sull’Unione dei comuni: contrari (10): Claudio Grizon, Paolo Prodan, Nicola
Delconte, Dario Grison, Christian Gretti (PDL), Claudio Di Toro, Fabio Longo,
Geremia Liguori (Ind.), Maurizio Coslovich (Rif.Com.) e Marina Busan (Meio
Muja). Favorevoli (8): Nerio Nesladek, Loredana Rossi, Valentina Parapat,
Riccardo Bensi, Laura Marzi, Marco Finocchiaro, Igor Donadel e Diego Crevatin
(PD). Astenuto Danilo Savron (Unione Slovena). Assenti Daniele Mosetti (FdI) e
Ferdinando Parlato (Un’Altra Muggia).
“Nesladek, segretario
provinciale del Pd provinciale e componente del coordinamento regionale –
ironizza il pidiellino – è uscito politicamente con le “ossa rotte”
sulla delibera dell’UTI; ha perso per strada la sua maggioranza e si avvia
ad un fine mandato alquanto incerto”.
“Una riforma – sottolinea il
pidiellino - imposta agli amministratori ed ai cittadini che ha già fatto
fiorire decine di ricorsi”. Ma Grizon va giù duro: “ora
sappiamo chi ha a cuore la nostra comunità e chi invece è disposto a tradirla
per ordine di partito: anche sulla UTI potrebbe arrivare un commissario
nominato dalla Regione e vedremo se Nesladek & Co. avranno la dignità di
ricorrere a questo provvedimento. Ne vedremo delle belle”.
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