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sabato 2 aprile 2011

PREMIO DELL'OPERETTA 2011 ALL'INGLESE TIM RICE

Da Il Piccolo del 2 aprile 2011 - Pagina 38 - Cultura e spettacoli

Premio dell'operetta 2011 all'inglese Tim Rice

È una delle firme più importanti del musical, sarà a Trieste il 15 aprile per partecipare alla cerimonia di consegna
di Sara Del Sal

TRIESTE - Per la prima volta il Premio Internazionale dell'Operetta, giunto alla XXIII edizione, verrà assegnato a un artista d'oltremanica: Tim Rice. Un riconoscimento alla sua attività di poeta lirico, e a una carriera che lo ha portato ad essere una delle firme più importanti del mondo del musical a livello mondiale, che dimostra al contempo la volontà della stessa Associazione Internazionale dell'Operetta di aprirsi a quelle forme d'arte, come il musical che segnano l'evoluzione moderna del genere, come ha precisato il presidente Claudio Grizon. Tim Rice riceverà il premio il 15 aprile alle 18 all'interno di una cerimonia-evento che si terrà al Rossetti, dove era stato invitato per assistere a una replica di "Chess", uno dei suoi capolavori, che debutterà, in esclusiva nazionale, il 13 aprile e resterà in scena fino al 18. Un evento nell'evento, che conferma Trieste come la Capitale nazionale del Musical e che offrirà l'occasione, davvero unica, a tutti gli appassionati di conoscere una vera e propria leggenda vivente del genere oltre che di assistere a una messinscena innovativa dello spettacolo che ha recentemente vinto ai "What's on Stage Awards" come miglior produzione in tour tributatogli dai pubblici inglesi. Tim Rice, nato nel 1944, dopo un esordio da avvocato, a soli 24 anni con l'allora ventenne Andrew Lloyd Webber scrisse per una recita scolastica "Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat", un titolo che è tuttora in scena. Sempre con Webber scrisse una delle pietre miliari del musical, che gli garantì immediatamente una popolarità planetaria: "Jesus Christ Superstar", seguito da "Evita" (che gli fruttò un Oscar nel 1997 per la canzone "You Must Love Me"). Quando decise di scrivere uno spettacolo sulla guerra fredda, Webber era impegnato con "Cats", e fu così che furono Björn Ulvaeus and Benny Andersson degli Abba a comporre le musiche per "Chess". Negli anni '90 è la volta delle grandi produzioni Disney e delle collaborazioni con altri artisti. Con Elton John, dopo un incontro per il musical "Aida", basato sull'opera verdiana, scrive "The Lion King" (del quale la canzone "Can You Feel The Love Tonight" vinse un Oscar nel 1995) e con Alan Menken si occupa di "Aladdin" ( la canzone "A Whole New World" vinse l'Oscar nel 1992), di alcune canzoni aggiunte per "Beauty and the Beast" e "King David". Per il 60mo compleanno della Regina Elisabetta, nel 1996, in coppia con Webber compone "Cricket", uno musical sullo sport che da sempre lo appassiona, dopo essere stato dalla stessa sovrana insignito del titolo di "Sir" nel 1994. Il Premio Internazionale dell'Operetta, la statuetta in bronzo realizzata dallo scultore Ugo Carà si andrà ad aggiungere ai tre Oscar, ai dodici Novello Awards e ai tre Tony che Rice ha ricevuto nella sua brillante carriera, oltre ad avere, dal 2008, una stella con il suo nome nella Walk of Fame a Hollywood. Artista a tutto tondo, Rice ha fondato anche una casa di pubblicazione la Pavillion Books nel 1981, ha condotto documentari sulla musica pop e ha partecipato a programmi televisivi, oltre a condurre programmi radiofonici. Ha anche scritto canzoni per molti grandi artisti come Elaine Paige, Placido Domingo, Elton John, Freddie Mercury, Elvis Presley e per gli INXS. Dotato di uno humour tipicamente inglese, Rice ha talvolta affermato che gli americani lo conoscono solo per la sua comparsata nel film "About a Boy", non resta che aspettare una decina di giorni per scoprire quali definizioni riserverà allora all'accoglienza del pubblico italiano, che proprio al Rossetti ha applaudito numerosi suoi titoli.

sabato 27 novembre 2010

BERDINI: "UNA COMPAGNIA PER IL MUSICAL A TRIESTE"

Da Il Piccolo del 27 novembre 2010 - Pagina 29 - Cultura e spettacoli

PERSONAGGIO

RICONOSCIMENTO DELL’ASSOCIAZIONE DELL’OPERETTA

Berdini: «Una compagnia per il musical a Trieste»

Il giovane artista ha ricevuto alla Sala Bartoli dalle mani di Marti Webb il Premio Massimini


di GIOELE PAGOTTO

TRIESTE - Si è svolta ieri nella cornice della sala Bartoli al teatro Rossetti la consegna ufficiale al poliedrico attore, regista, cantante, musicista e compositore triestino Simone Riccardo Berdini del prestigioso Premio nazionale dell’Operetta intitolato all’indimenticabile Sandro Massimini.
La cerimonia, condotta con brio da Andro Merkù, è aperta da Claudio Grizon, il quale ha ricordato come sia la seconda volta che un artista triestino si aggiudica il premio (consistente in una targa coniata a cura di Sergio D’Osmo), soffermandosi poi sull’importanza che ha avuto il festival ”Il Castello sotto le Stelle” - svoltosi quest’estate nello spazio riaperto di San Giusto e aperto proprio da Riccardo Berdini con l’effervescente ”Musical StarTS” - per il grande impegno profuso nel coinvolgere e valorizzare giovani artisti triestini nel mondo dell’operetta.
Il presidente onorario dell’associazione Danilo Soli ha dedicato un emozionante tributo alla memoria di Sandro Massimini, al quale è seguita la proiezione di uno spezzone inedito di ”Victor Victoria”, ultimo musical diretto da lui al Politeama Rossetti.
Berdini, nato il 4 dicembre 1983, vanta un curriculum artistico di straordinaria versatilità, oltre che attore, cantante, musicista e compositore, è anche appassionato di cinema, fumetti e musica rock. Ha iniziato la carriera alla Bernstein school of musical of musical theatre di Bologna, dove si è diplomato nel 2008 sotto la guida di Shawna Farrell.
Ed è stata Marti Webb, leggenda del musical londinese in questi giorni applaudita a Trieste, al Rossetti, con ”Oklahoma. Il musical!”) a consegnare il premio Massimini a Riccardo Berdini. L’artista si è aperto al pubblico sprigionando entusiasmo e simpatia, svelando che il suo obiettivo principale è riscrivere il ”Bambino alogeno” (il suo primo spettacolo andato in scena al Rossetti nel 2004) sotto forma di saga, citando ”Star wars” come esempio, in modo da realizzare qualcosa di memorabile e ambizioso che avvicini ancora di più il grande pubblico - e in particolare i giovani - al mondo dell’operetta.
Il giovane attore e regista ha voluto testimoniare anche l’importanza dell’incarico ricevuto quest’estate al castello di San Giusto, rivelando che proprio durante la messa in scena di ”Musical StarTS” è nata l’intenzione di portare avanti con lo stesso gruppo di artisti una compagnia di musical tutta triestina, prendendo esempio dal modello anglosassone.
Andro Merkù ha contribuito a far emergere il ”personaggio” con un animato e divertente botta e risposta con lo stesso Berdini: «Andresti al Grande Fratello?», gli ha chiesto, per esempio, il presentatore, showman e imitatore: «Sì - ha risposto Riccardo, - ma soltanto con la mia chitarra...». Poi: «Ma è vero che a molti piace fare vocalizzi in bagno?». «È vero, ma non è il posto migliore come acustica...».
Dopo lo scambio di battute con Merkù, Berdini con il supporto del chitarrista Marco Steffè ha offerto una performance a sorpresa, mettendo in scena le sue doti artistiche cantando due splendidi tributi a un maestro del calibro di Andrew Lloyd Webber con brani come ”Sunset boulevard” e ”Jesus Christ Superstar”, e una canzone in duetto con la sorella.

venerdì 17 settembre 2010

L'OPERETTA E' RITORNATA A SAN GIUSTO: GRANDE SUCCESSO DEL GALA "BAGLIORI DA VIENNA"

Ha avuto un grandissimo successo, martedì 14 settembre, il Gala dell'Operetta "Bagliori da Vienna" che l'Associazione Internazionale dell'Operetta - Friuli Venezia Giulia ha promosso per il Teatro Rossetti ed il Comune di Trieste nell'ambito del cartellone ideato per la riapertura del castello ai grandi eventi "il Castello con le Stelle".
Protagonisti della serata il soprano viennese Alexandra Reimprecht ed il tenore Andrea Binetti, protagonista nei giorni scorsi della grande produzione RAI del Rigoletto accanto al grande Placido Domingo.
Un pubblico entusiasta e numerosi bis hanno decretato il successo dell'evento che auspichiamo abbia definitivamente riaperto le porte del castello all'operetta dopo alcuni decenni.














mercoledì 25 agosto 2010

"BAGLIORI DA VIENNA", GALA DELL'OPERETTA VIENNESE

IL CASTELLO CON LE STELLE

martedì 14 settembre 2010 - Castello di San Giusto

Gala dell’Operetta
BAGLIORI DA VIENNA
Omaggio ai 150 anni dell’Operetta Viennese

Di: a cura dell'Associazione Internazionale dell'Operetta Friuli Venezia Giulia
Produzione: Associazione Internazionale dell’Operetta - Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Associazione Musicale Aurora Ensemble

Si ringrazia per la collaborazione la signora Fulvia Costantinides e il signor Sergio Mina
Interpreti: Orchestra Filarmonia Veneta; direttore Romolo Gessi; Alexandra Reinprecht soprano; Andrea Binetti tenore

Nei Paesi della Mitteleuropa i 150 anni dell’Operetta viennese sono il grande evento della stagione e Trieste trova qui, nella rinnovata arena del suo Castello di San Giusto, l’occasione per celebrarne i fasti in queste notti di fine estate. Occasione veramente ghiotta perché l’Associazione Internazionale dell’Operetta è  riuscita a mettere insieme il soprano austriaco Alexandra Reinprecht, cantante di punta della Wiener Staatsoper, avvenente artista che sfodera una voce di grande fascino e seduzione, e il tenore Andrea Binetti, che porta alto il nome di Trieste in questo mondo stimolante e raffinato di violini e champagne, con un complesso quanto mai agguerrito e rinomato, quale l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, tra le migliori del Nord-Est, affidata ad un maestro di talento e sensibilità, come il triestino Romolo Gessi, dal prestigioso curriculum internazionale.
Sono nomi che il pubblico giuliano ben conosce ed ammira, anzi sono degli autentici beniamini, che saranno impegnati in un invitante programma basato su tre grandi figure della storia dell’Operetta, da Franz von Suppé, il musicista dalmata che per primo intuì, alla metà dell’Ottocento, le possibilità del valzer viennese di diventare protagonista del nuovo genere, nato felicemente in Francia, auspice Jacques Offenbach, a Johann Strauss junior, che del valzer divenne l’indiscusso monarca, creatore di immortali melodie, per arrivare a Franz Lehár, un po’ slovacco, un po’ ungherese, ma anche un po’ triestino, il quale chiosò con tanti capolavori il passaggio dell’Operetta viennese dalla gloriosa epoca d’oro all’epoca d’argento, così voluttuosa e spumeggiante.

Claudio Grizon - Presidente dell'Associazione Internazionale dell'Operetta FVG
Danilo Soli - Presidente Onorario dell'Associazione Internazionale dell'Operetta FVG