domenica 14 dicembre 2008

PROVINCIA, IL PD ATTACCA: «ZOLLIA, LA MAGGIORANZA NON E’ STATA CONSULTATA»

Vi riporto l'articolo che segue in quanto mi sembra molto illuminante a proposito dei ruoli all'interno della "maggioranza" in Provincia e dell'atteggiamento della presidente Poropat nei suoi confronti. Una cosa ormai è quasi certa: la "maggioranza" ormai è autonoma, fa anche l'opposizione a se stessa.... Intanto però, come scrivevo qualche settimana fa la Poropat pone "la bandiera degli illyani sulla Provincia" ... e gli altri si arrangino. Ne riparleremo nei prossimi giorni.


Da Il Piccolo del 14 dicembre 2008 – Pag. 24

IL NEOASSESSORE

Ferriera, bonifiche, gestione del ciclo dei rifiuti, raccolta differenziata: sono solo alcuni dei temi che il neoassessore provinciale all’Ambiente Vittorio Zollia si troverà in agenda a partire da domani, quando incontrerà per la prima volta i tecnici di Palazzo Galatti. Temi fino a poche ore fa affrontati da Ondina Barduzzi, l’ingegnere voluto dalla presidente Maria Teresa Bassa Poropat, che dopo due anni ha deciso di abbandonare il suo incarico in giunta, per motivi strettamente personali.
Zollia, triestino, classe 1946, già direttore regionale dell’Ambiente e segretario generale dell’esecutivo regionale guidato da Riccardo Illy, è stato quindi chiamato a raccogliere l’eredità di Ondina Barduzzi, per portarla avanti sino alla fine del mandato. Il neoassessore è stato presentato ieri nelle sale di piazza Vittorio Veneto dalla presidente Poropat, che ha sottolineato: «È la persona giusta. È un tecnico, con decennale esperienza nella pubblica amministrazione, riconosciuta in maniera ”bipartisan”. Proseguirà l’importante lavoro svolto da un altro tecnico di grande valore, l’ingenger Barduzzi». Ma al di là delle manifestazioni di apprezzamento da parte della numero uno della Provincia (che lo ha scelto personalmente), la nomina di Zollia ha sollevato un’ondata di polemiche. A colpire lui e Maria Teresa Bassa Poropat è un fuoco amico. Quello del Pd, sia in Consiglio provinciale che comunale. «Non sono contraria alla nomina di Zollia, ma alle modalità con cui è stata effettuata, senza consultare i partiti della maggioranza che sostiene la presidente Poropat - spiega Maria Monteleone, capogruppo del Pd in Provincia -. La presidente dovrebbe iniziare a condividere le scelte, soprattutto con il Pd, che in Consiglio conta 8 consiglieri su 15». Un’altra accusa arriva da Fabio Omero, capogruppo del Pd in Comune: «Illy è passato - afferma - ma l’illysmo resiste. Finiamola con la storiella del “tecnico prestato alla politica”. Piuttosto vorrei ricordare la vicenda del ”bucone”...Nel 2003, con Renzo Tondo governatore, il direttore regionale della Pianificazione territoriale, mobilità e infrastrutture di trasporto era proprio Zollia. A sostenere la bontà dell’infrastruttura denominata ”Penetrazione nord di Trieste e sottopasso della città” vennero in Consiglio comunale l’allora assessore Franzutti e Zollia. Sull’ambiguità del ruolo della Regione, soggetto aggiudicatore, si giocò il parere del Comune. Parere che infatti - aggiunge Omero - proprio a causa di tale ambiguità, arrivò fuori tempo e quindi con il valore del “silenzio assenso”. Grazie alle abilità di un “politico” e di un “tecnico”, la scelta di fondo, cioè sostenere il trasporto privato su gomma, passò sulla testa dei triestini e del Consiglio comunale».
Polemiche a parte, il nuovo assessore all’Ambiente e Territorio, alle Infrastrutture e Trasporti, alla Polizia Ambientale e Territoriale, è pronto a partire. Lo ha messo nero su bianco ieri il diretto interessato: «Le mie opinioni politiche non servono. Serve solo la mia professionalità. Seguirò dei percorsi, soprattutto in tema di ambiente e rifiuti, già segnati dal mio predecessore». (e.c.)

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