Dalla prossima stagione balneare le docce a Muggia potrebbero essere a pagamento. È la proposta avanzata dai Cittadini per Muggia e dalla Sezione di Muggia del Partito socialista che verrà discussa nella prossima riunione di giunta e che sembra avere il favore dell'amministrazione muggesana, che intende inserire la spesa per l'acquisto delle docce a gettone nel prossimo bilancio e dotarsene prima dell'avvio della nuova stagione.
«Dietro alla proposta non c'è l'intento di fare cassa a spese dei bagnanti - spiegano gli amministratori - ma un principio sociale: la razionalizzazione di un bene come l'acqua. Lo scopo è di ottenere comportamenti più civili ed evitare gli sprechi. D'estate infatti sul litorale sono in funzione docce e e fontanelle a disposizione dei sempre numerosi bagnanti. Le docce sono gratuite e munite di un pulsante a tempo.
«Spesso però - fanno notare i firmatari, Piero Robba per il Direttivo dei Cittadini per Muggia e Adi Tarlao per il Partito socialista sezione di Muggia - si assiste a comportamenti impropri da parte di alcuni fruitori che utilizzano il getto non per rinfrescarsi o togliere la salsedine, ma per raffreddare le bibite o per gioco con conseguente spreco di litri d'acqua.
La proposta è di fissare un prezzo del gettone minimo, quasi simbolico: 10-20 centesimi, in modo che non costituisca un grande onere per i bagnanti, ma ingeneri il rispetto per una fonte preziosa.
«Spesso però - fanno notare i firmatari, Piero Robba per il Direttivo dei Cittadini per Muggia e Adi Tarlao per il Partito socialista sezione di Muggia - si assiste a comportamenti impropri da parte di alcuni fruitori che utilizzano il getto non per rinfrescarsi o togliere la salsedine, ma per raffreddare le bibite o per gioco con conseguente spreco di litri d'acqua.
La proposta è di fissare un prezzo del gettone minimo, quasi simbolico: 10-20 centesimi, in modo che non costituisca un grande onere per i bagnanti, ma ingeneri il rispetto per una fonte preziosa.
Per il reperimento delle monete suggeriscono l'utilizzo di distributori o di chiedere la collaborazione dei gestori dei locali della zona. «Provvedimenti analoghi - spiegano ancora - sono stati adottati in molte spiagge pubbliche della Slovenia, della Croazia e da poco anche a Sistiana.
Quest'amministrazione - concludono - ha dotato il lungomare di wc pubblici che non ha voluto mettere a pagamento, ha istituito i parcheggi a pagamento solo per i non residenti d'estate sul lungomare e, mentre nel resto della costa sono gratuiti per tutti, ha istituito un servizio di spazzamento anche nei fine settimana. L'istituzione delle docce a pagamento sarebbe un piccolo contributo per continuare a investire sul miglioramento dei servizi».
Gianfranco Terzoli
Quest'amministrazione - concludono - ha dotato il lungomare di wc pubblici che non ha voluto mettere a pagamento, ha istituito i parcheggi a pagamento solo per i non residenti d'estate sul lungomare e, mentre nel resto della costa sono gratuiti per tutti, ha istituito un servizio di spazzamento anche nei fine settimana. L'istituzione delle docce a pagamento sarebbe un piccolo contributo per continuare a investire sul miglioramento dei servizi».
Gianfranco Terzoli
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