lunedì 28 settembre 2009

ECCO I DANNI DELLA FRANA DI LAZZARETTO

Almeno 20 mila euro di danni alla famiglia coinvolta e 107 mila per il ripristino dei terreni e circa 500 metri cubi di terreno da rimuovere in 50 giorni di lavoro consecutivi

Al Sindaco del Comune di Muggia


e.p.c. Al Direttore e Segretario Generale del Comune di Muggia


Al Comando Provinciale di Trieste del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Al Comando dei Carabinieri di Muggia

Al Direttore Regionale della Protezione Civile del FVG

Alla Direzione Centrale Risorse Agricole, Naturali e Forestali
Stazione Forestale di S.Dorligo della Valle


Trieste, 28 settembre 2009


Oggetto: interrogazione con richiesta di risposta scritta e in aula, in merito al grave evento franoso che il 29 marzo scorso ha interessato l’abitazione sita al numero civico 57 della Strada Provinciale per Lazzaretto.
RICHIAMATO il grave incidente franoso accaduto verso le ore 17 dello scorso 29 marzo a monte dell’abitazione sita al numero civico 57 della Strada Provinciale per il Lazzaretto, a seguito del quale, per dare soccorso ed assistenza alla famiglia coinvolta in tale evento calamitoso, sono intervenute le forze dell’ordine, la Protezione Civile regionale, i Vigili Urbani ed il Sindaco di Muggia;
SOTTOLINEATO che il Sindaco di Muggia, considerata l’inagibilità e l’inabitabilità dell’abitazione invasa dall’acqua e dal fango (i VV.FF. hanno messo in sicurezza l’impianto elettrico e del gas) proveniente dai terreni sovrastanti il civico 57, si è premurato a contattare personalmente ed evidentemente a nome del Comune un albergo cittadino al fine di preannunciare l’arrivo della famiglia coinvolta e l’esigenza di darle ricovero;
CONSTATATO che in seguito, in mancanza di atti ufficiali che da parte del Comune formalizzassero l’ospitalità d’emergenza presso l’albergo contattato dal Sindaco per la famiglia che ha subito la frana lo stesso titolare si è rivolto senza esito al Comune per avere informazioni;
CONSIDERATO che nel corso dei 120 giorni in cui la famiglia evacuata è stata ospitata in albergo, in diverse occasioni, sia in via informale che formale, ha sollecitato il Sindaco e il Vice Sindaco a farsi carico delle spese di alloggio in quanto impossibilitata ad onorare l’importo che, come risulta dalla fattura intestata alla famiglia emessa in data 25 luglio 2009, è pari a €9.000,00;
RILEVATO altresì che con lettera dd. 13 luglio 2009 la famiglia ha chiesto al Comune, senza alcun esito, la disponibilità di un alloggio di emergenza di sua proprietà per non continuare a rimanere in albergo e notizie in merito all’abitabilità della sua abitazione;
RICORDATO che, vista l’assenza di alcun riscontro alla nota del 13/07, con successiva lettera dd. 27 luglio la famiglia comunicava al Sindaco e, per conoscenza, ai Vigili del Fuoco, ai Carabinieri e ai proprietari del fondo dal quale si è staccata la frana, che non avendo più mezzi e risorse economiche, e vista la fattura di 9.000 € dell’albergo, era costretta a rientrare nella propria abitazione, rimandando la responsabilità alle autorità competenti, qualora la frana non ancora rimossa dovesse procurare ulteriori danni all’edificio;
PRECISATO che nell’arco dei 120 giorni in cui la famiglia è stata alloggiata in albergo la stessa ha provveduto, a sue spese, alla rimozione del fango e dei detriti e, per quanto possibile, alla pulizia dell’abitazione e degli arredi ecc. che, assieme ai danni generali e alle spese conseguenti dirette od indirette, sono oggetto di una causa legale per il riconoscimento di un risarcimento;
RICHIAMATA l’ordinanza del Sindaco n. 004/09, dd. 2 aprile 2009, con oggetto: “Ordinanza per la messa in sicurezza del versante sovrastante il civico n.57 di Strada per Lazzaretto, ai sensi dell’art. 54, comma 2° del D.L. 18 agosto 2000 n.267” ed in particolare la sua parte dispositiva;
RICHIAMATA la Relazione di Servizio del Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia – Stazione Forestale di S.Dorligo della Valle dd. 27.04.09, Prot. F/9.7/ n.198, nella quale, tra l’altro si attesta che “sarà premura della Stazione Forestale effettuare ulteriori accertamenti a verifica di eventuali opere abusive realizzate nei pressi del distacco franoso che avrebbero potuto favorire l’evento”;
RICHIAMATA la Relazione di Servizio dd. 30.04.2009 del Comando del Corpo di Polizia Municipale di Muggia con oggetto “intervento in strada per Lazzaretto a seguito di frana” dove tra l’atro si afferma che “veniva eseguito un sopralluogo dal tecnico geologo Morettin della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia il quale dopo aver visionato la situazione della soprastante collina ha constatato il rischio di ulteriore distacco di un fronte di notevoli dimensioni”;
RICHIAMATA la Scheda Statistica – Rapporto d’Intervento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dd. 29.03.09 ove si evince che è stata constatata “la presenza di un arco di frana potenzialmente pericoloso in caso di ulteriori copiose precipitazioni”;
VISTA la nota dell’Ufficio Pianificazione Urbanistica del Comune dd. 9 giugno 2009, Prot. n. 16175, con oggetto “Movimento franoso – p.c.n. 2529 del C.C. di Valle San Bortolo – Strada per Lazzaretto”, a firma del Responsabile del Servizio Geom. Marino Baldas, con cui si comunicava che, in riferimento all’ordinanza sindacale n.004/09 dd. 02.04.2009, Prot. n.9218-09, “avuto riguardo della relazione del dott. geologo Paolo Marassi pervenuta a codesta Amministrazione in data 25.05.09 Prot. n.14579-09, si prende atto del superamento della situazione emergenziale.”;
CONSTATATO che a seguito della nota del Responsabile del Servizio Pianificazione Urbanistica, Geom. Marino Baldas, il consulente tecnico di parte della famiglia, Geom. Dino Zaccardi, con propria nota dd. 18 giugno u.s. ha formalmente contestato la frettolosa presa d’atto del Comune evidenziando in particolare che:
- è in corso una vertenza in sede giudiziale, all’interno della quale un consulente tecnico unico super partes, nella persona dell’ing. Giulio Gregori, è stato investito dal giudice del compito di esaminare cause ed effetti dell’intervento in questione.”;
- “a parere dello scrivente, si vuole rilevare che il provvedimento della situazione emergenziale, non possa ritenersi adeguatamente motivato sulla base della relazione presentata dal tecnico di una parte, senza alcun riferimento degli accertamenti del CTU”;
- “nell’ordinanza n.004/009, a firma del dott. Nesladek, si intimava l’immediata messa in sicurezza del versante interessato alla frana”;
- “tale attività, viceversa, risulta esser stata eseguita solo in minima parte e, a parere dello scrivente, non in conformità con le buone norme di settore, come si attesta nella documentazione fotografica allegata alla presente, relativa a rilievi effettuati in data 16 giugno u.s., a dimostrazione della situazione di pericolosità ancora in atto.”;
RICHIAMATA a tal fine la relazione dell’Accertamento Tecnico Preventivo redatta dal CTU incaricato, dott. Ing. Giulio Gregori, datata 21 agosto e depositata il successivo 24 agosto ed in particolare le pagg. 17 e 18 ove si afferma che:
“L’eliminazione del pregiudizio deve avvenire con la pulizia accurata di tutto il tratto di compluvio e con l’eliminazione anche del residuo di riempimento posto a monte. La quantità di terra da esportare è difficilmente stimabile, dovendosi procedere a rimodellare un tratto di lunghezza di 100 metri. Il riempimento a monte da rimuovere, per scongiurare altri distacchi, viene valutato in circa 250 metri cubi, il materiale accumulato a valle in altrettanti 250 metri cubi, lungo il percorso si valutano altri 150 metri cubi. Il lavoro di asporto del materiale e di sistemazione del pendio, che dovrà essere effettuato principalmente a mano impiantando un sistema di asporto per scivolo, può essere stimato in questa fase in euro 78.234,00” a cui si devono aggiungere “reti metalliche di protezione per euro 16.847,50 ed inoltre va considerata “l’incidenza delle prestazioni professionali (progetto, direzione lavori, coordinamento della sicurezza, consulenza geologica) pari ad euro "11.409,78”"
Inoltre alla pag. 18 si precisa che “Il tempo necessario per l’esecuzione delle opere viene stimato in 50 giorni naturali e consecutivi” e che “allo stato attuale la situazione a monte del muro del ricorrente non è una situazione stabile in quanto la parte rimasta sul terrapieno può collassare a valle”.
EVIDENZIATO che i danni complessivi stimati dal CTU a pag. 22 sarebbero pari a circa 20.000 euro a carico della famiglia per la pulizia esterna e interna del fango e per i danni all’abitazione ed a quasi 107.000 euro per la sistemazione da eseguirsi a monte del terreno dei ricorrenti;
PRESO ATTO della dichiarazione del Sindaco di Muggia e pubblicata sul quotidiano Il Piccolo in data 25.08.09 nell’ambito dell’articolo titolato “Il Comune ci ha lasciato senza aiuti”:
Il sindaco, Nerio Nesladek, rigetta l'accusa. «Ci spiace per quanto accaduto ai concittadini, ma il compito del Comune è di intervenire e tamponare l'emergenza. Penso di poter affermare che questo obbligo sia stato pienamente assolto, tanto che immediatamente ci siamo prodigati per trovare una sistemazione temporanea agli occupanti della casa risultata inabitabile. La sera stessa abbiamo reperito una stanza in un albergo cittadino. Il nostro intervento si è esaurito quando è venuta meno l'emergenza».

tutto ciò premesso e considerato

INTERROGO IL SINDACO E LA GIUNTA

per sapere:

a. per quali ragioni, dopo che il Sindaco ha di fatto commissionato l’ospitalità della famiglia interessata dall’evento franoso ad un albergo cittadino e le numerose richieste degli interessati, il Comune non abbia provveduto alla formalizzazione amministrativa e all’assunzione di spesa, con riserva di avvalersi su quanti saranno ritenuti responsabili dei fatti accaduti, pari a 9.000,00 euro;

b. se non ritiene quantomeno affrettata la comunicazione inviata dal Responsabile dell’Ufficio Pianificazione Urbanistica del Comune, Geom. Marino Baldas, in data 9 giugno 2009, Prot. n. 16175, con oggetto “Movimento franoso – p.c.n. 2529 del C.C. di Valle San Bortolo – Strada per Lazzaretto”, con cui si comunicava agli intestatari che, in riferimento all’ordinanza sindacale n.004/09 dd. 02.04.2009, Prot. n.9218-09, “avuto riguardo della relazione del dott. geologo Paolo Marassi pervenuta a codesta Amministrazione in data 25.05.09 Prot. n.14579-09, si prende atto del superamento della situazione emergenziale” in quanto veniva immediatamente contestata con copioso documentazione dal Geom. Dino Zaccardi, tecnico di parte della famiglia, e oltretutto, alla luce della relazione del CTU dott. ing. Giulio Gregori, sembra essere smentita completamente con i risultati della sua perizia, in parte richiamati in premessa;

c. se, quindi, a parere del Sindaco e dell’Amministrazione l’ordinanza del Sindaco n. 004/09, dd. 2 aprile 2009, con oggetto: “Ordinanza per la messa in sicurezza del versante sovrastante il civico n.57 di Strada per Lazzaretto, ai sensi dell’art. 54, comma 2° del D.L. 18 agosto 2000 n.267” ed in particolare la sua parte dispositiva sia stata assecondata in tutte le sue parti, ai sensi di legge, dai proprietari del fondo dal quale si è generata la frana e se gli Uffici comunali, dopo il riscontro del dott. geologo Paolo Marassi loro referente tecnico, hanno verificato la tipologia degli interventi effettuati e la veridicità delle comunicazioni fatte pervenire al Comune dallo stesso;

d. quali iniziative ha assunto o intende assumere rispetto alle considerazioni espresse nelle Relazioni di Servizio, richiamate in premessa, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Comando del Corpo di Polizia Municipale di Muggia e Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia, ove in sostanza si attesta che il fronte franoso in presenza di copiose precipitazioni potrebbe causare ulteriori danni;

e. quali atti intende eventualmente assumere alla luce del risultato della perizia del CTU dott. ing. Giulio Gregori, alla quale si rimanda per un’analisi completa, a tutela del Comune rispetto ad attestazioni o atti eventualmente assunti e giudicabili non corrispondenti alla situazione di fatto e di diritto.

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia
Gruppo di Forza Italia

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