martedì 20 aprile 2010

ACCORDO ATER, SCONTRO FRA GRIZON E NESLADEK

LA NOTA

Precisiamo al di la di quanto scrive Il Piccolo che sull'intervento per 72 appartamenti nell'ex macello di via Flavia di Stramare siamo perfettamente daccordo, anche se Nesladek non si è preoccupato dai servizi che serviranno, anche perchè l'amministrazione precedente aveva ipotizzato un progetto analogo dedicato agli anziani.
Nesladek ci propone una facile demagogia populista e dice che vuole dare le case a chi è senza come se noi non lo volessimo. Comunque credo che sia sufficente dare le case a chi risiede a Muggia e non a quanti stanno negli elenchi dell'ATER.
Intanto però ad esempio là dove ha una competenza diretta, in 4 anni, nulla ha fatto per eliminare le liste d'attesa della scuola per l'infanzia, dove il 50% delle famiglie rimane senza risposte.
Per quanto riguarda i 200 appartamenti su Monte San Giovanni per circa 500 abitanti in più abbiamo forti perplessità, non ci sembra questo un'utilizzo opportuno di quell'area che ci piacerebbe rimanesse dedicata allo sviluppo economico, all'artigianato e alle piccole imprese.
Non si dimentichi, a proposito di Nesladek "palazzinaro" che il sindaco, negli anni scorsi, ha voluto che sull'area dell'ex campetto di calcio alla fine di viale XXV Aprile, con la nostra contrarietà, sia modificata la destinazione urbanistica ed ora è possibile costruire palazzine. Comunque Nesladek ama le case solo se sono popolari. A lui quelle più belle che si costruiscono sui colli di Muggia, a Porto San Rocco o a Lazzaretto non piacciono: potrebbero celarsi nuovi cittadini che non la pensano come lui.


Da Il Piccolo del 20 aprile 2010 - Pagina 21 - Trieste

MUGGIA - APPRODA IN AULA LA POLEMICA PRE-ELETTORALE FRA L’ESPONENTE DEL PDL E IL PRIMO CITTADINO

Accordo Ater, scontro fra Grizon e Nesladek

Nel mirino anche il progetto ”social housing”. La replica: cerco di dare un alloggio a chi è senza


di GIOVANNI LONGHI


MUGGIA - Approda sui banchi del Consiglio comunale la polemica, dal netto sapore pre-elettorale, tra Claudio Grizon, coordinatore del Pdl muggesano, e il sindaco Nerio Nesladek. Nella seduta ieri mattina, prendendo spunto dall’incontro pubblico di qualche giorno fa sul ”social housing”, durante il quale è illustrato il progetto, appoggiato dal Comune, di realizzare 200 alloggi nell’area ex Aquila, l’esponente del centrodestra, senza tanti preamboli, ha dato del ”palazzinaro” al sindaco. Accusa fondata, secondo Grizon, anche sulla contemporanea approvazione del protocollo d’intesa siglato con Ater, Provincia e Comune di Trieste, per l’edificazione di altri 72 alloggi in via Flavia di Stramare. Abbastanza, sempre secondo l’esponente del Pdl, per definire il primo cittadino ”palazzinaro nazionalpopolare”.
La replica è arrivata a stretto giro di microfono, direttamente in aula: «Se con questo termine si indica un sindaco che offre un alloggio a chi non ce l’ha, allora confermo: sono un sindaco ”palazzinaro”. Se invece si intende un sindaco che vende ai privati un pezzo di costa per ricavarne interessi diversi, allora non lo sono».
Sul merito del protocollo firmato con l’Ater, e ricostruendo la genesi che lo ha determinato, lo stesso Nesladek ha ricordato che il piano regolatore ereditato dalle giunte precedenti destinava in effetti all’edilizia l’area dell’ex macello di via Flavia di Stramare sulla quale sorgerà il complesso Ater, ma non all’edilizia popolare: «Noi – ha sottolineato il sindaco – abbiamo proceduto a questa importante modifica, che soddisferà in un colpo solo il 35 per cento delle richieste di alloggio dei muggesani».
Al protocollo seguirà il piano attuativo, che a sua volta dovrà superare il vaglio del Consiglio comunale. In quella sede si inseriranno eventuali osservazioni, e si richiederanno le opportune modifiche da attuare poi presenti in fase di progetto.
Ieri il consiglio comunale ha discusso anche altri punti all’ordine del giorno. Tra questi l’approvazione della modifica al regolamento che fissa i termini e gli oneri di urbanizzazione. D’ora in poi l’autorizzazione a costruire, rilasciata dal Comune, non si pagherà più al momento del rilascio ma quando viene ritirata. Prevista anche una rateizzazione dei costi, in quote pari al 25 per cento del totale.
Gli schieramenti politici si sono trovati di nuovo in rotta di collisione al momento di votare la ratifica della delibera di giunta (del marzo scorso) su una variazione di bilancio che dirottava 770 mila euro, in un primo tempo destinati alla realizzazione del bypass di Aquilinia, su altri capitoli di spesa. Sulla questione, lo stesso Grizon aveva preannunciato battaglia in aula e così è stato: «Scelte di questa portata andavano discusse in consiglio – ha tuonato il rappresentante del Pdl – anche perché della decisione del sindaco di non procedere al bypass nessuno era informato». «Variazione urgente di 770 mila euro per trasferire la biblioteca? – ha rincarato la dose Paolo Prodan, di An –. Sa tanto di operazione ”stucco e pittura” da campagna elettorale. A Muggia serve qualcosa che duri nel tempo, anche perché importi di questa consistenza non ne incasseremo più per anni».

Nessun commento: