Già tracciata
la segnaletica
con vernice blu,
gialla e bianca
In questi giorni d’autunno è apparso un nuovo colore sulla piazza Caliterna: non è una variazione di giallo o di marrone come quelli delle foglie che stanno iniziando a cadere ma il blu, il giallo ed il bianco della vernice che l’attuale amministrazione ha usato per tracciare la segnaletica del “nuovo parcheggio” ritenuto più consoni dei colori naturali della pavimentazione.
Come se ce ne fosse stato ancora bisogno hanno dimostrato come si può rovinare ed imbrattare la pavimentazione di una piazza, per altro soggetta a vincolo paesaggistico, ormai usata da tutti, quasi a sottolineare ancora una volta che i comunisti ed i post comunisti non hanno quello che il sindaco Dipiazza chiamava “il gusto del bello”.
Ed allora la tanto criticata piazza di Caliterna, anziché essere oggetto d’attenzione per migliorare l’arredo urbano, dopo aver subito ogni tipo di manifestazione, diventa ora parcheggio a pagamento in riva al mare? Preclusa ai giochi dei bambini e alle feste in piazza? Dove faranno ora la festa di Liberazione e della stampa comunista i compagni di Rifondazione con le loro bandiere rosse?
Questo dimostra, dopo le nostre denunce in consiglio comunale, che il piano parcheggi, costato oltre 60 mila euro ai muggesani e tanto caro alla giunta Nesladek, era completamente sbagliato ed oltretutto non prevedeva neanche un posto in più: se la sinistra conferma la necessità di ulteriori posti a pagamento, significa che l’utenza non muggesana (come dicevamo noi) non trova posto dove mettere la macchina (in barba ai pomposi discorsi sul turismo incoming).
Va sottolineato, a questo punto, che la scelta del centro destra di costruire il posteggio interrato fu assolutamente azzeccata e che era ed è esattamente quello che serviva alla città alla faccia di tutte le critiche subite.
E dopo cinque anni non ci vengano a parlare di manutenzione al parcheggio, di buchi di bilancio sulla gestione (in quanto il posteggio interrato è sempre pieno), di parcheggio gratuito per tutti, che significa posteggio per nessuno, o a propinarci altri vaneggiamenti pre-elettorali in quanto i cittadini hanno già visto chi ha costruito per il bene di tutti e per la città e chi oggi rovina, imbratta non fa manutenzione e smantella al solo fine di tentare la propria rielezione.
Se servono nuovi posteggi si regolamentino quello attiguo a Porto San Rocco e il piazzale ex Alto Adriatico e si realizzi una vera politica di rotazione dei posteggi in superficie ora congestionati dai posti gratuiti ai residenti.
Avevamo suggerito ad esempio un posteggio a due piani, uno eventualmente interrato, vicino al campo sportivo ma Nesladek ha preferito proporre una variante urbanistica per farci altre case: la sinistra è diventata palazzinara ed i posteggi li fa nelle piazze che un tempo le costruiva per la socializzazione.
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