mercoledì 5 gennaio 2011

AFFIDATA ALLE TELECAMERE LA CACCIA AI LADRI DI MUGGIA

Da Il Piccolo del 5 gennaio 2011 - Pagina 18 - Trieste

INTANTO L’OPPOSIZIONE CHIEDE PROVVEDIMENTI URGENTI PER GARANTIRE LA SICUREZZA

Affidata alle telecamere la caccia ai ladri di Muggia
La Polizia sta visionando i filmati per risalire agli autori del colpo alla Welding Montaggi


MUGGIA - Gli agenti del commissariato di polizia di Muggia visioneranno i filmati che potrebbero aver ripreso i ladri mentre si introducevano nell’area della Welding Montaggi. Il furto di attrezzi elettrici di valore, di una Citroen C2 utilizzata solitamente come auto di servizio, di un centinaio di francobolli e di una manciata di euro è avvenuto nella notte fra domenica e lunedì scorsi nella sede dell’azienda in strada Monte d’oro 7.
La sezione muggesana della polizia fa sapere infatti che, nell’ambito delle proprie indagini sul caso, saranno analizzate con attenzione le immagini riprese dalle telecamere dell’Ezit attive nella zona. Il tutto per tentare ovviamente di risalire ai responsabili dell’incursione notturna, fruttata 50mila euro secondo le stime riferite dall’azienda. Stando alla ricostruzione fornita dal commissariato di Muggia, i malintenzionati erano riusciti a forzare con un cacciavite un cancello esterno della ditta per entrarvi poi all’interno e mettere a segno il colpo.
Intanto l’opposizione punta il dito contro l’amministrazione comunale, ritenuta responsabile di sottovalutare il crescendo della criminalità, e chiede l’inserimento di nuove telecamere nella zona delle Noghere. «Ormai quelli che erano fortunatamente episodi isolati hanno assunto una frequenza preoccupante - esordisce Claudio Grizon, consigliere del Pdl a Muggia -, non consentendo più alle istituzioni di demandare le soluzioni solo alle forze dell’ordine. Bisogna rispondere a questa serie di furti con una assunzione di responsabilità collettiva che coinvolga anche gli enti locali e l’Ezit». Era prevedibile, stando a Grizon, che con l’apertura del confine con la Slovenia e la diminuzione dei controlli «il rischio di un’intensificazione delle criminalità non fosse solo una probabilità ma quasi una certezza e i fatti purtroppo lo stanno confermando». Il pidiellino ricorda che proprio in occasione delle festività di Natale del 2007 era stata rubata l’autovettura di don Serafin, parroco di Muggia Vecchia, e che nell’asilo delle suore Canossiane di Aquilinia erano entrati i ladri.
«Dopo la caduta dei confini - prosegue - sono stati rubati dei camion a una ditta che si occupa di movimentazione terra, poi vi sono stati altri furti di attrezzature nelle aziende della zona industriale fino a quelli più recenti, verificatisi nel corso di dicembre. Sappiamo che Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza fanno molto bene il loro lavoro ma adesso servono azioni incisive e di prevenzione».
«Urgono - conclude Grizon - iniziative di controllo che contribuiscano a garantire non solo la percezione ma anche la certezza di una maggior sicurezza sul territorio. Dove non arrivano le forze dell’ordine forse possono arrivare le telecamere: la zona industriale delle Noghere è facilmente controllabile con una rete di telecamere per cui credo non sia più tempo di indugiare ancora. Con poche risorse potremmo intervenire subito con efficacia collegando i monitor delle telecamere al commissariato di Muggia che specie nelle ore notturne avrebbero facilmente la zona sotto controllo». (m.u. e t.c.)

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