Muggia, il Pdl all’attacco: «Sentinelle di partito»
L’opposizione fa rilevare che tutti e sei i “referenti” di quartiere per la cura della città sono militanti della sinistra. L’assessore: ruolo aperto a tutti
di Riccardo Tosques
MUGGIA - Sentinelle di
quartiere o sentinelle di partito? È polemica sulla nomina dei referenti sul
territoro muggesano. Analizzando nomi e cognomi si capisce perché in queste
ore il Pdl sia letteralmente insorto.
Per la zona di Chiampore è stato scelto
Igor Donadel, iscritto con il Pd alle ultime elezioni comunali nonché figlio
di Galliano, indimenticato consigliere regionale, provinciale e assessore
comunale del Pci.
Poi a Muggia centro troviamo Piero Robba, candidato alle
ultime elezioni con la lista civica Meio Muja e Stefano Tarlao, già
capogruppo consigliare comunale di Rifondazione comunista all'epoca della
giunta Dipiazza. Ad Aquilinia opera invece Antonio Riosa, padre di Francesca,
attuale consigliera comunale in quota Pd. A Zindis e Porto San Rocco opera
Guerrino De Panfilis, marito dell'assessore comunale ai Lavori Pubblici
Loredana Rossi. Infine a Santa Barbara e Fonderia troviamo Edi Ciacchi, ex
consigliere comunale del vecchio Pci.
«Nella scelta dei referenti sul
territorio muggesano il Comune ha nominato persone vicine ai partiti che
amministrano la cittadina. Insomma, siamo alle solite: nella morale di
avvalersi di persone fidate, dall’indubbio spirito di servizio in aiuto
all'amministrazione per migliorare fruibilità e vivibilità del territorio,
riappare la logica delle nomine di apparato», recita una nota del Pdl
muggesano.
«Senza mettere in dubbio la volontà di servizio dei nuovi
referenti sul territorio, come spesso succede, questa giunta non considera,
neanche per azioni di volontariato appunto, gente che non sia vicina a loro –
prosegue in una nota il Pdl muggesano -. Forse a qualcuno che non fa parte di
quell’apparato, avrebbe fatto piacere partecipare. Siamo di fronte alla
doppia morale della sinistra: quando fa comodo, si tratta di democrazia e
partecipazione, se i nominati sono vicini a un partito piuttosto a un altro
non cambia niente, dipende però chi lo dice».
L'assessore alla Cura della
città, Stefano Decolle si difende così: «Devo dire che non avevo neanche
notato che tutti e sei le persone fossero orientate politicamente, ma
ribadisco che se altri cittadini sono disponibili a dare una mano, a titolo
gratuito e con passione, al di là di ogni appartenza, non avrò alcun problema
ad incontrarli».
Sulla vicenda delle sentinelle è intervenuta anche il
consigliere provinciale Roberta Tarlao, referente della lista Meio Muja:
«Accogliamo con favore il riconoscimento da parte dell’amministrazione dei
referenti per il territorio e la creazione di un coordinamento con gli uffici
tecnici. Fino ad ora Piero Robba, Vera Cattonar e la sottoscritta hanno
svolto questo lavoro quotidianamente trovando tra l’altro una buona
collaborazione con gli uffici e l’assessore preposto. Certo è che un assetto
più organizzato che prevede tra l’altro una suddivisione del territorio può
semplificare gli interventi ed ottimizzare le risorse sia finanziarie che
umane che sappiamo essere sempre minori». Tarlao infine evidenzia il fatto
che "dare una dignità di referenti a delle persone che già si spendevano
in maniera esclusivamente volontaria, raccogliendo segnalazioni dei cittadini
non può che portare a dei risultati più efficaci".
Nessun commento:
Posta un commento