Grizon (Pdl): “Dopo sette anni Nesladek ora
prende le distanze dai concessionari e dai centri commerciali della zona
industriale delle Noghere”
Lo
rivela Claudio Grizon, consigliere
comunale del Pdl, riferendosi alle considerazioni svolte da Nesladek
durante il consiglio del 16 novembre scorso mentre si discuteva l’ordine del
giorno del Pd in merito alla crisi occupazionale e alle nuove idee per lo
sviluppo delle aree dell’ex Aquila e della z.i. delle Noghere.
“E’ da tempo – ha
dichiarato Nesladek - che si sta discutendo in questo consiglio, nelle sedi
politiche opportune, nelle sedi istituzionali opportune di quelle che possono,
e devono, essere nuove ipotesi di sviluppo e di lavoro per quelle aree che non
sono necessariamente i nuovi centri commerciali previsti, che non sono
nuovamente e possibilmente delle concessionarie di macchine come quella zona
sta diventando anzi è diventata negli ultimi tempi”.
“Immagino
– sottolinea Grizon – che questa presa
di distanza del sindaco e della sinistra dai centri commerciali e dai
concessionari d’automobili nella z.i. delle Noghere la ritroveremo in
qualche modo recepita nel nuovo piano regolatore e che il sindaco dal suo
cilindro magico in cambio farà uscire qualche progetto alternativo a lui più
gradito in grado di assicurare insediamenti produttivi sostenibili che
amplieranno i livelli occupazionali”.
“Per
quanto mi riguarda - spiega il consigliere del Pdl - posso solo concordare sul
fatto che gli attuali centri commerciali
della grande distribuzione (che per avere successo sarebbero dovuti sorgere
almeno 20 anni fa) hanno saturato da tempo la domanda che aveva già trovato
risposte oltre che nei nuovi centri triestini, nel capodistriano e in Friuli”.
“Devo
però ricordare a Nesladek – prosegue Grizon - che è stato proprio lui
a proporre al consiglio una modifica e
un ampliamento degli spazi commerciali per il Freetime, a portare in
consiglio la convenzione decennale per
il nuovo centro di grande distribuzione delle Coop Nord Est, che sempre lui
ha perorato in consiglio una modifica e
un ampliamento alla stessa convenzione e che, a ridosso della campagna
elettorale che lo ha confermato sindaco, sono
giunti nelle casse comunali, quale anticipo sugli oneri di urbanizzazione, ben 1 milione e mezzo di euro da Coop Nord Est,
di cui ha fatto un uso a nostro giudizio scellerato, e un altro milione
dovrebbe ancora prima o poi arrivare”.
“Per
quanto riguarda poi i 7 concessionari
riuniti nel “parco commerciale dell’auto” delle Noghere – prosegue Grizon – gli
ricordo che occupano una sessantina di
dipendenti (guarda caso quanti ne occuperebbe il rigassificatore di GNL) e che
stanno soffrendo una crisi senza
precedenti a causa del calo delle vendite
che nel 2012 è stato mediamente del 40%
sui 18 marchi disponibili: 2.247 auto vendute nel 2011 e solo 1613 nel 2012” .
Sul
tema interviene anche Paolo Rovis, presidente del Distretto “Trieste
Est” di Confartigianato in rappresentanza di oltre 160 imprese delle Zone industriali, in maggior parte insediate sul
territorio di Muggia.
Rovis (Confartigianato): le Concessionarie sono una realtà preziosa anche dal punto di vista occupazionale
“Non
entro nel merito delle valutazioni sui centri commerciali – sottolinea Rovis - se
non per concordare sul fatto che la
nostra provincia non ha bisogno che ne aprano altri”.
“Le concessionarie auto – prosegue i
presidente Rovis - sono invece una
realtà preziosa anche dal punto di vista occupazionale: si tratta spesso di
aziende artigiane, il cui punto di forza, in tempi di calo delle vendite, è
l’officina per tagliandi e riparazioni”.
“Attorno
a queste – ha proseguito il vice presidente di Confartigianato - operano carrozzerie, gommisti, imprese di pulizie,
di smaltimento rifiuti e altri artigiani. La concessionarie auto fanno parte di un sistema produttivo che deve quindi
trovare, al pari degli altri, massima attenzione da parte degli Enti locali,
ancor più quando una feroce crisi economica sta creando loro serie difficoltà”.
“Al
posto suo – aggiunge sconsolato Grizon – non
avrei mai detto quella frase in consiglio comunale con la quale ha chiaramente evidenziato che queste
aziende non gli sono particolarmente gradite e che auspica che possano
essere sostituite da altre”.
“E’
evidente che anche noi auspichiamo che
le bonifiche delle aree comprese nel sito inquinato d’interesse nazionale siano
completate quanto prima – precisa Grizon - in modo da poter offrire ai
possibili imprenditori l’opportunità di ritornare ad investire nella z.i.
muggesana ma altra cosa invece è auspicare
o magari operare affinché i concessionari debbano sloggiare dal nostro
territorio”.
“E’ curioso comunque che dopo quasi sette
anni da sindaco – conclude Grizon - Nesladek, a proposito del futuro delle
aree industriali di Muggia, riferendosi alla modesta mozione del Pd, abbia dichiarato testualmente “certo non
abbiamo ancora chiare queste idee ma questo (la mozione) è uno stimolo ad
accelerare i tempi per le nuove proposte”.
“Per
quanto ci riguarda – ricorda Grizon – avremmo ad esempio gradito che il Comune
di Trieste trasferisse il mercato ortofrutticolo nell’area che aveva
appositamente acquistato, oppure che la z.i. di Muggia venisse candidata per i
centri monomarca di cui nessuno parla più e che ci fosse già qualche idea
concreta di sviluppo per dopo lo sblocco dei siti inquinati, ma così non è:
Nesladek dopo 7 anni da sindaco ci dice solo “non abbiamo ancora chiare queste
idee”. “Un
po pochino direi!”
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