domenica 13 gennaio 2013

ORA NESLADEK E LA SINISTRA SNOBBANO I CONCESSIONARI D’AUTO ED I CENTRI COMMERCIALI DELLE NOGHERE


Grizon (Pdl): “Dopo sette anni Nesladek ora prende le distanze dai concessionari e dai centri commerciali della zona industriale delle Noghere”

Lo rivela Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl, riferendosi alle considerazioni svolte da Nesladek durante il consiglio del 16 novembre scorso mentre si discuteva l’ordine del giorno del Pd in merito alla crisi occupazionale e alle nuove idee per lo sviluppo delle aree dell’ex Aquila e della z.i. delle Noghere.
“E’ da tempo – ha dichiarato Nesladek - che si sta discutendo in questo consiglio, nelle sedi politiche opportune, nelle sedi istituzionali opportune di quelle che possono, e devono, essere nuove ipotesi di sviluppo e di lavoro per quelle aree che non sono necessariamente i nuovi centri commerciali previsti, che non sono nuovamente e possibilmente delle concessionarie di macchine come quella zona sta diventando anzi è diventata negli ultimi tempi”.
“Immagino – sottolinea Grizon – che questa presa di distanza del sindaco e della sinistra dai centri commerciali e dai concessionari d’automobili nella z.i. delle Noghere la ritroveremo in qualche modo recepita nel nuovo piano regolatore e che il sindaco dal suo cilindro magico in cambio farà uscire qualche progetto alternativo a lui più gradito in grado di assicurare insediamenti produttivi sostenibili che amplieranno i livelli occupazionali”.
“Per quanto mi riguarda - spiega il consigliere del Pdl - posso solo concordare sul fatto che gli attuali centri commerciali della grande distribuzione (che per avere successo sarebbero dovuti sorgere almeno 20 anni fa) hanno saturato da tempo la domanda che aveva già trovato risposte oltre che nei nuovi centri triestini, nel capodistriano e in Friuli”.
“Devo però ricordare a Nesladek – prosegue Grizon - che è stato proprio lui a proporre al consiglio una modifica e un ampliamento degli spazi commerciali per il Freetime, a portare in consiglio la convenzione decennale per il nuovo centro di grande distribuzione delle Coop Nord Est, che sempre lui ha perorato in consiglio una modifica e un ampliamento alla stessa convenzione e che, a ridosso della campagna elettorale che lo ha confermato sindaco, sono giunti nelle casse comunali, quale anticipo sugli oneri di urbanizzazione, ben 1 milione e mezzo di euro da Coop Nord Est, di cui ha fatto un uso a nostro giudizio scellerato, e un altro milione dovrebbe ancora prima o poi arrivare”.
“Per quanto riguarda poi i 7 concessionari riuniti nel “parco commerciale dell’auto” delle Noghere – prosegue Grizon – gli ricordo che occupano una sessantina di dipendenti (guarda caso quanti ne occuperebbe il rigassificatore di GNL) e che stanno soffrendo una crisi senza precedenti a causa del calo delle vendite che nel 2012 è stato mediamente del 40% sui 18 marchi disponibili: 2.247 auto vendute nel 2011 e solo 1613 nel 2012”.
Sul tema interviene anche Paolo Rovis, presidente del Distretto “Trieste Est” di Confartigianato in rappresentanza di oltre 160 imprese delle Zone industriali, in maggior parte insediate sul territorio di Muggia.
Rovis (Confartigianato): le Concessionarie sono una realtà preziosa anche dal punto di vista occupazionale
“Non entro nel merito delle valutazioni sui centri commerciali – sottolinea Rovis - se non per concordare sul fatto che la nostra provincia non ha bisogno che ne aprano altri”.
Le concessionarie auto – prosegue i presidente Rovis - sono invece una realtà preziosa anche dal punto di vista occupazionale: si tratta spesso di aziende artigiane, il cui punto di forza, in tempi di calo delle vendite, è l’officina per tagliandi e riparazioni”.
“Attorno a queste – ha proseguito il vice presidente di Confartigianato - operano carrozzerie, gommisti, imprese di pulizie, di smaltimento rifiuti e altri artigiani. La concessionarie auto fanno parte di un sistema produttivo che deve quindi trovare, al pari degli altri, massima attenzione da parte degli Enti locali, ancor più quando una feroce crisi economica sta creando loro serie difficoltà”.
“Al posto suo – aggiunge sconsolato Grizon – non avrei mai detto quella frase in consiglio comunale con la quale ha chiaramente evidenziato che queste aziende non gli sono particolarmente gradite e che auspica che possano essere sostituite da altre”.
“E’ evidente che anche noi auspichiamo che le bonifiche delle aree comprese nel sito inquinato d’interesse nazionale siano completate quanto prima – precisa Grizon - in modo da poter offrire ai possibili imprenditori l’opportunità di ritornare ad investire nella z.i. muggesana ma altra cosa invece è auspicare o magari operare affinché i concessionari debbano sloggiare dal nostro territorio”.
E’ curioso comunque che dopo quasi sette anni da sindaco – conclude Grizon - Nesladek, a proposito del futuro delle aree industriali di Muggia, riferendosi alla modesta mozione del Pd, abbia dichiarato testualmente “certo non abbiamo ancora chiare queste idee ma questo (la mozione) è uno stimolo ad accelerare i tempi per le nuove proposte”. 
“Per quanto ci riguarda – ricorda Grizon – avremmo ad esempio gradito che il Comune di Trieste trasferisse il mercato ortofrutticolo nell’area che aveva appositamente acquistato, oppure che la z.i. di Muggia venisse candidata per i centri monomarca di cui nessuno parla più e che ci fosse già qualche idea concreta di sviluppo per dopo lo sblocco dei siti inquinati, ma così non è: Nesladek dopo 7 anni da sindaco ci dice solo “non abbiamo ancora chiare queste idee”. “Un po pochino direi!”

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