
L’antenna è finita sul tetto dell’ex centralina che alcuni anni fa era finita all’asta ed è stata acquistata da privati. Da li una lunga e mai completata ristrutturazione che sicuramente beneficerà del generoso affitto di circa 1.500 euro al mese che sembrerebbe finisca mensilmente sul conto corrente dei proprietari.
"Sono senza parole e amareggiato per l’impatto visivo e preoccupato per l’inquinamento elettromagnetico conseguente che, seppur attestato secondo i tecnici del Comune a livelli bassi, preoccupa quantomeno per gli esiti nel tempo".
"D’altra parte secondo l’assessore all’ambiente Fabio Longo, che si è occupato del tema, il Comune non può fare nulla in merito perché la questione è legata a rapporti tra privati e se, come pare, l’inquinamento elettromagnetico sarà sotto i limiti di legge, probabilmente quella bruttura ce la terremo per anni".
"Intanto il malcontento serpeggia tra i residenti ed ho sentito che qualcuno pensa a una raccolta di firme". "Se la petizione partirà darò certamente una mano e come me sono certo faranno tutti i cittadini ed i commercianti della zona. Invito comunque il sindaco Nerio Nesladek e l’assessore Fabio Longo a fare ulteriori verifiche sulla legittimità di questa operazione commerciale fatta sulla testa dei cittadini da chi ha comprato quell’edificio e, senza scrupolo alcuno, ha ben pensato di farsi i soldi facilmente affittando il proprio tetto ad un operatore telefonico".
"Comunque sembra di poter dire che dopo il danno si è aggiunta la beffa per tutti noi che risiediamo qua. Sul cancello dell’ex centralina trasformata in abitazione è comparsa infatti la scritta “vendesi” con un numero di telefonino a cui rivolgersi. A questo punto vien da chiedersi se il proprietario ha già incassato tutti gli affitti anticipati per la durata del contratto o se, pentito o preoccupato per l’inquinamento ambientale, abbia ben pensato di tentare di disfarsi dell’edificio sovrastato da quell’imbarazzante antenna".
"Non me ne voglia ma credo che avrà non poche difficoltà a vendere l’abitazione con il terreno attiguo e forse lo spero proprio: avrebbe così restituito “pan per focaccia” e forse si renderà conto che speculare su potenziali rischi per la salute non porta assolutamente bene".
Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia
Gruppo del Popolo della Libertà
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