venerdì 6 settembre 2013

IL PARK CALITERNA SENZA ASCENSORE

Da Il Piccolo di venerdì 6 settembre 2013 - Pagina 22 - Cronaca Trieste 

Il park Caliterna senza ascensore 
L’impianto nel centro di Muggia non funziona da luglio. Polemiche sui ritardi 













MUGGIA - Ascensori della discordia. Stavolta a latitare è la manutenzione dell’impianto installato nel parcheggio Caliterna e così i pedoni devono uscire dalla rampa destinata ai veicoli, correndo il rischio di venire travolti. A dare l’allarme è sempre Claudio Grizon, consigliere comunale muggesano del Pdl che aveva segnalato recentemente la mancanza di un contratto di manutenzione sugli ascensori negli edifici di proprietà comunale. Invece sul “caso Caliterna”, stando all’esponente dell’opposizione, una pezza si sarebbe dovuta mettere più di un mese fa. 
«Il 19 luglio scorso la ditta responsabile, Rimaco, scriveva al Comune di Muggia che il dispositivo di comunicazione bidirezionale non funzionava e che l’impianto era stato messo fuori servizio per sicurezza», informa Grizon. L’impresa precisava inoltre che occorreva sostituire il combinatore telefonico e che il costo per la riparazione era pari a 650 euro più Iva, restando in attesa del benestare dell’amministrazione. 
«Curiosamente però – rileva Grizon – quella nota è stata protocollata soltanto il 9 agosto: nel frattempo dov’era? Abbandonata su qualche scrivania?». Il pidiellino non ha dubbi: «Quella che poteva sembrare una procedura corretta e normale è diventata l’ennesimo esempio di inefficacia del nostro Comune, poiché l’ufficio competente ha impiegato esattamente un mese per dare l’ordine di effettuare l’intervento». Risale infatti al 19 agosto la determina di autorizzazione rivolta alla Rimaco, per una cifra di 786,50 euro Iva inclusa
«È servito un mese per provvedere ad un impegno di spesa così modesto che doveva costituire una priorità, considerato che l’ascensore è indispensabile agli anziani e ai disabili. Eppure – tuona Grizon – con tutto quello che il Comune incassa dai parcheggi non era nemmeno una questione di costi, ma soltanto di responsabilità e organizzazione». 
L’evidenza dei conseguenti disagi è da poco giunta al consigliere: «Qualche giorno fa una cittadina, dopo aver parcheggiato al secondo livello, ha notato un’autovettura austriaca da cui era sceso un signore disabile in carrozzella accompagnato da altre persone anziane e claudicanti. Queste – prosegue Grizon – l’hanno avvicinata per farsi indicare l’ascensore, che ovviamente non funzionava, e lei ha dovuto accompagnarli alla rampa d’accesso, sapendo che non avrebbero potuto nemmeno utilizzare le scale, abbandonate come le pareti in condizioni indecorose». 
L’amara conclusione: «I turisti austriaci, che conoscevano bene Muggia, sono rimasti sconcertati e la signora si è vergognata molto. Dopo la mia recente interrogazione sugli ascensori comunali, si è verificato l’ennesimo fatto che evidenzia disorganizzazione e incuria».
Il Comune fa sapere che l’ascensore di Caliterna non è nuovo a problemi non soltanto di natura tecnica, ma anche relativi alla gestione del condominio di cui fa parte. In tempi «ormai brevissimi» l’impianto sarà nuovamente operativo. E l’assessore alla cura della città, Stefano Decolle, dopo aver premesso ironicamente che «gli ascensori non sono né di destra né di sinistra, neppure quando non funzionano», si scusa con gli utenti per il disagio: «È impensabile che una comunità che vuol fare dell’accoglienza un punto fermo del proprio futuro non riesca a garantire certi funzionamenti. Conosco la buona volontà di gran parte dei funzionari, ma è compito di tutti migliorare nei tempi e nei modi dati a un ente pubblico». Malgrado una «burocrazia asfissiante». Davide Ciullo

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