venerdì 20 settembre 2013

UN PIANO A META’ SENZA CRONOPROGRAMMA E PIANO ECONOMICO CHE PRECLUDE LO SVILUPPO DEL TPL PER I COMUNI MINORI

INTERVENTO SVOLTO IN CONSIGLIO PROVINCIALE SUL PGTU DEL COMUNE DI TRIESTE

Quello che ci ha presentato il Comune di Trieste è un Piano generale del Traffico Urbano a metà, mancano infatti i piani attuativi che sono dei veri e propri piani particolareggiati del traffico urbano, i piani esecutivi, un piano economico ed inoltre un crono programma. 
I piani attuativi infatti, a prescindere da questa delibera, dovranno essere approvati di volta in volta dalla giunta provinciale che si è impegnata a sottoporli ad una preventiva visione da parte della competente commissione, in quando impatteranno concretamente sul traffico. 
Manca poi un crono programma dettagliato per gli interventi previsti ed in particolare un piano economico che assicuri credibilità e concretezza a questo progetto che pare rispondere quindi più a questioni di principio e quasi ideologiche che ai concreti problemi quotidiani dei cittadini. 
Pur avendo dato maggior attenzione agli aspetti del trasporto pubblico urbano riteniamo di poter affermare in linea generale che la realizzazione del piano comporterà per i cittadini allungamenti dei percorsi quotidiani e quindi aumento dei chilometri con conseguenti inquinamento ed aumento dei costi. 
Le ripercussioni maggiormente negative sul Tpl sono state in buona parte corrette dal Comune sia prima che successivamente al primo pronunciamento del consiglio provinciale ma permangono situazioni irrisolte che la delibera ben evidenzia. 
Il vero tema critico di questa ipotesi di Piano è quello del “monte” chilometri disponibile per il Tpl per coprire tutte le modifiche apportate alla futura viabilità. Il Comune afferma che dalle sue simulazioni ci sarà, rispetto a tutte le linee, un risparmio giornaliero di 70 km che farebbero solo 25.480 km annui: troppo pochi per poter far fronte alle previste future modifiche al trasporto pubblico che interessano i Comuni minori ai quali la Provincia deve assicurare risposte. 
Infatti prima dei taglio della Regione di 2,3 milioni di euro sul 2013 causa la crisi, che hanno portato ad una rimodulazione delle linee e ad un taglio di 540 mila Km/anno, in vista della prossima gara sul Tpl regionale per l’ambito triestino erano stati previsti 350 mila km/anno in più per le nuove esigenze del Tpl provinciale che a questo punto si sono volatilizzati. 
C’è poi da chiarire, ma l’assessore ha promesso di farlo oggi in aula, se il PRGTU del Comune di Trieste ha tenuto dei tagli della regione ai trasferimenti per il Tpl o se l’ha steso sulla base della previsione che vigevano nel 2012. 
In sostanza quindi, al di la delle ripercussioni su viabilità cittadina e sul Tpl sul comune di Trieste che vedremo se e quando si concretizzeranno, il problema è che la giunta Cosolini ha fagocitato tutti i chilometri per il trasporto pubblico disponibili strafregandosene dei cittadini e delle amministrazioni dei Comuni minori, a partire da Muggia a Duino Aurisina, che da anni anelavano ad un miglioramento della qualità e quantità del servizio attuale. A partire dalla linea 20, e dell’esigenza di renderla più veloce e frequente, al collegamento tra le frazioni ed il centro della cittadina e per quanto riguarda Duino e il carso il tema mai risolto è sempre stato un collegamento costiero e quello tra il carso ed il centro città più efficacie. 
Pertanto se non ci saranno da parte dell’amministrazione Bassa Poropat assicurazioni su tutte le criticità che permangono e che vengono generate dalle previsioni di questo piano il nostro voto difficilmente potrà essere favorevole. 
Certo se la governatrice Serracchiani ristabilirà il finanziamento del 2012 erogando i 2,3 milioni tolti al Tpl triestino i problemi forse si potrebbero risolvere ma se lo farà è tutto da vedere. E a dir il vero non ci speriamo molto. 

Trieste, 19 settembre 2013 

Claudio Grizon
Capo Gruppo del PDL in Provincia di Trieste

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