“La Provincia sosterrà nelle sedi competenti che il periodo transitorio di continuità del piano Arvedi per la Ferriera preveda, a regime, un suo effettivo superamento con una riconversione industriale e logistica, comunque ecosostenibile, coerente con le linee di sviluppo che le istituzioni hanno da tempo individuato per questo territorio nei settori turismo, portualità, ricerca scientifica ed industria ecocompatibile”.
E’ questo il principale impegno contenuto nella
mozione del capo gruppo Pdl Claudio Grizon, sottoscritta anche dai consiglieri
Massimo Romita, Paniela Pallotta (Pdl), Giorgio Rossi (Lista
Dipiazza) e Giorgio Ret, che è stata fatta propria dalla giunta
provinciale nell’ultima seduta.
“Pur precisando che il piano Arvedi prevede in
questa fase iniziale il mantenimento dell’area a caldo, in attesa di verificare
l’efficacia degli investimenti previsti per nuovi filtri sulle immissioni in
atmosfera, l’assessore all’ambiente Vittorio Zollia ha comunque accolto la
nostra mozione – sottolinea Grizon – e anche se questa fase transitoria ci
preoccupa, in quanto noi vogliamo la chiusura dell’area a caldo, lo
consideriamo un fatto positivo”.
Abbiamo chiesto inoltre che Palazzo Galatti “nelle
fasi attuative dell’accordo di programma e del piano industriale del gruppo
Arvedi per la Ferriera di Trieste - ricorda Grizon - sostenga, in ogni sede,
quali imprescindibili presupposti, la tutela della salute dei lavoratori e dei
cittadini e la riqualificazione ambientale dell’area”.
La Provincia “si attiverà, inoltre, affinché nel
corso dell’attuazione del piano industriale, pur essendo previsto un periodo
transitorio di continuità, siano assicurate le tutele sanitarie ed ambientali”.
“L’amministrazione si prodigherà, infine, a far in
modo che sia garantita dalle istituzioni un’adeguata informazione partecipata
ai cittadini ed ai portatori d’interessi – ricordano Grizon e Massimo Romita - e
che venga richiesto ad Arpa di ridefinire il sistema di monitoraggio e di
controllo attraverso centraline di rilevamento, che ricomprenda anche quella di
san Lorenzo in Selva, e di assicurare una gestione esclusivamente pubblica
delle stesse”.
Abbiamo chiesto infine
l’impegno dell’amministrazione – concludono i consiglieri di centro destra – a monitorare
l’applicazione del nuovo piano industriale ARVEDI per la Ferriera e ad
intervenire nelle sedi opportune affinché siano assecondati i nostri auspici e
a relazionare alla commissione competente e al consiglio.
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