domenica 21 giugno 2015

A MUGGIA ASSESSORE IN FERIE E PIANO REGOLATORE A RISCHIO

Da Il Piccolo di domenica 21 giugno 2015 - Pagina Provincia

A Muggia assessore in ferie e Piano regolatore a rischio
Da domani la delibera sarà all’esame del Consiglio comunale per quattro sedute
Ma l’assenza di Fabio Longo potrebbe causare problemi di numeri a Nesladek

di Riccardo Tosques
TENSIONIIl vicesindaco Laura Marzi: «Se non passa, presento le dimissioni»
L’assessore Longo, dice Laura Marzi vicesindaco di Sel, sapeva che entro il 30 giugno avremmo chiuso il Prgc, quindi avrebbee avuto la possibilità di spostare le ferie. «Se il Prgc non passa - dice la Marzi - mi dimetto»
Fabio Longo, assessore indipendente all’Ambiente, in precedenza Idv, risponde: «Avevo avvisato ben tre mesi fa che sarei stato assente a fine giugno. Casualmente il Prgc è discusso proprio in questa settimana»
«Potrebbe riconfermarsi la tradizionale incapacità della sinistra di approvare un piano regolatore a Muggia, così come accadde al sindaco Millo»: è il commento caustico del cansigliere del Pdl, Claudio Grizon
A rischio l'approvazione del Piano regolatore generale comunale (Prgc) di Muggia. A partire da domani in quattro distinte sedute (lunedì, martedì, giovedì e sabato, sempre a partire dalle 18.30), la giunta Nesladek dovrà cercare di far passare ben 163 punti per delineare la Muggia del domani. In queste ore però è scoccato l'ultimo pesante campanellino d'allarme in seguito al voto contrario dell'assessore all'Ambiente Fabio Longo (indipendente, ex Idv) sulla Vas, il documento che di fatto anticipa l’analisi delle osservazioni ed il voto del nuovo Prgc. 
Se poi si scopre che l'assessore Longo, durante i quattro giorni più caldi dell'epopea Nesladek non parteciperà al voto in quanto in ferie, ecco che il quadro si fa politicamente ancora più intrigante. 
Perentoria la vicesindaco Laura Marzi: «Se non passa il Prgc, mi dimetto». 
«E' vero, durante l'analisi delle osservazioni ed il voto del nuovo Prgc non sarò presente, ma avevo avvisato ben tre mesi fa che sarei stato assente a fine giugno: casualmente è stato deciso di affrontare il Piano regolatore proprio in questa settimana, ma ho la coscienza a posto, spesso l’impegno lavorativo mi occupa 16-18 ore al giorno, ritengo assolutamente legittimo salvaguardare anche il mio diritto alla salute». 
Longo, l'ambientalista di ferro della seconda giunta Nesladek, mette a tacere le malelingue che davano per strategica la sua assenza. Al recente voto negativo sulla Vas, però, Longo preferisce trincerarsi dietro un “no comment” che evidentemente nasconde forti contrarietà a un Prgc non condiviso. 
Un'altra grana sul voto del Prgc riguarda il “conflitto di interessi” che coinvolgerà l'assessore Stefano Decolle. Il geometra, esponente di spicco del Pd rivierasco, sarà infatti costretto ad uscire dall'aula: «Ci sono una quindicina di punti del piano in cui sono responsabile di pratiche edilizie, quindi non parteciperò al voto». 
Sulle difficoltà nell'affrontare il Prgc Decolle non si nasconde: «Qualcuno ha preferito andare in ferie proprio ora, pur volendo rimanere dentro la maggioranza, ovvio che qualche grattacapo sul numero legale ci sarà». 
“Buone” notizie per Nesladek arrivano invece dal comunista Maurizio Coslovich. «Sarò presente alle riunioni del Consiglio comunale che affronteranno il nuovo Prgc», preannuncia a sorpresa il capogruppo della Federazione della Sinistra. 
Le vere incognite riguardano i “liberi pensatori” della maggioranza. Danilo Savron, anima critica del Pd, è perplesso: «La situazione è difficile perché non si sono volute accettare delle piccolezze dimostrando insensibilità nei confronti delle esigenze dei nostri concittadini. Siamo sempre stati contro le speculazioni, però questa volta c'è stata troppa rigidità e poi l'Ezit ci ha imposto i suoi dettami». 
Roberta Tarlao, referente della lista civica Meio Muja, garantisce fedeltà e indica l'orientamento che verrà seguito dal consigliere Marina Busan: «Non siamo dei tecnici urbanisti, ad ogni modo ci sono accordi condivisi già dalla prima legislatura con il sindaco Nesladek, quindi seguiremo le indicazioni in linea di massima promosse dalla maggioranza. Marina Busan sarà presente in aula: non volteremo le spalle alla maggioranza». 
A questo punto Geremia Liguori (indipendente, ex Sel) potrebbe fungere da ago della bilancia. 
Questa complicata situazione viene analizzata da Claudio Grizon, consigliere del Pdl: «Se, oltre che sulla contrarietà all’unione con il Comune di Trieste, l’asse tra i consiglieri Liguori e Savron dovesse rinsaldarsi ancora, potrebbe riconfermarsi la tradizione dell’incapacità da parte della sinistra di approvare un piano regolatore, come era già accaduto nel 1993 quando il sindaco Sergio Milo venne sfiduciato. Secondo me, con l’autonomia di Liguori e le evidenti insoddisfazioni di Savron, il voto finale pare davvero a rischio». 
Sempre a giudizio di Laura Marzi, «l'assessore Longo sapeva che entro il 30 giugno avremmo chiuso il Prgc, quindi c'era ampia possibilità di spostare le proprie ferie. Comunque sono fiduciosa che il Prgc verrà votato: attendo coerenza per le scelte sin qui intraprese». 

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