Grizon (Pdl): "Regione e Ministero dell'Ambiente blocchino il progetto che comprometterebbe lo sviluppo portuale di Trieste"
Mentre la Provincia si sta accingendo a concludere la sua attività, su mia iniziativa s'è tenuta nei giorni scorsi una riunione della V Commissione consiliare competente in materia ambientale con l'obiettivo di definire una mozione che possa far sintesi delle posizioni assunte e dei pareri espressi negli anni scorsi a proposito del progetto per un rigassificatore da realizzarsi nel vallone di Zaule da parte della Gas Natural.
L'iniziativa è stata subito condivisa da tutti i gruppi consiliari e ieri il Consiglio ha sottoscritto e votato all'unanimità la seguente mozione.
Questo documento vuole essere anche una sorta di verbale per il passaggio delle consegne che avverrà a fine anno al Comune di Trieste anche in merito alle competenze ambientali con l'auspicio che la nuova amministrazione Dipiazza abbia la stessa determinazione e compattezza nel perseguire gli indirizzi qui riassunti facendo sì che la Regione ed il Ministero dell'Ambiente impediscano la realizzazione di tale progetto che comprometterebbe gli indirizzi già assunti da tutte le amministrazioni locali tesi a privilegiare uno sviluppo economico legato alla portualità.
Claudio Grizon
Capo Gruppo PDL Provincia di Trieste
IL TESTO DELLA MOZIONE
Al
Presidente del Consiglio Provinciale
Trieste, 28 luglio 2016
Oggetto: Mozione “Procedura
autorizzatoria relativa alla costruzione ed esercizio di un Impianto di GNL,
progettato dall’attuale proponente Gas Natural Rigassificazione Italia SpA nel
porto di Trieste, in località Zaule. Conferma assoluta contrarietà.”
IL
CONSIGLIO PROVINCIALE
CONSIDERATO che sin dal luglio 2004 l’allora Società
Gas Natural International SDG s.a. avviava la procedura volta all’ottenimento
dell’autorizzazione unica relativa alla costruzione ed all’esercizio di un
impianto GNL in Comune di Trieste, località Zaule;
PRESO ATTO che detta procedura è stata via via
rinnovata in relazione alle intervenute modifiche normative del settore e vede
oggi da ultimo quale proponente la Società Gas Natural
Rigassificazione Italia Spa;
RICHIAMATO, in tale ambito, il provvedimento
conclusivo relativo alla pronuncia di compatibilità ambientale assunto con
decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del mare , di concerto con il
Ministro per i beni e le attività culturali n. 808 del 17 luglio 2009;
RICORDATO che avverso tale atto risultano pendenti
presso il Tar del Lazio numerosi ricorsi da parte di Regione ed altri Enti
territoriali interessati, tra i quali anche questa Amministrazione provinciale,
ai quali sono andati ad aggiungersi altri atti di impugnativa presentati anche
dalla Repubblica di Slovenia, tesi questi ultimi a richiamare tra l’altro la
mancata applicazione della normativa regolamentare comunitaria in ordine
all’esigenza di accordo tra Italia e Slovenia sulla localizzazione
dell’impianto, accordo mai intervenuto;
RICORDATO, altresì, che il medesimo provvedimento è
risultato nel tempo sospeso dallo stesso Ministero dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare, avviandosi addirittura in quella sede una procedura
di revoca della precitata compatibilità conclusasi con atto formale di revoca
sottoscritto dall’allora Ministro Orlando e trasmesso all’allora Ministro
concertante, documento peraltro scomparso senza essere stato oggetto di formale
revoca nel quadro procedurale di che trattasi;
RICHIAMATE le delibere tutte con le quali questo
Consiglio nel tempo ha voluto evidenziare con le più ampie motivazioni di fatto
e di diritto i sostanziali vizi procedurali, sia rispetto alla normativa
comunitaria che nazionale, che hanno caratterizzato la procedura in particolare
presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
RICHIAMATA in particolare la nota prot. n.
22403-09.07/2015 di data 11 giugno 2015 che il rappresentante della Provincia
di Trieste, in ossequio ai ripetuti dettati di questo Organo provinciale, ha
formalmente depositato in sede di conferenza di servizi presso il MISE nella
seduta dell’11 giugno 2015, sintetizzante i vizi di fatto e di diritto che
hanno caratterizzato la procedura di che trattasi;
EVIDENZIATA l’assoluta disattenzione che lo stesso
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha prestato
alle puntuali criticità che l’Autorita’ portuale di Trieste ha ritenuto più
volte di evidenziare in ordine in particolare all’incompatibilità tra la
presenza del proposto impianto di GNL e le previsioni di sviluppo del Porto di
Trieste come previste nel nuovo strumento di pianificazione portuale oggi
divenuto a tutti gli effetti esecutivo, nonché nei confronti di vigenti
rilevantissime concessioni di carattere internazionale;
RILEVATA la superficialità delle motivazioni con
le quali la Commissione tecnica nazionale VIA/VAS ha superato le suddette
criticità, in palese difformità alla definizione di hub logistico strategico
dell’Alto Adriatico che la riforma della portualità nazionale attribuisce al
Porto di Trieste, come più volte confermato dal Ministro Graziano Del Rio;
PRESO ATTO, con soddisfazione, anche delle recenti
dichiarazioni del Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda, per il
quale l’impianto di che trattasi ha perduto ogni strategicità in ordine allo
sviluppo energetico del Paese;
CONSIDERATO, tuttavia, che il tale quadro procedurale
a dir poco inusuale ed incomprensibile, costituente di certo un “unicum” nel
diritto amministrativo italiano, si sono inseriti da ultimo due ulteriori
preoccupanti atti del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e
del mare:
- il primo notificato a questa
Amministrazione provinciale in data 30 maggio 2016 con il quale, a ben quattro
anni di distanza, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del
mare si preoccupa di contestare formalmente, previo parere della Commissione nazionale
tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA/VAS, le osservazioni poste da questo
Consiglio provinciale con propria deliberazione n. 53 del 12 novembre 2012;
- il secondo n. 0000222, pubblicato il 30
maggio 2016, con il quale, previo parere della medesima Commissione tecnica
nazionale, si provvede ad accertare l’ottemperanza alle prescrizioni imposte
dal succitato provvedimento di compatibilità ambientale del luglio 2009;
PRESO ATTO che avverso tali atti, ritenuti dai
competenti Uffici ulteriormente lesivi delle posizioni evidenziate nel tempo
dall’Amministrazione nonchè viziati dal punto di vista dell’applicazione delle
norme e carenti rispetto alle puntuali previsioni di precedenti atti dello stesso
Ministero, la Giunta ha dato mandato per l’assunzione nei termini dei relativi
ricorsi al Tar del Lazio;
RITENUTO doveroso, in tale quadro contraddittorio,
unire alla meritoria e puntuale attività tecnico-amministrativa degli Uffici
l’espressione politica forte dell’intero consiglio provinciale di Trieste in
merito al proposto impianto di GNL;
Tutto ciò premesso e richiamato,
RIBADISCE
ALL’UNANIMITA’
l’assoluta contrarietà alla
realizzazione di un impianto GNL nel Porto di Trieste, in località Zaule, come
proposto da Gas Natural Rigassificazione Italia SpA
INVITA
LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E L’ASSESSORE DELEGATO
a trasmettere la presente
mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri competenti e
comunque interessati, alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, all’Autorità
portuale di Trieste ed ai Comuni comunque interessati, nonché al Ministero
dell’Ambiente della Repubblica di Slovenia, facendosi altresì carico
dell’assunzione in ogni sede di qualsiasi iniziativa sia essa amministrativa
che giudiziaria, volta a confermare la succitata ribadita contrarietà e comunque
finalizzata a garantire in un quadro di tutela dell’ambiente e della sicurezza
per i cittadini, lo sviluppo generale del territorio ed in particolare della
sua portualità.