domenica 14 settembre 2008

PIPI’ SULLA STRADA, ANCHE A MUGGIA CHIESTA L’ORDINANZA ANTIMALEDUCATI

Da Il Piccolo - Pagina 24 – Trieste – Domenica, 14 settembre 2008

DOPO I GRANDI EVENTI LA SITUAZIONE È MIGLIORATA DI RECENTE MA LE SEGNALAZIONI CONTINUANO



MUGGIA - A Muggia come a Trieste un’ordinanza contro gli «orinatoi a cielo aperto»? A richiederla con un’interrogazione è il coordinatore di Forza Italia a Muggia Claudio Grizon che suggerisce di sanzionare i responsabili sulla scia di quanto attuato dalla giunta Dipiazza. Di certo quello della convivenza con odori nauseabondi e liquidi organici, specie dopo il Carnevale invernale, è un problema che i residenti del centro storico di Muggia conoscono molto bene.


Specie quanti hanno dovuto accollarsi le spese per riverniciare più volte muri e portoni. Grizon chiede allora al sindaco se non ritiene opportuno predisporre un provvedimento che preveda sanzioni di 500 e 7.000 euro per chi viene sorpreso a orinare sul suolo pubblico o a imbrattare i muri. Il consigliere forzista chiede inoltre l’apertura tutto l’anno dei wc sul lungomare Venezia e la realizzazione di altri wc pubblici fissi, a esempio in prossimità del posteggio di Caliterna o della nuova stazione d’approdo, rendendo agibili in orari notturni anche quelli della stazione dei bus, richiesta che fa sua anche il consigliere di Fi Massimo Santorelli. «Già da due anni - replica l’assessore alla Promozione turistica della città Roberta Tarlao – ci preoccupiamo di restituire una cittadina pulita ai residenti e sfidiamo chiunque a dire che Muggia all’indomani delle grandi manifestazioni sia sporca. Il problema è stato affrontato con maggiori investimenti per la pulizia e la dotazione di wc chimici. Ci siamo dotati di due bagni pubblici in cemento sul lungomare Venezia per favorire per i turisti e i cittadini che lo frequentano d’estate. Gli incivili si trovano sempre ma credo che le azioni messe in atto dimostrino l’attenzione di questa giunta per i cittadini».


Dal Comando dei vigili urbani fanno sapere che non è mai stato «pizzicato» qualcuno che stesse facendo pipì nella pubblica via e nemmeno che siano state ricevute segnalazioni. Sia i vigili a inizio turno che l’assessore (vive il centro storico di giorno e di sera) negano di avere percepito olezzi nauseabondi. Gli stessi cittadini confermano che nell’ultimo anno la situazione è migliorata, grazie alle transenne disposte per il Carnevale invernale all’ingresso delle calli più anguste e favorevoli a essere utilizzate come improvvisate toilette, anche se lamentano comunque disagi. Il Carnevale estivo invece, come confermano l’assessore, i vigili urbani e il presidente dell’Associazione delle Compagnie del Carnevale Massimo Santorelli, forse perché frequentato in maggioranza da famiglie di muggesani, non ha portato con sé problemi evidenti. «La nostra linea – aggiunge il sindaco Nerio Nesladek - prevede che venga prima la prevenzione e solo poi eventualmente la repressione. Quando si tratta di punire comportamenti incivili non abbiamo bisogno di emettere ordinanze ma credo sia sufficiente applicare le leggi esistenti, senza clamori mediatici. Aggiungo che per rispondere alle esigenze di sicurezza della cittadinanza sta per essere attivato un Tavolo di coordinamento delle forze dell’ordine operanti a Muggia, per meglio distribuire e rafforzare i controlli sul territorio».


«Nessuno nega - rimarca Grizon - che per i grandi eventi il Comune abbia messo a disposizione regolarmente dei bagni pubblici che spesso però non vengono utilizzati, ma se l’amministrazione ritiene che le leggi siano sufficienti, mi chiedo perché finora non le abbia fatte rispettare». Santorelli, come presidente dell’Associazione delle Compagnie del Carnevale assicura: «Mi attiverò per collaborare al massimo con l’amministrazione affinché la dotazione di wc chimici sia potenziata nei giorni del Carnevale e che sia assicurata la presenza di personale che li tenga sorvegliati e puliti, oltre a sostenere la necessità di tenere aperti 24 su 24 i bagni pubblici fissi presenti almeno da Giovedì a Martedì Grasso, anche per sgravare i gestori dei locali».

Gianfranco Terzoli

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