mercoledì 29 aprile 2009

MUGGIA, SCONTRO SU RIGASSIFICATORE E VIABILITA'

Da "Il Piccolo" del 29 aprile 2009

Scontro la il sindaco Nesladek e i Verdi che sostengono la giunta. Il vivace botta e risposta è avvenuto durante l'assemblea pubblica indetta dall'associazione Impronta Muggia sul tema «La viabilità e il rigassificatore nel nuovo piano del porto». L'incontro, organizzato nella sala Millo dall'ex vicesindaco di Muggia Jacopo Rothenaisler (nuovo cognome dell'ex politico socialista Rossini), ha visto anche la partecipazione dei Verdi di Muggia, che siedono in consiglio comunale, con la presenza tra i relatori del presidente provinciale Giorgio Millo.

Rothenaisler e lo stesso Millo hanno espresso preoccupazioni sulle possibili conseguenze che il nuovo piano del porto potrebbe comportare per la viabilità nel comune rivierasco. Ad essi ha replicato «in diretta» il sindaco Neskladek, confutando le diverse affermazioni.

Rothenaisler ha puntato il dito soprattutto sul rigassificatore, composto da «due serbatoi in cemento armato capaci di contenere 280 mila metri cubi di gas» e sul rischio che «il vallone di Muggia possa diventare un posteggio per gasiere e petroliere, e che una città che una volta era composta da pescatori prima, salinatori poi e infine cantierini possa diventare una periferia portuale di infima qualità».

L'ex vicesindaco ha parlato poi di diversi interventi, tra i quali un semaforo in via Flavia per creare nella zona di Aquilinia lo spazio per il flusso di veicoli commerciali, la costruzione del terminal ro-ro nei pressi del canale di Zaule, quattro nuove rotonde, nonché la creazione di un altro centro commerciale, quasi il doppio del Freetime, opere che andrebbero ad incidere negativamente sul traffico nella zona delle Noghere.

Sulla stessa lunghezza d'onda l'intervento di Giorgio Millo (Verdi Muggia), il quale ha espresso «preoccupazione anche perché giovedì (domani, ndr) andremo in consiglio comunale a votare un'intesa, strumento previo il quale il piano regolatore viene adottato dal comitato portuale, che però non conosciamo». Millo ha poi ribadito l'importanza, come riportato nei documenti rilasciati dall'Autorità portuale, di «garantire la più ampia partecipazione della comunità alle scelte da effettuare».

Il sindaco Nerio Nesladek ha smontato in maniera articolata gli argomenti di Rothenaisler e Millo. «La viabilità proposta non sarà affatto così - ha spiegato - perché manca quell'opera fondamentale che è il bypass di Aquilinia, struttura a quattro corsie sull'asse Muggia-Trieste, necessario per l'espansione ad est del porto».
Nesladek ha poi osservato che senza il bypass «non sussiste la possibilità di creare il terminal ro-ro» e che quindi «il paventato passaggio di centinaia di tir non sussisterà». Il semaforo in via Flavia, «inizialmente previsto, non rientra tra i progetti, altrimenti il Comune non accetterà il patto d'intesa», ha aggiunto Nesaldek, che sul tema rigassificatore ha ricordato «la strenua lotta perpetuata in qualità di sindaco contro questo progetto, per il quale le redini appartengono alla maggioranza di centrodestra della Regione».


LA NOTA

Domani in consiglio comunale potrebbe succedere di tutto.... La maggioranza è molto ballerina, i Verdi dopo la loro iniziativa e le reazioni del sindaco dovrebbero essere conseguenti anche nei fatti: condizionare fortemente la delibera sul Piano del Porto con prescrizioni che salvaguardino almeno in minima parte le sue ripercussioni su Muggia (eventualmente rinviando il voto sulla delibera) oppure, se il sindaco (che ha molta fretta) non lo consentirà, lasciare le responsabilità di giunta.

Il consigliere Savron è all'estero, la consigliera Tull (PdRC) secondo alcuni ha manifestato dubbi, Mariucci (IdV) se Leiter (Verdi) esce dall'aula, ad esempio per far rinviare il voto e consentire così gli accordi con l'Autorità Portuale, potrebbe uscire anche lui e quindi mancherebbe il numero legale che certamente l'opposizone non potrebbe garantire ad una maggioranza come questa. Risultato? Nesladek masticando amaro dovrebbe cercare le intese sulle proposte dei Verdi e magari dell'opposizione oppure chiedere la fiducia o dimettersi.

Sono, siamo, davvero curiosi su ciò che succederà. Noi arriveremo pronti con proposte responsabili tese a tutelare Muggia, i suoi cittadini e il nostro futuro, promuovendo per Muggia uno sviluppo compatibile che valorizzi le sue tradizioni e le sue ambizioni osteggiando uno sfruttamento indiscriminato del suo territorio.


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