“Di cattivo gusto e probabilmente da querela – interviene Claudio Grizon, coordinatore e consigliere comunale del PDL - le allusioni ai doppi incarichi e doppi gettoni nel centro destra. Accuse comunque infondate sia perché dimostra di non conoscere la legge, che non consente i doppi gettoni nella stessa giornata per la partecipazione ai consigli, sia perché in questo modo mette in dubbio il lavoro dei suoi uffici che invece applicano correttamente la norma”.
“Nesladek sta invecchiando – prosegue il coordinatore del PDL - e come si sa la prima cosa ad andarsene è la memoria e quindi credo sia il caso che prima di parlare a vanvera si vada a rileggere i verbali del consiglio e la rassegna stampa e vedrà che in questi anni, in numerose occasioni, vista l’inadeguatezza, l’incapacità e la mancanza di risultati di alcuni suoi assessori abbiamo proposto che tanto valeva ridurne il numero e ridistribuire le deleghe”.
“D’altra parte – ironizza Grizon - chi è causa del suo mal pianga se stesso. Per quanto attiene gli atti formali va detto che non siamo certo stati noi a nominare assessori Veronese e la Tull per poi rispedirli sui banchi del consiglio e non siamo stati neanche noi a togliere le deleghe pesanti all’assessore Bussani o a ridimensionare quelle di Valentich”.
“Ma tanto si sa che Nesladek – sottolinea Grizon - è al delirio di onnipotenza: se ne sono resi conto i tre direttori generali che lo hanno abbandonato, lo ammettono alcuni anche nella sua maggioranza che si lamentano con noi fuori dalle sedi ufficiali e lo sanno gli uffici che ormai lo fanno intuire manifestando disagio e sconcerto e non riconoscendo più, di fatto, la sua autorevolezza come capo dell’amministrazione”.
“Per quanto riguarda gli incarichi Nesladek è meglio che taccia. Infatti – rivela il coordinatore del PDL - fino a poco tempo fa cumulava il suo incarico di sindaco a part time con la sua professione, con la presenza nella Conferenza per la programmazione socio-sanitaria di Codroipo e quella nella Commissione Scientifica del Burlo. Per non dimenticare quella nel Comitato Portuale”.
“Gasperini non voleva certo allargare la giunta – conclude Grizon - come invece fa scorrettamente intendere Nesladek, semmai fare in modo che i suoi componenti potessero essere anche esterni al consiglio, come succede in moltissimi Comuni italiani. Ma se a Nesladek questa era un’idea tanto cara, dopo averla timidamente proposta e mai formalizzata all’inizio del mandato, perché non l’ha concretizzata con la sua maggioranza? Noi non l’abbiamo supportato semplicemente perché lui non aveva i numeri per sostenerla”.
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