lunedì 24 maggio 2010

BORGO SAN CRISTOFORO, NESLADEK HA DIMENTICATO L’ACQUISTO DELLE SCARPATE E DELLE STRADELLE

Interrogazione urgente al sindaco Nesladek


Il 7 giugno 2004 il Consiglio Comunale decise all’unanimità l’acquisto dei terreni denominati “scarpate” e “stradelle” di Borgo San Cristoforo che l’imprenditore Aldo Memon aveva rilevato nell’ambito delle varie particelle intestate alla Società Edile Adriatica per 5.164 euro ma gli uffici comunali prima e la giunta Nesladek poi hanno dimenticato o forse non hanno voluto firmare il contratto.
“La giunta Gasperini infatti – ricorda il consigliere di Forza Italia – Pdl Claudio Grizon - già nell’aprile 2001 aveva deliberato di avviare le procedure relative all’acquisizione di quei terreni in quanto tali stradelle di collegamento alla via principale sono soggette ad un uso collettivo e quindi ad un uso pubblico e pertanto si era ravvisata l’esigenza di una pacifica regolamentazione che la pubblica amministrazione è in grado di garantire rispetto ad un privato”.
La pratica fu avviata con il curatore fallimentare della Società Edile Adriatica la quale aveva subito manifestato la propria disponibilità all’alienazione diretta dei terreni per un valore stimato dal perito pari ad Euro 5.164,56.
Le trattative però non ebbero immediatamente un esito positivo in quanto i beni della fallita società venivano posti in vendita venduti in un unico lotto
, comprensivo di altre particelle che non erano d’interesse per l’Amministrazione.
Successivamente l’amministrazione Gasperini chiese al curatore fallimentare di potere conoscere il nome dell’aggiudicatario, al fine di verificare la sua disponibilità alla vendita delle “scarpate e stradelle” che erano stati posti in vendita in un unico lotto il 4 aprile 2002.
Solamente il 19 gennaio 2004 il signor Aldo Memon confermò al Comune la sua disponibilità a vendere tutte le particelle non interessate alle infrastrutture del PRPC “Costa Alta” sempre al prezzo di 5.164,56 euro.
“L’ultima nota inviata dagli uffici comunali all’imprenditore Memon
– aggiunge Grizon - risale al maggio 2004 in cui lo si invita a verificare l’esattezza dei numeri delle particelle prima di formalizzare la delibera consiliare ed il contratto di compravendita, poi più nulla”.
“A questo punto – commenta il consigliere del Pdl - non è assolutamente chiaro per quale ragione l’atto non è stato sottoscritto e dove è finito l’importo di 6.713,94 euro che era stato complessivamente stanziato dal consiglio anche per le spese notarili”.
“Si tratta di un intoppo burocratico che gli uffici non sono riusciti a sbrogliare
– osserva Grizon - oppure più probabilmente una scelta deliberata di qualcuno di non perfezionare il passaggio di proprietà?”
“Tesi supportata anche dalla precisazione dell’ex sindaco Gasperini, che ho sentito in merito – spiega il consigliere – secondo il quale “avrebbe dovuto essere un atto già perfezionato dagli uffici, in quanto la mia amministrazione aveva già deciso l’acquisto”, ma dai quali invece ho saputo che con l’arrivo dell’amministrazione Nesladek, nell’aprile 2006, questa fu informata dall’esistenza di questa pratica in sospeso ma nessuno poi fece nulla o diede indicazioni”.
“Si tratta quindi di ben 44 particelle catastali
– conclude Grizon - sulle quali i residenti a Borgo San Cristoforo attendono chiarezza in quanto in tutto questo tempo sono rimaste sospese in un limbo amministrativo sospetto”.
“Perché la giunta Nesladek non è intervenuta
– chiede Grizon in una interrogazione urgente al sindaco Nesladek sul tema -, rinnovando eventualmente fosse necessario, l’indicazione agli uffici a sottoscrivere il contratto d’acquisto come deciso all’unanimità dal Consiglio Comunale?”. “Quali altri interessi od obiettivi aveva ed ha Nesladek su quelle particelle?”

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