martedì 14 settembre 2010

ASIA, LA FONDAZIONE PER L’AMBIENTE DELLA BASSA POROPAT CHE ESISTE SOLO “SULLA CARTA”

Grizon (FI-PDL): dopo quattro anni senza un segno di vita è il caso di sopprimerla: è un ente inutile!


Su una porta di una stanza degli angusti corridoi del primo piano di Palazzo Galatti campeggia una tabella fatta con il computer con la scritta “Fondazione ASIA”. Quindi, si dirà, esiste almeno sulla carta!? Guardando bene poi sul sito istituzionale della Provincia di Trieste abbiamo verificato che in realtà esiste anche una “unità operativa semplice” e una funzionaria provinciale che si occupa tra l’altro della “gestione dei rapporti con la Fondazione Asia”. Ebbene, ci siamo detti, la Fondazione avrà certamente elaborato progetti, iniziative e individuato finanziamenti? La Presidente Bassa Poropat avrà sicuramente sviluppato progetti innovativi nel settore ambientale che a breve saranno presentati?
D’altra parte, dopo quattro anni di duro lavoro, seppur nelle segrete stanze di Piazza Vittorio Veneto, il consiglio di indirizzo, il consiglio di gestione coadiuvati dal comitato scientifico della Fondazione avrà pur fatto qualcosa sotto la supervisione dei revisori dei conti?
Motivato quindi dai più buoni propositi ormai quasi tre mesi orsono ho richiesto, assieme a tutti i colleghi dell’opposizione, un’audizione del presidente della Fondazione Alessandro Nardi per cercare di dar risposta ai nostri quesiti.
Purtroppo fino ad oggi il presidente del consiglio provinciale Boris Pangerc ha tergiversato sulla nostra richiesta, rinviando sempre la convocazione di un consiglio anche su questo tema, nell’attesa di un riscontro sulle disponibilità del presidente Nardi, mai arrivato.
Oltre a Nardi, alto funzionario del Ministero dell’Ambiente evidentemente gradito alla sinistra, negli organi di ASIA troviamo Katepalli Raju Sreenivasan, il presidente dell’AREA di Ricerca Giancarlo Michellone e il solito Gianni Pizzati, dimissionario, noto esponente dei Verdi non eletto con Illy in consiglio regionale che pare era stato premiato con una consulenza. Nel consiglio di gestione oltre al Pizzati troviamo i nomi di Fabio Ruzzier (deceduto) e Claudio Tuniz che assieme a Pierluigi Barbieri, Ezio Bussoletti, Federico Butera, Gianni Silvestrini e Giorgio Tamburlini, già direttore scientifico del Burlo, costituisce il comitato scientifico. Anche tra i revisori dei conti ritroviamo volti noti come Pierpaolo Dellavalle, presidente del collegio di Palazzo Galatti, Omero Leiter, assessore al bilancio a Muggia, Vittorio Marone, Franco Degrassi, già assessore illyano in Comune, e Rodolfo Pobega revisore in Provincia per il centro sinistra.
A questo punto ci chiediamo veramente se il presidente Nardi, o chi per lui, avrà mai la cortesia di venire in consiglio provinciale a raccontarci cosa hanno fatto in quattro anni? Infatti dopo lo saltellamento della fondazione costituita dalla precedente amministrazione di centro destra e presieduta dall’allora presidente Scoccimarro, che già contava su un ingente finanziamento del Ministero dell’Ambiente, la presidente Bassa Poropat si è affrettata a costituirne per ripicca una nuova fiammante dove accasare esperti e personaggi graditi alla sinistra. Ma sembra proprio  che la montagna abbia partorito un topolino e che dopo la smania iniziale dello spoil system nulla si è fatto. A questo punto, visto che la Fondazione ASIA è un ente inutile e oltretutto presumibilmente inattivo, ci aspetteremmo che venga soppresso con una delibera del consiglio che questa volta potremmo votare all’unanimità.  

Claudio Grizon
Consigliere della Provincia di Trieste
Capo Gruppo Forza Italia - PDL

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