giovedì 26 maggio 2011

IL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI STEFANO PODDA SI DIMETTE DOPO L’ELEZIONE A CONSIGLIERE DELLA MOGLIE VALENTINA POROPAT

Grizon (PDL): auspicabile una relazione del Collegio al nuovo consiglio su alcune questioni delicate sulle quali sono stati avviati approfondimenti


Preannunciate sembra già agli inizi di aprile sarebbero arrivate nei giorni scorsi in Comune le dimissioni dall’incarico di presidente del Collegio dei Revisori dei Conti da parte del commercialista Stefano Podda dopo che la moglie Valentina Parapat, segretaria del PD muggesano, è stata eletta consigliere comunale.
Nulla da eccepire su queste dimissioni – commenta Claudio Grizon, consigliere e coordinatore del PDL di Muggia – : la legge le prevederebbe espressamente solo nel caso che la Parapat venisse nominata assessore, il ché non è improbabile, ma mi sembrano comunque opportune per evitare ogni possibile considerazione sulla commistione dei ruoli”.
“Con l’uscita di scena di Podda però – aggiunge Grizon – sarebbe il caso però che il Collegio relazionasse al nuovo consiglio su alcune questioni che mi risulta siano state oggetto di approfondimenti ed indagini interne all’ente: mi riferisco in particolare alla convenzione con Teseco in base la quale Nesladek ha chiesto alla società la realizzazione del campo in erba sintetica dello Zaule, per una spesa di 500 mila euro che il Comune avrebbe dovuto compensare con oneri da urbanizzazione ma che la legge non consente, gli atti sugli incarichi per i lavori per il ripristino della massicciata a mare nell’area ex Acquario, intimati dal sindaco ai suoi uffici, dopo due anni dal verificarsi dei danni, con una curiosa ordinanza e l’analisi sulla gestione avviata sulla gestione della Casa di Riposo”.
Rimane poi da chiarire – precisa Grizon – per quali ragioni il collegio, pur avendone la facoltà, in questi anni non è mai stato invitato a presenziare alle riunioni della giunta che, oltretutto, avrebbe potuto usufruire sulle questioni più delicate di un parere preventivo sugli atti”.
“Mi risulta – ricorda Grizon – che con le giunte Dipiazza e Gasperini i componenti del Collegio partecipavano a rotazione alle riunioni e non vedo per quale ragione l’amministrazione Nesladek e il segretario generale non l’abbiano mai consentito: cosa ci sarà mai stato da nascondere?”
Auspico che con l’avvento della nuova giunta – conclude Grizon - il sindaco Nesladek voglia cogliere questa richiesta sulla quale mi risulta ci sia stata in passato anche la condivisione da parte del presidente uscente e che è tesa a rendere più efficace ed utile il ruolo del collegio, quale organo di consulenza dell’amministrazione ma anche del consiglio. Forse, se fosse stato coinvolto maggiormente in passato, alcuni atti sarebbero stati fatti meglio”.

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