Da Il Piccolo del 28 ggiugno 2011 - Pagina 24 - Cronaca Trieste
La proposta del consigliere del pdl
Grizon: «Asili nido accolte solamente 34 domande su 66»
MUGGIA «Sono solo 34 i bambini che dal prossimo settembre potranno essere accolti all’asilo nido comunale. Gli altri 32, ovvero il 50 per cento, assieme alle loro famiglie, rimarranno a casa, in attesa di eventuali rinunce. Anche per l’anno educativo 2011-2012 infatti i posti complessivi disponibili sono 55 anche se le nuove richieste pervenute entro il 31 marzo scorso sono state ben 66». Ne da notizia il consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon ricordando che «questi sono i dati ufficiali tratti dalla determina con cui il responsabile del servizio istruzione ha approvato lo scorso 14 giugno la graduatoria degli aventi diritto». Ovvia la constatazione del consigliere del Popolo della libertà. «Per l’ennesima volta – ricorda Grizon - le richieste di posti per l’asilo nido superano le disponibilità e dopo i primi cinque anni l’amministrazione Nesladek non è in grado di dare una risposta a questo problema». All’origine c’è un errore. «L’idea della sinistra di ampliare la struttura di Chiampore – spiega il consigliere – per la quale hanno fatto domanda alla Regione, come più volte abbiamo ribadito, non ci pare funzionale rispetto alle esigenze della famiglie che sarebbero costrette a lunghi percorsi al di fuori del percorso casa lavoro che quasi sempre è indirizzato verso Trieste». «Nell’attesa che la giunta sia in grado di mettere a disposizione nuovi spazi per l’asilo nido in una sede più raggiungibile e funzionale, con l’obiettivo di accogliere tutte le richieste che annualmente pervengono dalle famiglie - conclude Grizon - suggerisco al sindaco di attuare un provvedimento transitorio. Propongo a Nesladek di individuare delle risorse e di istituire un bando pubblico per le 34 famiglie rimaste fuori dal servizio al fine di attribuire agli interessati, secondo i criteri già definiti per l’accesso all’asilo nido comunale, un contributo che consenta alle famiglie di pagare l’importo suppletivo che dovrebbero sostenere per accedere agli asili nido privati. Questa potrebbe essere una soluzione transitoria non molto onerosa, io credo non oltre i 40 mila euro all’anno».
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