martedì 28 giugno 2011

"GIUNTA BASSA POROPAT, PROGRAMMA GENERICO E INCERTO"

Da Il Piccolo del 28 giugno 2011 - Pagina 19 - Cronaca Trieste

OPPOSIZIONI COMPATTE NELLA CRITICA
«Giunta Bassa Poropat, programma generico e incerto»


Uniti e compatti «per vigilare sull’operato della giunta guidata da Bassa Poropat, che ha già palesato fin dalle sue prime uscite una genericità di programmi e un’incertezza progettuale che fanno preoccupare». I rappresentanti dei cinque gruppi di opposizione in Consiglio provinciale si sono presentati assieme ieri per manifestare la loro comunità d’intenti nell’evidenziare «carenze e mancanza di chiarezza nel programma presentato dalla presidente». Claudio Grizon, esponente del Pdl, ha detto che «nel voto sul programma della maggioranza di centrosinistra Pdl e Lega Nord si sono espressi con il no, la lista Dipiazza e Giorgio Ret si sono astenuti. Avremmo potuto astenerci anche noi – ha precisato - se fossero arrivati segnali di disponibilità, per esempio sulla scelta del vicepresidente, come facemmo noi a suo tempo. Ma l’eccessiva vaghezza e la marcata visione ideologica – ha sottolineato – ci hanno impedito di farlo». Giorgio Rossi, della Lista Dipiazza, ha definito il programma del centrosinistra «un tema scolastico, appena sufficiente. Bassa Poropat resta troppo spesso nascosta sotto una sfera di cristallo, eppure riesce a ottenere voti pur sottraendosi alla disamina delle tematiche concrete. Il fatto è che prendere decisioni significa rischiare, esporsi al giudizio, allora meglio restare vaghi». Secondo Paolo Polidori, della Lega Nord, «è un segnale positivo il fatto che ci presentiamo tutti assieme come opposizione e così sarà per l’intero mandato di questa giunta, che setacceremo nel dettaglio. Il ruolo della Provincia deve essere chiarito e presto. La maggioranza deve affrontare i problema reali, per esempio indicando come vorrebbero fare la Tav». Francesco Cervesi, di Un’altra Trieste, ha ricordato che «è fondamentale partire tutti assieme come opposizione. Cercheremo di proporre sempre qualcosa, di certo il controllo sul modo di lavorare di questa maggioranza sarà inflessibile. La genericità del programma di Bassa Poropat – ha affermato – è forse voluta, per cercare di impedire che si possano formulare critiche molto specifiche. Mancano indirizzi precisi. Questo è un programma a rischio zero, ma significa anche non lavorare per la città». Giorgio Ret ha spiegato che «l'unità che abbiamo trovato nell'opposizione é dettata da una situazione contingente di difficoltà diffusa, di crisi economica. Questo significa anche che servono interventi concreti. Non basta formulare, com'è stato fatto, un programma di bei pensieri: serve anche indicare come si faranno le cose, come si affronteranno i principali temi sul tappeto, in sostanza un crono programma». Ugo Salvini

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