Brevi considerazioni a proposito dell'intervista che il sindaco Nesladek ha rilasciato al Piccolo e che potete trovare sull'edizione di oggi.
Grizon (Pdl): “imbarazzante, Nesladek vuole portare i turisti verso l’Istria anche con una nuova viabilità: così la costa non si svilupperà mai”
Nesladek sfornerà anche progetti europei ma guarda caso vengono puntualmente bruciati dalla Regione o dalle autorità europee mentre quelle che lui chiama “bricciole”, e parliamo di milioni di euro, vengono gettate al vento senza costrutto come di sicuro un “buon padre di famiglia” non farebbe.
L’iperattività cerebrale del sindaco, e la conseguente fervida demagogia, di cui la “macchina comunale” sembra soffrire non poco, d’altra parte non fa il paio con la concretezza a cui oggi un buon amministratore è chiamato alla luce della crisi economico finanziaria.
Al di la degli slogan di Nesladek era ovvio che l’area ex Acquario andasse recuperata e destinata alla balneazione ma il nostro sostegno a questo percorso, spesso pasticciato, è sempre stato prudente e non senza riserve e, per quanto mi riguarda, i finanziamenti regionali non ci vincolano a condividere il suo costoso progetto di riqualificazione della costa prettamente ideologico e a totale carico delle casse pubbliche.
Abbiamo condiviso invece con Nesladek, senza se e senza ma, il “no” al rigassificatore ma non possiamo dimenticare che il sindaco, con il mandato unanime del consiglio a votare contro al piano regolatore del porto che lo prevede, ha scelto di astenersi dal voto quando avrebbe dovuto e potuto esprimere l’unico vero e politicamente rilevante “no” al rigassificatore.
Spero che Nesladek non voglia attribuirsi l’idea del recupero dell’area ex Aquila a fini portuali, ed in particolare per un terminal ro-ro intermodale, che noi condividiamo a prescindere dalle sue posizioni, in quanto rappresenta un’opportunità economica forse unica ed è di fatto incompatibile con l’ipotizzato rigassificatore e siamo certi che l’Autorità Portuale farà la sua parte con la Regione per rivedere l’accordo di programma del 2005 che Teseco sta attendendo.
Appare poi non poco curioso ed imbarazzante che il sindaco annunci una “società mista italo-sloveno-croata per gestire il sistema di supporto al turismo verso l’Istria” mentre nulla di concreto ha fatto per il turismo muggesano e la crisi delle sue strutture ricettive.
Era immaginabile infine che il medico prestato alla politica considerasse il nuovo piano regolatore come “la madre di tutte le battaglie” ma ci preoccupa che stia per essere affidato ad un progettista con “direttive nuove” che questo consiglio non ha visto.
Su questo punto a Nesladek suggerirei di mettere da parte la consueta ideologia di sinistra sulla pianificazione del territorio e molta prudenza, anche perché l’amministrazione del sindaco Sergio Milo cadde proprio sul piano regolatore grazie a spaccature pesanti nella sinistra che portarono poi alla svolta con l’elezione di Dipiazza.
Non pago della sua tracotanza Nesladek arriva a mentire asserendo che “le amministrazioni precedenti avevano concesso troppi metri cubi di edificabilità”, quando invece il piano di Dipiazza ha per primo ridotto abbondantemente un’edificabilità che secondo i piani regolatori della sinistra avrebbe dovuto portare Muggia oltre 18 mila abitanti”.
Allucinante infine la sua reiterata e balzana idea di un anello da Chiampore a Santa Barbara per risolvere il problema del bypass del centro storico e dell’accesso alla costa che, senza un’adeguata viabilità non si svilupperà mai e che non può certo trovare soluzione con questo “Tradomo”, ennesimo progetto europeo transfrontaliero che stando alle statistiche difficilmente sarà finanziato dalla Ue e che oltretutto porterebbe i turisti con maggior facilità verso Capodistria piuttosto che sulla costa muggesana.
Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Muggia del Popolo della Libertà
Capo Gruppo del Popolo della Libertà in Provincia di Trieste
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