sabato 10 marzo 2012

NESLADEK “DI LOTTA E DI GOVERNO” VUOLE GUIDARE LA PROTESTA SUL GNL COME I LEADER “NO TAV” DEL PIEMONTE

Grizon (Pdl): fermo restando la nostra contrarietà al rigassificatore, noi non ci stiamo, perché abbiamo rispetto delle istituzioni anche se guidate da sindaci folcloristici come lui


“Se Nerio Nesladek, cinto magari dalla fascia tricolore, pensa di guidare una protesta e di presidiare un sit-in all’insegna del “No al rigassificatore”, alla stregua dei leader piemontesi del movimento “No TAV” il PDL muggesano ed il gruppo consiliare non ci stanno, pur rimanendo ferma la nostra contrarietà al rigassificatore di GNL”.
Senza se e senza ma Claudio Grizon, coordinatore uscente, consigliere comunale e capo gruppo del PDL a Palazzo Galatti (a destra nella foto accanto al capo gruppo del PDL in Comune di Muggia Paolo Prodan), non le manda proprio a dire al sindaco Nesladek che ha invitato i consiglieri a manifestare davanti ai palazzi della Regione per l’esclusione del Comune dalla conferenza dei servizi.
“Noi abbiamo rispetto delle istituzioni - interviene Grizon - anche se sono rappresentate da sindaci folcloristici come Nesladek, e pur condividendo che l’esser stati esclusi dalla conferenza dei servizi sia un atto ingiusto, non possiamo che sottolineare che probabilmente sarà dovuto al fatto che il Comune di Muggia, grazie a lui, non ha l’autorevolezza necessaria per farsi sentire ne in sede politica ne tecnica come in questo caso”.
“E’ quindi curioso che un sindaco in carica – prosegue il consigliere - guidi un “presidio, pacifico ma fermissimo” contro la Direzione Ambiente della Regione che ci fa ritornare con la mente alle marce che un suo predecessore, Willer Bordon, organizzò per tentare di "espropriare" la base logistica di Lazzaretto, sottraendola all’Esercito italiano”.
Sembra proprio che Nesladek – aggiunge il consigliere - vista quest’iniziativa, abbia dissotterrato la sua anima di ambientalista “movimentista” dando alla sua coalizione quell’impronta di “partito di lotta e di governo” coniata dal Partito comunista italiano negli anni d’oro della sua storia postbellica”.
“A Nesladek – sottolinea l’esponente pidiellino - ricordiamo che la sua smania di farsi “portavoce di una volontà popolare assolutamente contraria” assume ora un “profumo” tutto elettorale e avrebbe dovuto già manifestarsi in Comitato Portuale votando contro al piano regolatore del porto che prevede il rigassificatore e potrà liberarsi ancora, se lo vorrà, quando il Comune di Trieste, guidato dal suo compagno Cosolini, si accingerà a modificare il piano regolatore affinché sia istituito ogni vincolo urbanistico possibile per scongiurare la realizzazione del progetto”.
Non possiamo però non constatare – conclude Grizon - come il centro sinistra triestino solo oggi abbia maturato una apparentemente unanime posizione contraria al GNL, prova ne sia che la presidente della Provincia Bassa Poropat per sei anni ha evitato di parlarne in consiglio, sapendo di avere una maggioranza divisa, e solo lunedì prossimo, finalmente, porterà una delibera che propone un “no” al rigassificatore”. 

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