Beh ora si che stiamo tranquilli! Nesladek non si dimetterà per fare il consigliere regionale. Siamo ancor più tranquilli perché il nostro liquida la Tarlao riconoscendole la "buona fede", minimizza sibillino le posizioni di Coslovich certo di "rappresentare anche tante brave persone del suo partito" e pensa di sparigliare funambolicamente le tensioni su di lui criticando l'opposizione rea di essere "il vero problema politico" in quanto "questa destra priva di credibilità cerca di riprendere un ruolo perduto negli ultimi anni, e non solo a causa del declino del berlusconismo".
Insomma non pago del fallimento politico della sua giunta, ad appena un anno dalla sua rielezione, pensa di alleggerire le sue posizioni criticando l'opposizione e i suoi esponenti che di argomenti ne hanno a decine e decine per smascherare questo sindaco ridicolo e penoso che Muggia non si meriterebbe".
"Afasica o, ancor meglio, acefala è la sua maggioranza caro Nesladek, lobotomizzata attorno ad un sindaco che pensa di sapere sempre tutto e di avere la soluzione per ogni cosa e che finalmente, senza se e senza ma, ha messo in discussione il suo Principe".
Registriamo infine clamorosi passi indietro su PISUS che alla fine ha diviso la comunità (e non solo con le firme), un imbarazzante silenzio su Crevatin e le mancate risposte su come e quando si risolveranno i problemi sollevati dalla Tarlao che poi sono i veri problemi della gente.
Da Il Piccolo del 30 maggio 2012 - Pagina 35 - Cronaca Trieste
«Pisus porterà cinque milioni a Muggia»
Il sindaco Nesladek risponde alle critiche sul Piano di sviluppo urbano e respinge ogni richiesta di dimissioni
MUGGIA - Se è preoccupato per il
suo futuro politico, non lo dà a vedere. Nerio Nesladek, sindaco di Muggia da
un anno (del secondo mandato) comunque non ha alcuna intenzione di lasciare il
posto. In questi ultimi giorni sono arrivati attacchi da più parti. Prima da
Maurizio Coslovich (Federazione delle sinistre)che accusava la giunta di essere
troppo allineata sulla linea dell’austerity governativa che penalizza i più
deboli. Poi da Roberta Tarlao (Mejo Muja) che accusava la giunta di scarsa
efficienza. Ma lui incassa gli uppercut e risponde col fioretto. Sindaco, come
mai questi attacchi da due componenti della sua maggioranza a pochi giorni uno
dall’altro? Partiamo dalla Tarlao: non ha fatto altro che evidenziare una
situazione che conosciamo bene e che ci era già stata segnalata da alcuni
cittadini. In effetti il settore delle manutenzioni (strade, verde pubblico
eccetera) vive un momento di oggettiva difficoltà perché Dario Apostoli, il
vecchio responsabile, è andato in pensione e non è ancora stato sostituito. E
poi dobbiamo far fronte a un pesante calo delle risorse. Ma da questo a dire
che Muggia è un immondezzaio ce ne corre. Certo, la Tarlao ha evidenziato il
problema anche se in modo poco “istituzionale” e - se mi permette - anche un
po’al di fuori da quella fiducia che ha sempre contraddistinto i nostri
rapporti, ma la sua lealtà è fuori discussione e nemmeno la sua buona fede,
anche se ha offerto una ghiotta occasione a un’opposizione a corto di
argomenti. Coslovich però poneva un problema ben più pesante: troppe tasse
sulla povera gente, pensionati in testa. Le sue forti prese di posizione
politica riguardano temi nazionali più che municipali. A livello locale viviamo
di riflesso questa situazione, con alcune forzature. Prendiamo l’Imu: la proposta
di non applicare del tutto la tassa sulla casa non è praticabile, e si scontra
con quella difesa minima dei servizi, in particolare quello sociale, che è un
nostro vanto e che in questi ultimi anni è stato gestito - con risultati ottimi
- proprio da un assessore esterno ma espresso dalla federazione della Sinistra,
Giorgio Kosic. Niente crisi allora? Guai se rompiamo: sarebbe curioso che
succedesse a me che ero riuscito a ricomporre le fratture nel fronte delle
sinistre, e infatti sento di rappresentare anche tante brave persone del
partito di Coslovich che lavorano per questa maggioranza. E quindi spero di
collaborare ancora, pur nella differenza di vedute. Singolare però che le
critiche vengano alla sua giunta dai partner politici. Il vero problema politico
infatti è rappresentato da questa destra priva di credibilità che cerca di
riprendere un ruolo perduto negli ultimi anni, e non solo a causa del declino
del berlusconismo. Le accuse di Grizon che parla di una mancanza di leadership
sono semplicemente ridicole: se passare dai 37 voti di scarto con cui abbiamo
vinto nel 2006 a una di 2116 nel 2011 significa mancanza di leadership, allora ben venga questa
mancanza. La verità è che la destra è afasica, senza programmi nè uomini. E
allora emergono i blogger sulla Rete o su Facebook, o personaggi sconfitti
dalla storia e dalla politica (l’ex sindaco Jacopo Rothenaisler, ndr) di cui
Muggia conosce solo la negatività: lui è contro Acquario, contro la nuova
biblioteca, contro Pisus... Pisus, appunto: su quel progetto lei si gioca
tutto. Su Pisus voglio dire solo due cose. Uno: le mille e passa firme contro
sono state raccolte su un equivoco. Non è vero che sposteremo la stazione dei
bus dall’attuale sede di piazzale Foschiatti, che anzi, sarà resa più confortevole.
Toglieremo solo i bus in sosta dal retro. Due: i finanziamenti (un milione di
euro) che ricadranno sul tessuto commerciale per riammodernarlo e renderlo più
competitivo saranno distribuiti a tutti i negozianti di Muggia, non solo quelli
di piazza Foschiatti. Pisus di milioni ne porterà 5, per una nuova Muggia:
voglio vedere chi si assumerà la responsabilità di far fallire tutto ciò. Ci
vorranno anni, comunque. Invece le regionali si terranno l’anno prossimo. Pensa
di candidarsi? È un’ipotesi che in questo momento non è neanche all’orizzonte
anche perché i miei referenti sono i cittadini di Muggia che mi chiedono di
completare il lavoro iniziato, e questo mi impegno a fare. Io non sono a
disposizione dei partiti, ma dei cittadini.
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