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sabato 17 gennaio 2015

L’AGENDA 2015 DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MUGGIA IN VISTA DELLE ELEZIONI DEL MAGGIO 2016

Grizon (Pdl): “sarà un anno intenso dove si accavalleranno molti temi ed emergerà che molti annunci del sindaco uscente non si concretizzeranno prima delle elezioni del maggio 2016”

Anche a Muggia, come a Duino Aurisina, dopo l’ultima riunione del consiglio di fine novembre, tutto tace e gli uffici sulla data di una prossima riunione dell’assemblea comunale si trincerano dietro ad un eloquente “non si sa”.

Capigruppo
Se a Duino Aurisina la precedente amministrazione Ret convocava i capi gruppo ogni due settimane in Piazza Marconi il sindaco Nesladek si degna di convocarli solo mezzora prima delle sedute di consiglio e quindi neanche una volta al mese. Mentre i capigruppo, stando ai regolamenti ampiamente disattesi, dovrebbero essere sentiti prima della redazione dell’ordine del giorno della seduta.

La seduta di novembre
L’ultima seduta del consiglio s’è chiusa con palpabili tensioni interne alla maggioranza in merito a quelli che potrebbero essere i perimetri dei futuri ambiti obbligatori tra i Comuni per la gestione dei servizi in forma associata.
Sulle mozione che ho proposto io, con l’adesione dell’opposizione, e su quella presentata dai consiglieri Savron e Liguori, che proponevano sostanzialmente l’unificazione dei Comuni minori separati dal Comune di Trieste, è stata chiesta un’interruzione del consiglio che ha portato al rinvio della discussione del tema a dopo la pubblicazione della legge di riforma piuttosto che lacerare la maggioranza.
Il tema della riforma degli enti locali e dell’unione dei Comuni ritornerà quindi di grande attualità in quanto in mancanza di accordi sul territorio c’è il rischio che la Serracchiani decida da sola imponendo una soluzione a lei gradita. E allora saranno guai.

L’AGENDA 2015

Il bilancio 2015
Sembrerebbe comunque che di consigli comunali per gennaio non se ne parla e, probabilmente, tutto slitterà a febbraio dopo carnevale. Il bilancio 2015 però, stando sempre ad informazioni ufficiose, è stato licenziato dalla giunta ed ora dovrà passare ai revisori dei conti ed essere inviato ai consiglieri comunali che saranno chiamati a votarlo non prima di 20 giorni. Quindi che sia portato in consiglio prima di carnevale pare alquanto improbabile anche perché prima vanno convocate le commissioni.
Sarà da vedere nel contesto del bilancio se e quali spazi finanziari per le opere pubbliche saranno assicurate al Comune muggesano per il 2015, considerato che lo scorso anno sono stati di soli 124 mila euro: una goccia nell’oceano.
Ma oltre a questo tema e al bilancio per il 2015 il Comune di Muggia dovrà affrontare molti altri temi importanti che appesantiranno non poco gli ultimi mesi di governo di questa amministrazione.

Il nuovo appalto sui rifiuti
A fine marzo sta per scadere poi l’appalto, prorogato di 2 anni, con Italspurghi per la gestione della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. La maggioranza, dove albergano varie idee sul tema, dovrà decidere sul modello da perseguire per il futuro sperando che eventuali problemi non provochino polemiche in piena campagna elettorale. Infatti, comunque vada, dopo le varie e spesso goffe modifiche intercorse in questi ultimi nove anni le caratteristiche dell’appalto cambieranno ancora le consuetudini dei cittadini.   

Il Piano sull’inquinamento acustico
Poi, come promesso dall’assessore Longo, dovremmo affrontare le eventuali osservazioni ed il Piano sull’Inquinamento Acustico e il Regolamento attuativo che non è stato ancora predisposto ma che abbiamo sollecitato con forza. Speriamo ciò avvenga a marzo dopo il bilancio ma temiamo che si slitterà più avanti.

Osservazioni al PRGC
Il consiglio dovrà affrontare una ad una anche tutte le osservazioni ed opposizioni presentate sul piano regolatore che, a questo punto, considerato che gli uffici secondo un esponente di giunta non avrebbero ancora iniziato ad analizzarli, non vedremo in aula prima del mese di aprile. Di seguito quindi dovrà essere votato il Piano nella sua stesura definitiva.

Il bilancio consuntivo 2014
L’ultimo termine per l’approvazione del bilancio consuntivo 2014 scade poi a fine maggio.

Altre scadenze di bilancio
Entro il 30 settembre il Consiglio dovrà poi riunirsi per approvare gli equilibri di bilancio e per verificare lo stato di attuazione dei programmi mentre entro fine novembre all’ordine del giorno ci sarà l’assestamento generale con le ultime eventuali variazioni.

I ritardi del centro anziani di Aquilinia
Poi solo per accennare i temi più significativi vanno segnalati i ritardi sull’iter del centro anziani di Aquilinia, dove sono a rischio i 900 mila euro stanziati dall’ex assessore Molinaro, per il quale era stata prevista la ricerca di un partner privato (di cui non si sa l’esito), e sul progetto di recupero di una parte della costa non ci è noto se riusciremo a salvare il milione e 300 mila euro stanziati dall’assessore Seganti sempre ai tempi della giunta Tondo.

La nuova gestione di Caliterna
La giunta già nel 2014 ha annunciato poi un passo indietro sulla gestione del parcheggio di Caliterna con l’indizione di una gara per riaffidarne la gestione a una società esterna dopo aver ben pensato alcuni anni fa di gestirlo in casa mandando a casa i due o tre dipendenti della società che lo gestiva.

Completare la viabilità
Poi c’è il tema della viabilità. Ancora ferma al palo la rotonda sull’Ospo, in mano alla Provincia, i cui lavori dovrebbero partire entro l’anno. Ma sono da completare gli interventi sulla viabilità in prossimità dell’uscita dalla galleria di Aquilinia verso Muggia. 

Il progetto per la costa
Non ci è dato di sapere se lo slogan “riprendiamoci la costa” che è valso il secondo mandato a Nesladek si concretizzerà o meno nell’avvio di qualche cantiere. Anche qui sono a rischio il 1 milione e 300 mila euro stanziati dall’assessore Seganti ai tempi della giunta Tondo. Il proposito del sindaco ero di frammentare il progetto (che non era molto bello) in lotti in modo di poterlo realizzare per lotti cercando di non rimanere impantanati nei blocchi del patto di stabilità. Obiettivo condivisibile ma che dilaterà ancora nel tempo la realizzazione dell’intervento. Noi avevamo chiesto che la Serracchiani consideri l’opera di interesse regionale assicurandole la priorità che merita e quindi tutti gli spazi finanziari di spesa necessari. 

Progetti incompiuti
In conclusione ci corre l’obbligo ricordare che, tra i progetti su cui non si sa nulla o che potrebbero esser considerati degli annunci incompiuti annoveriamo, a nostro modi di vedere e a titolo meramente esemplificativo:
· il riutilizzo della vecchia scuola di San Rocco che avremmo desiderato che si trasformi in ostello della gioventù o comunque che venisse dedicata ai giovani come in passato;
· il posteggio che doveva realizzare Teseco lungo la via di Zaule (lato destro salendo);
· il pagamento da parte del Comune dei 500 mila euro spesi da Teseco per realizzare il campo in erba sintetica del Zaule;
· il completamento dei lavori previsti allo stadio comunale;
· l’avvio dei lavori per l’adeguamento della viabilità attorno al valico di Rabuiese;
· il progetto ambientale “aula verde” ex “Blulab” per il quale paghiamo senza motivo al demanio circa 7 mila euro d’affitto per le baracche dell’ex valico di Lazzaretto; 
Doveva essere la sede di Blulab: si 
sprecano intanto da 3 anni circa 7 mila euro
all'anno per l'affitto dell'ex baracca del 
valico di Lazzaretto.
· il progetto PISUS cha avrebbe dovuto cambiare il volto della città (con il trasferimento della fermata del bus nell’ex cantiere Alto Adriatico dove sarebbe stata costruita anche una sala convegni, sembra clamorosamente fallito oltreché inviso a gran parte della popolazione);
· il nuovo distributore di benzina la cui realizzazione, dopo il disinteresse iniziale, è stata  affidata da tempo a un privato (e che avrebbe dovuto esser realizzato in prossimità dell’ex centralina Enel e delle aree ex Alto Adriatico).

IL BILANCIO 2016 E LA FINE DEL MANDATO
Sarebbe bene che il bilancio di previsione 2016 venisse approvato entro dicembre 2015 o al massimo entro gennaio 2016, almeno in una forma tecnica, al fine di non congestionare i primi mesi del 2016 che saranno anche gli ultimi della giunta Nesladek e di non lasciare il Comune in gestione straordinaria in dodicesimi fino all’insediamento della nuova amministrazione.
La scadenza del mandato è fissata attorno a metà maggio per cui la giunta da fine marzo gestirà solo l’ordinaria amministrazione in vista della campagna elettorale che partirà se non prima, com’è probabile, con la pubblicazione dei manifesti elettorali un mese prima del voto.

Claudio Grizon

Consigliere Comunale del Popolo della Libertà 

sabato 13 aprile 2013

FONDI PISUS, MUGGIA RIMANE ALL'ASCIUTTO

Da Il Piccolo di sabato 13 aprile 2013 - Pagina 31 - Cronaca Trieste

Fondi Pisus, Muggia rimane all’asciutto 
Persi 4 milioni di euro Il sindaco Nesladek: «Ma il Piano di sviluppo andrà avanti» «È una bocciatura politica» accusa il segretario del Pd Tomini 

di Riccardo Tosques 

MUGGIA - Qualcuno ci è rimasto male. I più, però, se l’aspettavano. L’esclusione di Muggia dalla pioggia di finanziamenti milionari per la realizzazione di Pisus (acronimo che sta per Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile) sta già offrendo le prime reazioni al vetriolo. Una storia con esito negativo scontato, dicono dal Pd; bocciatura di stampo tecnico, e non politico, replica il Pdl. Rimane il fatto che i 4 milioni e mezzo di euro provenienti da fondi europei, a Muggia, non arriveranno. Anche se la giunta Nesladek promette battaglia per avere giustizia e preannuncia che la “rivoluzione urbana" della cittadina, in un modo, oppure nell’altro, proseguirà. 
PROGETTO La riqualificazione del piazzale della stazione delle autocorriere, la costruzione della nuova biblioteca, il nuovo volto del piazzale ex Alto Adriatico. Erano i tre capisaldi del progetto dell’amministrazione Nesladek. Un progetto maturato circa quattro anni fa e poi esposto alla popolazione nell’estate 2011. Apprezzamenti e contrarietà erano affiorati in tempo brevissimo. Una petizione popolare con oltre 1000 firme contrarie aveva di fatto bocciato l’idea di rivoluzionare la cittadina. 
MAGGIORANZA «Una storia di cui si poteva già immaginare il finale. È solo una mossa elettorale da parte di chi governa questa triste Regione. Oltremodo vergognoso aver dato poche settimane di tempo per preparare il progetto e tenere a bagno maria i vari enti locali per la decisione finale». Fulvio Tomini, segretario locale Pd, non ha affatto digerito la bocciatura di Muggia. «Dal punto di vista del commercio non può che essere considerato in modo negativo il non vedersi aggiudicato il finanziamento. Erano previsti ben 700 mila euro per le piccole e medie imprese, che in un momento di crisi quale quello attuale rappresentano una cifra indiscutibilmente importante, specie se considerato che per l’80% erano coperti dal Progetto europeo», spiega l’assessore al Commercio Stefano Decolle. «Nonostante si metta sempre l’accento sul ruolo e il valore delle piccole comunità, non si evincono azioni strategicamente significative. Ancora una volta si punta sulle città capoluogo, con l’eccezione di Tarvisio, a discapito dei Comuni diversamente maggiori». 
OPPOSIZIONE «La Regione ha privilegiato la qualità e la sostenibilità dei progetti che prevedevano il maggior impatto e ritorno per i territori interessati, a prescindere dalle amministrazioni che li hanno proposti. Infatti, il piano di valutazione è stato tecnico e non politico». Claudio Grizon, consigliere comunale Pdl, rigetta le accuse che Muggia sia stata “condannata” in quanto retta da un’amministrazione di centrosinistra. «Quello redatto dalla giunta non è mai stato il nostro progetto per rilanciare Muggia ma nessuno può dire che la Regione ha voluto penalizzare la nostra cittadina: 19 milioni di euro per 15 richiedenti erano comunque pochi. Il fatto politicamente rilevante però è che è stato bocciato il progetto con cui la giunta Nesladek avrebbe voluto caratterizzare il suo ultimo mandato». Per Daniele Mosetti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, si tratta di «un ultimo posto nella graduatoria che fa stridere i denti ricordando il grande lavoro svolto dalle associazioni, dai singoli cittadini, dagli uffici pubblici e non fa che riflettere l’incapacità della giunta Nesladek a gestire un bando così importante per il nostro Comune che doveva esser il trampolino di lancio per una riqualificazione della cittadina». 
FUTURO A delineare il futuro di tutti i progetti ideati dal centrosinistra è il sindaco di Muggia, Nerio Nesladek. «Il piano di sviluppo non si chiude di certo con questo bando. Credendo tuttora nella validità del progetto, non si può che restare amareggiati nel constatare, con oltre 200 progetti giudicati dalla commissione regionale, di essere stati inseriti nei quindici Comuni della graduatoria ma non finanziati. Specie se, come sembrerebbe, i fondi ci sono. Per questo abbracciamo, insieme a Ronchi dei Legionari e Gradisca, la protesta guidata dal Comune di Monfalcone». Insomma: non finisce qui. 

venerdì 12 aprile 2013

BOCCIATO IL PROGETTO CON CUI NESLADEK VOLEVA CARATTERIZZARE IL SUO MANDATO


Comunicato Stampa

La Regione ha privilegiato la qualità e la sostenibilità dei progetti che prevedevano il maggior impatto e ritorno per i territori interessati, a prescindere dalle amministrazioni che li hanno proposti. Infatti il piano di valutazione è stato tecnico e non politico.

Quello redatto dalla giunta non è mai stato il nostro progetto per rilanciare Muggia ma nessuno può dire che la Regione ha voluto penalizzare la nostra cittadina: 19 milioni di euro per 15 richiedenti erano comunque pochi. Il fatto politicamente rilevante però è che è stato bocciato il progetto con cui la giunta Nesladek avrebbe voluto caratterizzare il suo ultimo mandato.
Considerato che la parte del leone l'anno avuta i comuni grossi non possiamo però non rilevare che, nell'ambito delle risorse dell'UE, bisognerebbe individuare degli assi dedicati ai comuni medio piccoli.
Dopo due anni di mandato e con questa situazione finanziaria crediamo che Nesladek altre risorse non riuscirà a trovarle e per quanto vediamo avrà non poche difficoltà a concretizzare i progetti avviati.

Claudio Grizon
Consigliere Comunale del PDL di Muggia


lunedì 19 novembre 2012

GRIZON: "PECCATO PER I 6 MILIONI, MA MEGLIO SENZA PISUS"


LA NOTA
Per Il Piccolo, o meglio, per chi fa i titoli degli articoli, quello di Nesladek è "il verbo" e le nostre sono "polemiche". Respingiamo assolutamente questo tipo di giornalismo e chi lo pratica. Gradiamo invece le notizie riportate con correttezza: sforzo reso spesso vano dalla linea editoriale del giornale.

Da Il Piccolo del 19 novembre 2012 - Pagina 18 - Cronaca Trieste

LA POLEMICA SUI FINANZIAMENTI AL PIANO DI SVILUPPO

Grizon: «Peccato per i 6 milioni, ma meglio senza Pisus»

MUGGIA «Se le risorse per Pisus ritardano o rischiano addirittura di non arrivare del tutto noi non ci dispereremo». Claudio Grizon, coordinatore del Pdl muggesano, conferma la linea del primo partito muggesano di opposizione: il Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile presentato dal Comune nei mesi scorsi. e sul quale si fonda la “rivoluzione” urbanistica prossima ventura del centro della cittadina, non piace proprio. 
«Quello che il sindaco Nesladek ha tentato di presentare come il programma strategico del suo secondo mandato nel suo complesso non ci ha mai appassionato, e noi del Pdl lo abbiamo sottolineato già tante volte. Oltre a noi non ha convito tanti muggesani e parte dei commercianti», ricorda Grizon con chiaro riferimento alla petizione sottoscritta da 1.185 cittadini. 
Secondo il Pdl sono altri i punti chiave sui quali si sarebbe potuto investire con i fondi provenienti da Pisus: la riqualificazione dell'ingresso a Muggia e del piazzale ex Alto Adriatico, l'attraversamento del centro storico e la valorizzazione della costa nel suo complesso, da Porto San Rocco a Lazzaretto. Sono questi infatti i punti chiave che Grizon avrebbe inserito nel progetto strategico pidiellino. «Nesladek sembra appassionarsi invece di cose inutili come il trasferimento della biblioteca, della realizzazione di una sala conferenze nel piazzale dell'ex cantiere, di iniziative di promozione turistica a favore dell'Istria anzichè di Muggia, a modificare le consuetudini dei cittadini e l'organizzazione commerciale che gravita alla stazione degli autobus".
Grizon dunque non ha dubbi. «Se le risorse ritardano o rischiano di non arrivare non ci dispereremo, anche se devo evidenziare che le domande sono molte e le risorse a disposizione non basterebbero comunque per tutti. Da muggesano, prima, e pubblico amministratore, poi, devo però rilevare che sarebbero sei milioni di euro persi per la nostra cittadina: però il sogno di Nesladek non è il nostro». (r.t.)

martedì 13 novembre 2012

GRIZON (PDL): "PISUS NON E' IL NOSTRO SOGNO"


Noi pensiamo all'ingresso a Muggia, all'attraversamento del centro storico e allo sviluppo della costa da Porto San Rocco a Lazzaretto

Quello che Nesladek ha tentato di presentare come il programma strategico di mandato nel suo complesso non ci ha mai appassionato, e lo abbiamo detto tante volte. Oltre a noi non ha convito tanti muggesani e parte dei commercianti.
Per cui se le risorse ritardano o rischiano di non arrivare non ci dispereremo. Va rilevato però che le domande sono molte ed alcune qualificate e le risorse a disposizione non basterebbero comunque per tutti. Da muggesano, prima, e pubblico amministratore, poi, devo però rilevare che sarebbero 6 milioni di euro persi per la nostra cittadina: però il sogno di Nesladek non è il nostro.
Il nostro progetto strategico, dove avremmo investito questi 6 milioni di euro, avrebbe privilegiato la riqualificazione dell'ingresso a Muggia e del piazzale ex Alto Adriatico, l'attraversamento del centro storico e la valorizzazione della costa nel suo complesso, da Porto San Rocco a Lazzaretto, con il coinvolgimento di soggetti privati da sviluppare per lotti funzionali.
Nesladek sembra appassionarsi invece di cose inutili come il trasferimento della biblioteca, della realizzazione di una sala conferenze nel piazzale dell'ex cantiere, di iniziative di promozione turistica a favore dell'Istria anzichè di Muggia, a modificare le consuetudini dei cittadini e l'organizzazione commerciale che gravita alla stazione degli autobus.

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia per il PDL

mercoledì 30 maggio 2012

NESLADEK SI DIFENDE, SPERA IN PISUS ED ACCUSA L'OPPOSIZIONE

LA NOTA
Beh ora si che stiamo tranquilli! Nesladek non si dimetterà per fare il consigliere regionale. Siamo ancor più tranquilli perché il nostro liquida la Tarlao riconoscendole la "buona fede", minimizza sibillino le posizioni di Coslovich certo di "rappresentare anche tante brave persone del suo partito" e pensa di sparigliare funambolicamente le tensioni su di lui criticando l'opposizione rea di essere "il vero problema politico" in quanto "questa destra priva di credibilità cerca di riprendere un ruolo perduto negli ultimi anni, e non solo a causa del declino del berlusconismo". 
Insomma non pago del fallimento politico della sua giunta, ad appena un anno dalla sua rielezione, pensa di alleggerire le sue posizioni criticando l'opposizione e i suoi esponenti che di argomenti ne hanno a decine e decine per smascherare questo sindaco ridicolo e penoso che Muggia non si meriterebbe".
"Afasica o, ancor meglio, acefala è la sua maggioranza caro Nesladek, lobotomizzata attorno ad un sindaco che pensa di sapere sempre tutto e di avere la soluzione per ogni cosa e che finalmente, senza se e senza ma, ha messo in discussione il suo Principe".
Registriamo infine clamorosi passi indietro su PISUS che alla fine ha diviso la comunità (e non solo con le firme), un imbarazzante silenzio su Crevatin e le mancate risposte su come e quando si risolveranno i problemi sollevati dalla Tarlao che poi sono i veri problemi della gente.


Da Il Piccolo del 30 maggio 2012 - Pagina 35 - Cronaca Trieste

«Pisus porterà cinque milioni a Muggia» 

Il sindaco Nesladek risponde alle critiche sul Piano di sviluppo urbano e respinge ogni richiesta di dimissioni

MUGGIA - Se è preoccupato per il suo futuro politico, non lo dà a vedere. Nerio Nesladek, sindaco di Muggia da un anno (del secondo mandato) comunque non ha alcuna intenzione di lasciare il posto. In questi ultimi giorni sono arrivati attacchi da più parti. Prima da Maurizio Coslovich (Federazione delle sinistre)che accusava la giunta di essere troppo allineata sulla linea dell’austerity governativa che penalizza i più deboli. Poi da Roberta Tarlao (Mejo Muja) che accusava la giunta di scarsa efficienza. Ma lui incassa gli uppercut e risponde col fioretto. Sindaco, come mai questi attacchi da due componenti della sua maggioranza a pochi giorni uno dall’altro? Partiamo dalla Tarlao: non ha fatto altro che evidenziare una situazione che conosciamo bene e che ci era già stata segnalata da alcuni cittadini. In effetti il settore delle manutenzioni (strade, verde pubblico eccetera) vive un momento di oggettiva difficoltà perché Dario Apostoli, il vecchio responsabile, è andato in pensione e non è ancora stato sostituito. E poi dobbiamo far fronte a un pesante calo delle risorse. Ma da questo a dire che Muggia è un immondezzaio ce ne corre. Certo, la Tarlao ha evidenziato il problema anche se in modo poco “istituzionale” e - se mi permette - anche un po’al di fuori da quella fiducia che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti, ma la sua lealtà è fuori discussione e nemmeno la sua buona fede, anche se ha offerto una ghiotta occasione a un’opposizione a corto di argomenti. Coslovich però poneva un problema ben più pesante: troppe tasse sulla povera gente, pensionati in testa. Le sue forti prese di posizione politica riguardano temi nazionali più che municipali. A livello locale viviamo di riflesso questa situazione, con alcune forzature. Prendiamo l’Imu: la proposta di non applicare del tutto la tassa sulla casa non è praticabile, e si scontra con quella difesa minima dei servizi, in particolare quello sociale, che è un nostro vanto e che in questi ultimi anni è stato gestito - con risultati ottimi - proprio da un assessore esterno ma espresso dalla federazione della Sinistra, Giorgio Kosic. Niente crisi allora? Guai se rompiamo: sarebbe curioso che succedesse a me che ero riuscito a ricomporre le fratture nel fronte delle sinistre, e infatti sento di rappresentare anche tante brave persone del partito di Coslovich che lavorano per questa maggioranza. E quindi spero di collaborare ancora, pur nella differenza di vedute. Singolare però che le critiche vengano alla sua giunta dai partner politici. Il vero problema politico infatti è rappresentato da questa destra priva di credibilità che cerca di riprendere un ruolo perduto negli ultimi anni, e non solo a causa del declino del berlusconismo. Le accuse di Grizon che parla di una mancanza di leadership sono semplicemente ridicole: se passare dai 37 voti di scarto con cui abbiamo vinto nel 2006 a una di 2116 nel 2011 significa mancanza di leadership, allora ben venga questa mancanza. La verità è che la destra è afasica, senza programmi nè uomini. E allora emergono i blogger sulla Rete o su Facebook, o personaggi sconfitti dalla storia e dalla politica (l’ex sindaco Jacopo Rothenaisler, ndr) di cui Muggia conosce solo la negatività: lui è contro Acquario, contro la nuova biblioteca, contro Pisus... Pisus, appunto: su quel progetto lei si gioca tutto. Su Pisus voglio dire solo due cose. Uno: le mille e passa firme contro sono state raccolte su un equivoco. Non è vero che sposteremo la stazione dei bus dall’attuale sede di piazzale Foschiatti, che anzi, sarà resa più confortevole. Toglieremo solo i bus in sosta dal retro. Due: i finanziamenti (un milione di euro) che ricadranno sul tessuto commerciale per riammodernarlo e renderlo più competitivo saranno distribuiti a tutti i negozianti di Muggia, non solo quelli di piazza Foschiatti. Pisus di milioni ne porterà 5, per una nuova Muggia: voglio vedere chi si assumerà la responsabilità di far fallire tutto ciò. Ci vorranno anni, comunque. Invece le regionali si terranno l’anno prossimo. Pensa di candidarsi? È un’ipotesi che in questo momento non è neanche all’orizzonte anche perché i miei referenti sono i cittadini di Muggia che mi chiedono di completare il lavoro iniziato, e questo mi impegno a fare. Io non sono a disposizione dei partiti, ma dei cittadini.