Muggia, mozione di sfiducia Pdl contro l’assessore Kosic
Dopo l’episodio contro gli esponenti de La Destra alla mostra “Yoko Lennon Tito”
Il sindaco Nesladek: «Nessun atto di violenza». E minaccia controquerele
di Riccardo Tosques
MUGGIA - Il sindaco
Nerio Nesladek deve revocare l'incarico all'assessore comunale di Muggia
Giorgio Kosic. Questa la richiesta formulata ufficialmente da tutti e sei i
consiglieri comunali del Pdl. Motivazione? Il comportamento di Kosic durante
i fatti occorsi il 14 settembre scorso nella sala comunale d'arte “Negrisin”
durante l'inaugurazione della mostra “Yoko Lennon Tito - un'azione
concettuale”.
Con un documento sottoscritto all'unanimità Daniele Mosetti
primo firmatario), Paolo Prodan, Claudio Grizon, Christian Gretti, Nicola
Delconte e Dario Grison hanno voluto dare un seguito politico all'episodio
accaduto all'apertura della rassegna pacifista muggesana che vede per
protagonisti il terzetto formato da Yoko Ono, John Lennon e Josip Broz Tito.
I fatti sono noti: all'interno della sala “Negrisin” tre militanti de La
Destra hanno inscenato una protesta per la celebrazione artistica del
maresciallo jugoslavo Tito con la distribuzione e il lancio in aria di alcuni
volantini. Un gesto che ha visto la reazione da parte dell'assessore comunale
Kosic, comunista indipendente, eletto nelle file della Federazione della
Sinistra, il quale ha strappato di mano i volantini ad uno dei militanti,
ancora minorenne. Il segretario provinciale de La Destra, Felice Sorrentino,
presente al momento del ritiro del materiale propagandistico, cinque giorni
dopo l'accaduto, ha depositato al Commissariato di Polizia di Muggia un atto
di querela per danneggiamento e violenza privata nei confronti di Kosic.
Ieri
l'ennesimo tassello in questa vicenda dai forti sapori ideologici: una
mozione di biasimo e sfiducia avanzata dal Pdl nei confronti dell’assessore
della Fds con conseguente richiesta di dimissioni. «L'esempio ai giovani deve
essere dato in primis con i fatti e meglio avrebbe fatto Kosic a permettere
la manifestazione di dissenso spiegando successivamente e tranquillamente
agli autori le proprie motivazioni, per quanto capiamo bene inconsistenti,
dell'organizzazione di tale evento», spiegano i pidiellini.
Nel chiedere al
sindaco Nesladek di “revocare all’assessore Giorgio Kosic l’incarico di
assessore del Comune di Muggia”, i sei del Pdl si riservano di “proporre
all’amministrazione di costituirsi come parte civile nell’eventuale
procedimento che il querelante dovesse avanzare nei confronti dell’assessore
che, in un momento di rappresentanza istituzionale, con le sue azioni ha leso
l’immagine dell’Ente”.
Parole dure dunque. A cui è seguita un altrettanto
dura replica da parte dell'amministrazione Nesladek. «Contestualmente allo
svolgersi dell’inaugurazione della mostra, alcune persone presenti in sala si
sono fatte strada tra i partecipanti agitandosi in modo apparentemente non
pacifico, non solo disturbando il vernissage ma rovinando una cerimonia
ufficiale alla presenza di esponenti illustri di varie realtà», la versione
del Comune.
Nel fare questo «tali soggetti si sono diretti bruscamente e
urlando verso un gruppo di persone nel quale si trovavano diversi illustri
partecipanti. L’azione dell’assessore Kosic è stata quindi opportunamente
finalizzata alla prevenzione di possibili problemi in sede istituzionale».
Da
qui la difesa e la contro accusa: «Non vi è stata violenza, come svariati
testimoni sono pronti a confermare. Tale finalità è testimoniata altresì dal
fatto che le attività di tali persone all’esterno della sala non sono state
impedite in alcun modo. Alla luce dei fatti, ritenendo siano stati
danneggiati il diritto di comunicazione pacifica e l'immagine del Comune,
l'Amministrazione sta valutando di avviare le opportune azioni legali». E
dunque la richiesta di dimissioni di Kosic formulata da parte dei consiglieri
del Pdl? Il sindaco non ha dubbi: «La richiesta dei consiglieri, che tra
l’altro non erano presenti malgrado invitati, appare irricevibile».
Nessun commento:
Posta un commento