Il Pdl triestino richiama all’ordine Marini
IL CASO
La sfuriata di Bruno Marini - pronto a dimettersi in segno di protesta contro i tanti incarichi affidati ad
esponenti friulani del suo partito -, non è proprio andata giù al Pdl triestino. Che, ora, lo invita a rientrare nei ranghi e a lavorare in aula nell’interesse della città. «Stupisce la decisione, per ora solo ventilata,
di Bruno Marini di uscire dal gruppo consiliare del Pdl - commentano il consigliere comunale Paolo Rovis e il capogruppo in Provincia Claudio Grizon -.
Una scelta che preoccupa perché, se attuata, farebbe venire meno, ad
appena pochi giorni dalle elezioni, il riferimento, unico, del Pdl triestino in Regione. Eppure gli elettori locali hanno deciso di affidare a lui solo il compito di rappresentarli in Consiglio. Sull’amico Bruno, quindi, pesa una
responsabilità enorme. Auspichiamo perciò che rifletta bene: una frattura con il gruppo regionale indebolirebbe Trieste e tutto il Pdl».
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