martedì 10 settembre 2013

NUOVA ANTENNA SUL TETTO DELL’EX CENTRALINA ENEL DI MONTE SAN GIOVANNI

"Da qualche giorno svetta ad almeno 12 metri d’altezza la nuova e preannunciata antenna che un operatore per la telefonia mobile ha impiantato sul tetto dell’ex centralina dell’Enel su via di Stramare, ad un centinaio di metri dall’incrocio con via di Noghere, via di Zaule e via Monte d’Oro, con buona pace dei tantissimi residenti in zona".
L’antenna è finita sul tetto dell’ex centralina che alcuni anni fa era finita all’asta ed è stata acquistata da privati. Da li una lunga e mai completata ristrutturazione che sicuramente beneficerà del generoso affitto di circa 1.500 euro al mese che sembrerebbe finisca mensilmente sul conto corrente dei proprietari.
"Sono senza parole e amareggiato per l’impatto visivo e preoccupato per l’inquinamento elettromagnetico conseguente che, seppur attestato secondo i tecnici del Comune a livelli bassi, preoccupa quantomeno per gli esiti nel tempo".
"D’altra parte secondo l’assessore all’ambiente Fabio Longo, che si è occupato del tema, il Comune non può fare nulla in merito perché la questione è legata a rapporti tra privati e se, come pare, l’inquinamento elettromagnetico sarà sotto i limiti di legge, probabilmente quella bruttura ce la terremo per anni".
"Intanto il malcontento serpeggia tra i residenti ed ho sentito che qualcuno pensa a una raccolta di firme". "Se la petizione partirà darò certamente una mano e come me sono certo faranno tutti i cittadini ed i commercianti della zona. Invito comunque il sindaco Nerio Nesladek e l’assessore Fabio Longo a fare ulteriori verifiche sulla legittimità di questa operazione commerciale fatta sulla testa dei cittadini da chi ha comprato quell’edificio e, senza scrupolo alcuno, ha ben pensato di farsi i soldi facilmente affittando il proprio tetto ad un operatore telefonico".
"Comunque sembra di poter dire che dopo il danno si è aggiunta la beffa per tutti noi che risiediamo qua. Sul cancello dell’ex centralina trasformata in abitazione è comparsa infatti la scritta “vendesi” con un numero di telefonino a cui rivolgersi. A questo punto vien da chiedersi se il proprietario ha già incassato tutti gli affitti anticipati per la durata del contratto o se, pentito o preoccupato per l’inquinamento ambientale, abbia ben pensato di tentare di disfarsi dell’edificio sovrastato da quell’imbarazzante antenna".
"Non me ne voglia ma credo che avrà non poche difficoltà a vendere l’abitazione con il terreno attiguo e forse lo spero proprio: avrebbe così restituito “pan per focaccia” e forse si renderà conto che speculare su potenziali rischi per la salute non porta assolutamente bene".

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia 
Gruppo del Popolo della Libertà 

Nessun commento: