Se ci ispirassimo ad un film di successo potremmo dire “Nesladek alla ricerca della maggioranza perduta” e se invece vorremmo guardare al governo nazionale potremmo dire che Nesladek sembra “bollito” come Letta.
Quelle della sinistra sono vere e proprie bubbole che sembrano voler descrivere una situazione idilliaca tentando con evidente imbarazzo di nascondere le tensioni o le disorganizzazioni interne.
E’ falso innanzitutto che si tratta di una prima volta in quanto nel corso dei questi 8 anni questa sarà la quarta o quinta volta in cui la maggioranza non ha avuto i numeri.
Comunque sia dopo l’appello di ieri sui banchi della sinistra mancavano 4 persone su 13: mancavano il sindaco impegnato all’Autorità Portuale, il consigliere Coslovich, la consigliera Riosa e il consigliere Nonis.
Sui banchi dell’opposizione eravamo invece tutti presenti.
Poco dopo l’appello è entrata in aula tutta trafelata la consigliera Riosa.
A questo punto il vice sindaco Marzi ha dato lettura di una lettera del consigliere Liguori, che recentemente aveva annunciato la rinuncia al suo ruolo di capogruppo dichiarandosi indipendente: dalla lettera abbiamo appreso l’insoddisfazione diel consigliere nei confronti del modo di condurre l’amministrazione sottolineando di aver preso questa decisione in quanto non è stato coinvolto in alcuni importanti decisioni.
Preso atto di questa situazione imbarazzante decisione il consigliere Grizon ha chiesto per l’opposizione una breve pausa per decidere il da farsi in quanto pur se in 10 non avevano i numeri per garantire ne il voto sulle delibere e tantomeno quello sull’immediata esecutività degli atti dove sono richiesti almeno 11 voti.
Al rientro in aula il capogruppo Prodan ha chiesto che la delibera più urgente e relativa alle messa a disposizione delle risorse per pagare i lavori relativi alla messa in sicurezza degli intonaci della scuola elementare venisse posta al primo punto all’ordine del giorno, ricordando che pubblicamente aveva annunciato la disponibilità del Pdl a sostenere ogni intervento necessario in merito.
A questo punto la maggioranza stessa chiedeva una brave sospensione.
Al rientro in aula dopo i ringraziamenti del capo gruppo del PD Bensi al Pdl e all’opposizione per la disponibilità data si procedeva al voto della delibera su cui c’è stata la sola astensione del consigliere Di Toro.
A questo punto, dopo aver dimostrato senso di responsabilità su un impegno già preso sulla messa a disposizione dei fondi per i lavori alla De Amicis, alla luce delle mancanze tra le fila di quella che dovrebbe essere la maggioranza, tutti i consiglieri di opposizione sono usciti dall’aula facendo mancare il numero legale.
Certo la riunione del Comitato Portuale di ieri era importante, in quanto si dovevano votare le modifiche proposte dalla presidente Monassi all’accordo di programma sulla Ferriera, ma se il sindaco fosse rimasto al suo posto in Comune il consiglio si sarebbe svolto regolarmente.
Ha preferito invece andare in Comitato ad esprimere un voto politico contro l’Autorità Portuale assieme a Regione, Comune e Provincia di Trieste che, comunque, ha incassato una larghissima maggioranza sulla delibera che dava mandato alla presidente Monassi di firmare l’accordo di programma con le correzioni ormai note.
Se il consigliere Coslovich di Rifondazione Comunista non fosse da tempo, con il sostegno del partito muggesano e di quello provinciale, schierato contro il sindaco il consiglio si sarebbe potuto svolgere anche con l’assenza del sindaco.
Se fosse stato presente il consigliere Nonis (a chi esprimiamo solidarietà per i suoi problemi di lavoro) che ha preso posto della ben più attiva e concreta consigliera Taralo il consiglio si sarebbe svolto comunque pur con l’assenza di Nesladek e del compagno Coslovich.
Ma vale la pena ricordare che in Provincia di Trieste è giunta una lettera da parte dell’Italia dei valori in cui si comunica che il consigliere Fabio Longo è stato espulso dal partito di Dipietro. E’ evidente quindi che Longo che a Muggia è assessore tiene in scacco la giunta Nesladek in quanto pur non rappresentando più l’IdV non potrà essere certo licenziato dalla giunta in quanto potrebbe collocarsi per ripicca all’opposizione rendendo così ancora più instabile quella che era la maggioranza che ha rieletto Nesladek solo due anni e mezzo fa.
Ecco dunque che la situazione descritta dalla sinistra è frutto di sogni od utopie, tanto care alle sinistra muggesana, che nulla hanno a che fare con questa amministrazione comunale.
I consiglieri del Popolo della Libertà, Fratelli d’Italia e Un’altra Muggia
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