"Dopo quasi nove mesi finalmente la giunta si è degnata di
dare una risposta agli 800 cittadini che, firmando una petizione promossa
dall'associazione Muggia Viva, hanno chiesto la possibilità di ripristinare dopo
quasi vent'anni il doppio senso di marcia sulla provinciale n.14 che scende a
Muggia lungo la costa che era stato istituito a causa del pesantissimo traffico
pesante di allora ad Aquilinia".
E' questo il commento di Claudio Grizon e
Christian Gretti, consiglieri comunali del PDL-NCD, in merito alla petizione
che, secondo i due esponenti del centro destra muggesano, "alla fine dopo i
solleciti fatti agli uffici e alla giunta si sono concretizzati in una delibera
di giunta sostanzialmente contraria al doppio senso che, pur legittimamente, ha
precluso ogni discussione in consiglio comunale in merito alla
questione".
"Il tema dell'istituzione del doppio senso sulla provinciale -
ricorda Grizon - lo avevo posto anche nel 2009 all'ex assessore Bussani che
candidamente, rispondendo ad una mia interrogazione, aveva risposto che prima di
decidere avrebbe dovuto fare degli studi".
"In realtà i pareri sul doppio
senso, da quanto abbiamo constatato sottolineano Grizon e Gretti - erano e
sono controversi nella stessa maggioranza che, evidentemente, complici i pareri
dell'ufficio lavori pubblici e dei vigili urbani alla fine ha portato la giunta
a dire "no" principalmente perché le modifiche richieste sarebbero incompatibili
con un pezzo di pista ciclabile che si dovrebbe realizzare lungo lo stesso asse
viario".
"Il parere dei vigili ci è parso corretto - proseguono i consiglieri
- ma non contrario in via assoluta, in quanto, con alcuni accorgimenti riteneva
possibile il doppio senso mentre quello dell'arch. Lusin dei lavori pubblici,
curiosamente l'unico citato in delibera, e' contrario a causa della pista
ciclabile cara alla giunta".
"L'aumento dell'inquinamento - aggiungono - che
secondo gli uffici deriverebbe dal doppio senso, in prossimità del semaforo in
prossimità della galleria di Montedoro, ci pare sovrastimato come se tutto
l'attuale traffico che attraversa la z.i. dovesse passare a Zaule, il che non è
assolutamente realistico in quanto la parte prevalente dal traffico (in
direzione da e per Muggia) continuerebbe a scegliere la grande viabilità come
accade ora".
"In sostanza quindi - concludono Grizon e Gretti del NCD - la
giunta Nesladek ha respinto la richiesta dei cittadini per difendere gli
interessi di quei pochi ed allenati ciclisti che s'inerpicheranno, in direzione
Trieste, su per la provinciale per poi scendere verso Zaule, piuttosto che
disegnare un percorso alternativo".
"Il fatto e' - evidenziano amaramente
Grizon e Gretti - che con gli attuali blocchi derivanti dal patto di stabilità
sarà difficile veder realizzata questa pista ciclabile in quanto le priorità
dovrebbero essere altre, per cui temiamo che non ci sarà nel la pista nel il
doppio senso".
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