martedì 21 ottobre 2014

LA ROTONDA SUL TORRENTE ROSANDRA NELLE MANI DI COSOLINI E DELLA SERRACCHIANI

Grizon (Pdl): non si rinunci al progetto, la Regione stanzi le risorse con la finanziaria 2015

Siamo all’intersezione tra i territori dei comuni di Trieste, Muggia e S.Dorligo della Valle ma l’annunciata rotonda sull’Ospo che il sindaco Roberto Cosolini ha bloccato avrebbe dovuto svilupparsi quasi esclusivamente in territorio triestino.
“La rotonda – ricorda Claudio Grizon, consigliere provinciale del Pdl –, prevista anche dal piano regolatore del Porto seppur con dimensioni maggiori, doveva risolvere tre l’altro la questione dell’inversione di marcia della linea 47 ora diretta fino alla località Domio e rendere inutile l’attuale, non rispettato, limite dei 30 km/h posti all’ingresso di Aquilinia.”
La notizia dello stop al progetto è emersa recentemente in consiglio provinciale quando l’assessore alla viabilità Vittorio Zollia, rispondendo ad una serie di quesiti del consigliere Grizon sullo stato di attuazione dei programmi, ha ricordato che la Provincia ed il Comune di Muggia, come auspicato più volte dallo steso Grizon e dal consigliere Fabio Longo (assessore all’ambiente a Muggia, ndr) hanno predisposto un progetto di massima che però è stato bocciato dal Comune di Trieste indisponibile ad intervenire economicamente sull’opera.
“Se la linea 47 potesse invertire la marcia sulla rotonda – spiega Grizon – potremmo risparmiare molti km su base annua da riutilizzare intensificando la frequenza delle corse e da reimpiegarli nell’ambito di un nuovo piano del tpl per il territorio muggesano”.
“Purtroppo per realizzare la rotonda – rivela il consigliere del Pdl –, da quanto ci ha riferito l’assessore, bisognerebbe sistemare le quote del terreno e, seppur in una versione provvisoria rispetto alle ipotesi del piano portuale, questi interventi avrebbero un costo che il Comune di Trieste non intende condividere con gli altri enti”.
“Vista la situazione – sottolinea Grizon – ho raccomandato all’assessore Zollia di non lasciar cadere il progetto e di chiedere con forza che la Regione nell’ambito della finanziaria 2015 preveda i fondi necessari per far partire l’opera, che in fin dei conti non sono impossibili”.

“Quando si tratta delle rotonde del più piccolo Comune friulano – conclude l’esponente del centro destra - l’intervento della Regione c’è sempre per cui, considerato che la nostra viabilità è a servizio sia del traffico locale che internazionale, dobbiamo avere la determinazione per chiedere ed ottenere queste risorse seppur per una rotonda con dimensioni minori rispetto a quelle che saranno necessarie al momento dell’avvio dell’attività logistica e portuale promossa da Teseco sulle aree ex Aquila per le quali ha appena ottenuto la concessione dall’Autorità Portuale”.

Nessun commento: