Grizon (Pdl):“le
competenze delle Provincie siano gestite in modo unitario”
L'affaire dell'assetto dei Comuni della
provincia di Trieste nell'ambito della riforma Panontin per gli enti
locali da qualsiasi parte lo si guardi non è altro che un vero e
proprio pasticcio.
Improvvisazione,
fretta e mancanza di approfondimenti hanno trasformato una cosa seria come
una legge di riforma dell'assetto istituzionale della regione in un continuo
braccio di ferro tra gli esponenti di primo piano del centro sinistra
a cui fa da controcanto l'estenuante e forse inascoltata azione di
sensibilizzazione dell'Unione delle Provincie e del centro destra in
particolare.
In
origine i Comuni pensavano di dividersi le spoglie delle Province, pensando di
ereditarne solo i trasferimenti senza avere la consapevolezza della
gravità delle competenze. Ora con la partita delle Unioni, di fatto
obbligatorie, il centro sinistra regionale ritiene che la nuova
organizzazione dei Comuni possa essere ricondotta ad una sommatoria acritica di
campanili e parrocchie.
Su Trieste poi si sta giocando la partita più pesante in quanto di mezzo non c'è solo il problema degli equilibri storico-etnico-culturali tra il Comune capoluogo e i 5 Comuni della "cintura rossa" ma anche la questione del controllo della città-porto (che alcuni vorrebbero città Metropolitana) che pare marginale ma che invece non lo è.
Su Trieste poi si sta giocando la partita più pesante in quanto di mezzo non c'è solo il problema degli equilibri storico-etnico-culturali tra il Comune capoluogo e i 5 Comuni della "cintura rossa" ma anche la questione del controllo della città-porto (che alcuni vorrebbero città Metropolitana) che pare marginale ma che invece non lo è.
Il
rischio è che con l'affaire delle
Unioni anche nei Comuni di Muggia, San Dorligo, Monrupino, Sgonico e
Duino Aurisina alla fine i sindaci su propri territori dovranno
accontentarsi di celebrare matrimoni o poco più mentre le giunte, ed ancor
peggio i consigli comunali, si occuperanno delle varie ed eventuali mentre
“il core business” sarà appaltato ad anonime Unioni di sindaci pro tempore.
Se
riforma dev'essere a tutti i costi la Regione ci faccia vedere quali sono le
competenze a cui rinuncia a favore dei Comuni e poi tutte quelle d'area vasta e
della Provincia in via di dismissione siano attribuite ad una Unione di tutti i
Comuni che possa garantire una gestione unitaria.
Anche
se l’esperienza dell’Associazione intercomunale Mare e Carso è stata un
fallimento per quanto riguarda la gestione dei servizi credo sia preferibile
assicurare ai Comuni più piccoli la facoltà di costituire un’Unione autonoma ed
indipendente dal Comune di Trieste.
Nelle due Unioni però è indispensabile la
presenza seppur limitata nei suoi organi delle maggioranze e delle opposizioni
per evitare il rischio che diventino un’enclave autoreferenziale e svincolata
da un legame stretto con i cittadini.
Claudio Grizon
Consigliere della Provincia di Trieste PDL
Consigliere del Comune di Muggia PDL
Claudio Grizon
Consigliere della Provincia di Trieste PDL
Consigliere del Comune di Muggia PDL
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