venerdì 17 aprile 2015

MAXI-COMUNE, MUGGIA RESTA IN STALLO

Da Il Piccolo di venerdì 17 aprile 2015 - Pagina Provincia

Maxi-Comune, Muggia resta in stallo
L’aula si spacca sull’assetto dell’Uti. Dieci voti favorevoli e dieci contrari sulla mozione contro la “fusione” con Trieste

di Riccardo Tosques 

MUGGIA - Dieci favorevoli contro dieci contrari: insomma, un pareggio bello e buono. E' finita senza vinti né vincitori la partita muggesana sull'Uti. Ma gli spunti politici non mancano di certo. Dopo oltre tre ore e mezza di dibattito sulla mozione presentata dai consiglieri Geremia Liguori (indipendente) e Danilo Savron (Partito Democratico) contro l'annessione di Muggia in una Unione territoriale con il Comune di Trieste il voto del Consiglio comunale sul documento è terminato senza una bocciatura né un consenso. 
Certo è che Muggia non riuscirà a rispettare il 20 aprile quale termine ultimo previsto dalla Legge Panontin per chiedere di essere spostati ad un'altra Unione Territoriale contigua o presentare una delibera votata dalla maggioranza assoluta del Consiglio che esprima il desiderio di non aderire ad alcuna Uti. 
Votazione A favore della mozione, oltre a Liguori e Savron, hanno votato Marina Busan (Mejo Muja), Maurizio Coslovich (Federazione della Sinistra), Fabio Longo (Idv), Christian Gretti (Pdl), Claudio Grizon (Pdl), Dario Grison (Pdl), Paolo Prodan (Pdl) e Daniele Mosetti (Fratelli d'Italia). 
Contro la mozione si sono espressi invece Ferdinando Parlato (Un'Altra Muggia), Claudio Di Toro (indipendente, votato nella lista della Lega Nord), Nerio Nesladek (Pd), Stefano Decolle (Pd), Marco Finocchiaro (Pd), Loredana Rossi (Pd), Riccardo Bensi (Pd), Francesca Riosa (Pd) e Laura Marzi (Sel). 
Commenti «Non riesco a capire come il consigliere Ferdinando Parlato, che fino a pochi minuti prima del voto aveva confermato che avrebbe sostenuto la mozione, abbia deciso di fare marcia indietro adducendo la motivazione della Città metropolitana che nella riforma Panontin non esiste», spiega esterrefatto il consigliere Geremia Liguori. L'esponente del Sel promette però battaglia: «Torneremo sul ring, e continueremo a combattere con i mezzi democratici a nostra disposizione. Questa riforma, in questi termini, non ci vede affatto d'accordo». 
Chiamato in causa il bandelliano Ferdinando Parlato pare quasi cadere dalle nuvole. «Mi arrivano voci da Muggia che votando assieme alla maggioranza io abbia salvato il Sindaco Nesladek non si sa bene da cosa – spiega Parlato -. In sede di dichiarazione di voto ho ribadito che il mio voto è stato coerente con quella mozione portata in Consiglio comunale due anni or sono sull'istituzione della "Città Metropolitana" che tutto il consiglio, il Pd in primis, mi cassò, tranne il consigliere Di Toro. Ora, ironia della sorte, una simile situazione è stata proposta dalla legge Panontin sugli enti locali e dal Pd. Il mio voto è stato contrario alla mozione presentata, coerente con quanto accaduto allora».
Sul proprio profilo Facebook l'assessore in quota Pd Stefano Decolle esulta: «Ancora una volta i rancorosi e gli immobilisti sono stati sconfitti. Chi vuole Muggia ferma ed è interessato soltanto a mantenere il suo strapuntino di piccolo potere è stato sconfitto. Muggia merita di essere un centro di riferimento nei processi di ammodernamento della pubblica amministrazione, non c'è più centro-sinistra e centro-destra; c'è chi vuole un Comune efficiente e vicino alla quotidianità delle persone e chi pensa solo al suo posto di consigliere comunale. Io sto con i primi». 
Serafico il commento del consigliere Grizon: «Tra le fila dell’ex maggioranza Nesladek sono “volati gli stracci” con uno scontro che ha messo in luce le lacerazioni da ricomporre in vista delle prossime amministrative. Ad assumersi la responsabilità di salvare il sindaco Nesladek dall'onta della sfiducia è stato il consigliere Ferdinando Parlato di Un'Altra Muggia che assieme al collega Claudio Di Toro, eletto con la Lega Nord ma poi espulso a causa di problemi giudiziari, hanno regalato alla sinistra i due voti indispensabili al pareggio».

Nessun commento: