domenica 24 maggio 2015

TESECO IN AUDIZIONE IN PROVINCIA SULL'ACCORDO DI PROGRAMMA SCADUTO PER LE AREE DELL'EX RAFFINERIA AQUILA

A 30 ANNI DALLA CHIUSURA DELL’EX AQUILA E A 10 ANNI DALLA SIGLA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA CON LE ISTITUZIONI TRIESTINE LA TESECO IN AUDIZIONE IN PROVINCIA PER GETTARE LE BASI DEL RECUPERO DI 1 MILIONE DI METRI QUADRATI DI AREE INDUSTRIALI

Grizon (Pdl): “recuperare il tempo perduto e restituire al territorio 1 milione di metri quadrati di aree industriali per rilanciare l’economia triestina”

Domani lunedì 25 maggio il consiglio provinciale farà il punto sui progetti Teseco per l’area dell’ex raffineria Aquila a 10 anni dalla sottoscrizione dell’accordo di programma che definì le linee per la bonifica, il recupero e la restituzione ad attività economiche ed industriali di quel milione di metri quadrati e a 30 anni dalla sua chiusura.
Regione, Provincia di Trieste, i Comuni di Trieste, Muggia e San Dorligo della Valle e l’EZIT nel corso del 2005 perfezionarono l’accordo approvato dalle rispettive giunte e consigli e poi ufficializzato nell’antivigilia di Natale dalla giunta regionale con la delibera numero del 23 dicembre 2005.
L’iniziativa di invitare in audizione in consiglio provinciale il presidente della Teseco S.p.A. 
Gualtiero Masini e del direttore della sede triestina Stefano Vendrame risale allo scorso 13 febbraio ed è scaturita dal capo gruppo del Pdl a Palazzo Galatti Claudio Grizon che, assieme ai colleghi del Pdl Massimo Romita, Viviana Carboni, Daniela Pallotta e Giorgio Ret, hanno coinvolto tutta l’opposizione nella richiesta poi fatta propria anche del centro sinistra.
Secondo Grizon “è indispensabile che la Provincia si attivi nei confronti della Regione affinché convochi tutti gli Enti sottoscrittori l’accordo di programma, approvato dal Consiglio Provinciale di Trieste con delibera n. 82 dd.24.11.2005, in quanto il documento è scaduto ormai da 5 anni e nessuno sta facendo nulla nonostante i solleciti di Teseco”.
“Per quanto ne so – spiega il capo gruppo del Pdl - Teseco sia negli anni in cui l’atto era in vigore che successivamente ha più volte ed invano sollecitato la Regione a convocare le parti in sede di Comitato di Vigilanza (art.7) per poterne verificare lo stato d’attuazione e poi gettare le basi per il rinnovo dell’Accordo alla luce delle mutate situazioni intervenute ma la Regione invece ha ben pensato di aprire un contenzioso milionario con la società imputandole responsabilità e ritardi tutti da dimostrare e che a mio parere sono semmai da girare alla Regione”.
A rappresentare la Regione all’audizione (di lunedì 25 maggio, ore 16.30) ci sarà l’assessore Gianni Torrenti, che è stato delegato dalla governatrice Serracchiani a seguire la questione, affiancato inoltre dall’assessore provinciale all’ambiente Vittorio Zollia il quale farà il punto sulle iniziative assunte dalla Provincia in questi anni.
“Non voglio entrare nel merito del contenzioso tra la Regione e la società – conclude Grizon – ma temo che i ritardi e la mancanza di attenzione per questo accordo e per l’importanza che riveste siano state varie e trasversali: ora si tratta di recuperare il tempo perduto e di accelerare nella ridefinizione di un programma condiviso che tenga conto delle modifiche intercorse alle potenzialità dell’area, del mercato ed ai costi da sostenere al fine di restituire al territorio un’enorme area industriale che potrebbe costituire un volano di grandi potenzialità per il futuro dell’economia provinciale”.

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