“Considerando l’ambito socio
assistenziale, come emerge dalla proposta di Torrenti, il rapporto scenderebbe
a 1 ogni 458 abitanti, comunque troppi: con i rapporti del comune di Trieste non dovrebbero essere più di 31”.
Claudio
Grizon, consigliere comunale del Pdl,
contesta la decisione che l’assessore
Gianni Torrenti ha assunto e che intende sottoporre alle Prefetture e
all’ANCI “probabilmente per una semplice presa d’atto a cui spero il sindaco vorrà
opporsi rappresentando l’impossibilità del nostro comune ad accogliere nessuno”.
“Nella nostra cittadina – prosegue l’esponente del Pdl - non ci sono né strutture ne spazi adeguati
per dare risposte all’emergenza profughi condizionata da una politica di
accoglienza voluta dal Pd e dalla sinistra che pesa prevalentemente sulle
nostre tasche”.
“Sia chiaro – precisa Grizon – io sostengo l’accoglienza e la solidarietà
quando sono fenomeni che scaturiscono da paesi in cui le popolazioni sono
perseguitate per ragioni politiche, etniche e religiose ma qui ormai, siamo
ad un fenomeno di massa, s’è creata una
vera e propria “industria” dell’immigrato proprio nei paesi del nord Africa
che anche il governo incoraggia con questa politica folle che vorrebbe
accogliere tutti”.
“Qualcuno si è mai chiesto chi dà i 2 o 3 mila dollari che ogni
immigrato paga per un viaggio sui barconi della morte? – sottolinea il
consigliere Grizon - Loro quei soldi non
li anno anche perché con quegli importi vivono per mesi se non per un anno.
Bisogna risolvere il problema a livello
internazionale risolvendo o smantellando in loco questa migrazione che sta
assumendo dimensioni bibliche aiutando quei paesi a ristabilirsi e a crescere”.
“L’amministrazione – aggiunge Grizon - non sa che pesci pigliare, non ha una maggioranza certa, è impantanata
in mille questioni che vorrebbe concludere entro fine mandato e, a meno che
non pensi di riattivare con costi notevoli l’ex
scuola dietro a Porto San Rocco, credo che di spazi idonei non sia in grado
di allestire. E non credo proprio che
sarebbe una soluzione sistemarli negli alberghi della cittadina dove, come
in tanti centri costieri e montani della regione, per quest’estate aspettiamo i
turisti”.
“Per fare chiarezza
sulla situazione – conclude Grizon – oggi
ho presentato una interrogazione alla giunta per sapere se è confermato l’arrivo dei 42 immigrati,
se è stato chiesto da parte della
Regione all’Amministrazione comunale un preventivo parere o una manifestazione
di disponibilità ad accogliere gli immigrati, se ritengono che la nostra cittadina sia in grado di assorbire ben 42
persone sul proprio territorio, quali
strutture potrebbero essere utilizzate a loro parere per ospitare gli immigrati,
se le forze dell’ordine sono organizzate
per sovrintendere anche alla presenza degli immigrati previsti ed infine se non ritengono opportuno comunicare
tempestivamente alla Regione e alla Prefettura l’impossibilità per il
territorio comunale di ospitare degnamente e con i necessari controlli i 42
immigrati annunciati.”
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