mercoledì 23 settembre 2015

PIANO REGOLATORE DI MUGGIA, CLAUDIO GRIZON (‎PDL): UN PIANO FORTE CON I DEBOLI E DEBOLE CON I FORTI"

Commento dopo la prima seduta dedicata alla discussione e votazione delle osservazioni ed opposizioni al nuovo Piano Regolatore presentate dai cittadini.

Abbiamo affrontato la discussione e la votazione delle osservazioni ed opposizioni (69 votate e 71 ancora da fare) sul piano regolatore con serietà e responsabilità e senza rincorrere facili atteggiamenti ostruzionistici per rispetto in primo luogo dei cittadini.
I nostri voti, a volte diversificati, sono stati sempre puntuali e basati su una attenta analisi delle richieste dei cittadini e delle risposte proposte dall'amministrazione.
Nonostante molti voti siano stati trasversalmente favorevoli alle controdeduzioni proposte rimangono, per quanto ci riguarda, punti di vista molto diversi su vari aspetti del piano a partire dalle intese con l’EZIT al “no” assoluto alla sessantina di richieste di ampliamenti o a nuove edificazioni presentate dai cittadini per le proprie famiglie mentre, nel contempo, si prevedono insediamenti per quasi 300 abitanti su Monte San Giovanni.
E’ quantomeno curioso poi che un esponente di maggioranza (Marina Busan di Meio Muja), già prima della discussione e del voto del piano regolatore abbia presentato una mozione che sostanzialmente impegna il sindaco, all'indomani dell’approvazione, “ad avviare le procedure per rivalutare le Norme Tecniche di Attuazione con il confronto con gli Ordini Professionali”
Una vera e propria presa di distanza dal più importante documento che regola l’applicazione del piano regolatore licenziato dalla giunta Nesladek.
Considerata la valenza politica di questa mozione, probabilmente uno dei compromessi per l’ok al piano di Meio Muja, a inizio di seduta ho chiesto che il documento sia trattato come primo punto visto che la sua discussione era prevista solo per lunedì 28 settembre come 6° punto dell’ordine del giorno.
Anche il consigliere Geremia Liguori (indipendente ex Sel) si è dichiarato interessato alla mia proposta che dopo una sospensione dei lavori chiesta dalla maggioranza è stata respinta con la sua astensione ed il voto favorevole di tutta l’opposizione e dei consiglieri Fabio Longo e Maurizio Coslovich.
E’ grave che si porti al voto un piano regolatore che parti della maggioranza già ritengono inadeguato e da modificare, come variante non sostanziale al piano stesso, dopo aver sentito i rappresentanti degli ordini professionali che per altro ci risulterebbe che sono stati coinvolti.
L’iniziativa di Meio Muja risulta più leggibile alla luce della bocciatura di quasi tutte le osservazioni presentate da un noto professionista muggesano, parrebbe anche a nome di vari suoi colleghi (a causa di queste osservazioni si era dimesso da consigliere l’assessore Stefano Decolle) che vertevano quasi completamente sulle Norme Attuative al piano.
Per quanto ci riguarda non possiamo che definire anomala questa situazione ove a quanto pare i professionisti dopo non aver avuto soddisfazioni con la giunta e con gli uffici ed i progettisti, per far sentire la loro voce si sono dovuti rivolgere a Meio Muja che in cambio del voto favorevole al piano avrebbero avuto l’ok dal sindaco sulla loro mozione.
Un altro dei nodi cruciali della seduta di ieri è stata l’osservazione n.143, di cui Fabio Longo da tempo si è reso portabandiera, che richiedeva la riclassificazione delle grandi aree turistiche in aree verdi tampone, agricolo produttive e boscate eliminando ogni possibilità di edificazione.
Al primo tentativo di approvazione del piano l’opposizione era uscita dall’aula assieme a Longo, Coslovich e Liguori. Ieri la situazione si è ripetuta ma Liguori, evidentemente tranquillizzato sulle possibili responsabilità scaturenti dall’accoglimento dell’osservazione 143 e sui pareri contrari della Sovrintendenza, è rimasto in aula votando la bocciatura della osservazione.
Per quanto ci riguarda la complessità della situazione e la poca chiarezza sul valore dei pareri della Regione e della Sovrintendenza, che su quelle aree vieterebbero ogni edificazione, rispetto alle scelte del Comune e viste le possibili responsabilità personali abbiamo preferito uscire dall’aula.
Salvo sorprese dell’ultim’ora il piano lunedì 28 dovrebbe passare con i voti della maggioranza. L’opposizione voterà contro salvo il solito Parlato che mi ha detto "non voterò a favore". Coslovich ieri ha ribadito che non parteciperà alla discussione e al voto del piano mentre da Longo potremmo aspettarci o il voto contrario o un’uscita dall’aula. Ma prima di arrivare a questo ci sono ancora la metà delle osservazioni da votare e almeno 15 emendamenti di Longo che ci faranno fare tarda notte ancora una volta.
In conclusione questo s'appresta ad essere un piano forte con i deboli e debole con i forti: di sinistra solo quando si tratta di limitare opportunità, vanificare aspettative e condizionare ideologicamente lo sviluppo di Muggia.
Ma votato il piano, stando alla mozione Busan, il documento dovrà essere ripreso in mano per “concertarlo” con gli ordini professionali. Ma questa sarà un’altra storia.

Claudio Grizon

Consigliere del Comune di Muggia

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