Commento dopo la prima seduta dedicata alla discussione e votazione delle osservazioni ed opposizioni al nuovo Piano Regolatore presentate dai cittadini.
Abbiamo affrontato la discussione e la votazione delle
osservazioni ed opposizioni (69 votate e 71 ancora da fare) sul piano
regolatore con serietà e responsabilità e senza rincorrere facili atteggiamenti
ostruzionistici per rispetto in primo luogo dei cittadini.
I nostri voti, a volte diversificati, sono stati sempre
puntuali e basati su una attenta analisi delle richieste dei cittadini e delle
risposte proposte dall'amministrazione.
Nonostante molti voti siano stati trasversalmente favorevoli
alle controdeduzioni proposte rimangono, per quanto ci riguarda, punti di vista
molto diversi su vari aspetti del piano a partire dalle intese con l’EZIT al
“no” assoluto alla sessantina di richieste di ampliamenti o a nuove
edificazioni presentate dai cittadini per le proprie famiglie mentre, nel
contempo, si prevedono insediamenti per quasi 300 abitanti su Monte San
Giovanni.
E’ quantomeno curioso poi che un esponente di maggioranza
(Marina Busan di Meio Muja), già prima della discussione e del voto del piano
regolatore abbia presentato una mozione che sostanzialmente impegna il sindaco,
all'indomani dell’approvazione, “ad avviare le procedure per rivalutare le
Norme Tecniche di Attuazione con il confronto con gli Ordini Professionali”.
Una vera e propria presa di distanza dal più importante documento che regola
l’applicazione del piano regolatore licenziato dalla giunta Nesladek.
Considerata la valenza politica di questa mozione,
probabilmente uno dei compromessi per l’ok al piano di Meio Muja, a inizio di
seduta ho chiesto che il documento sia trattato come primo punto visto che la
sua discussione era prevista solo per lunedì 28 settembre come 6° punto
dell’ordine del giorno.
Anche il consigliere Geremia Liguori (indipendente ex Sel)
si è dichiarato interessato alla mia proposta che dopo una sospensione dei
lavori chiesta dalla maggioranza è stata respinta con la sua astensione ed il
voto favorevole di tutta l’opposizione e dei consiglieri Fabio Longo e Maurizio
Coslovich.
E’ grave che si porti al voto un piano regolatore che parti
della maggioranza già ritengono inadeguato e da modificare, come variante non
sostanziale al piano stesso, dopo aver sentito i rappresentanti degli ordini
professionali che per altro ci risulterebbe che sono stati coinvolti.
L’iniziativa di Meio Muja risulta più leggibile alla luce
della bocciatura di quasi tutte le osservazioni presentate da un noto
professionista muggesano, parrebbe anche a nome di vari suoi colleghi (a causa
di queste osservazioni si era dimesso da consigliere l’assessore Stefano
Decolle) che vertevano quasi completamente sulle Norme Attuative al piano.
Per quanto ci riguarda non possiamo che definire anomala
questa situazione ove a quanto pare i professionisti dopo non aver avuto
soddisfazioni con la giunta e con gli uffici ed i progettisti, per far sentire
la loro voce si sono dovuti rivolgere a Meio Muja che in cambio del voto
favorevole al piano avrebbero avuto l’ok dal sindaco sulla loro mozione.
Un altro dei nodi cruciali della seduta di ieri è stata
l’osservazione n.143, di cui Fabio Longo da tempo si è reso portabandiera, che
richiedeva la riclassificazione delle grandi aree turistiche in aree verdi
tampone, agricolo produttive e boscate eliminando ogni possibilità di
edificazione.
Al primo tentativo di approvazione del piano l’opposizione
era uscita dall’aula assieme a Longo, Coslovich e Liguori. Ieri la situazione
si è ripetuta ma Liguori, evidentemente tranquillizzato sulle possibili
responsabilità scaturenti dall’accoglimento dell’osservazione 143 e sui pareri contrari
della Sovrintendenza, è rimasto in aula votando la bocciatura della
osservazione.
Per quanto ci riguarda la complessità della situazione e la
poca chiarezza sul valore dei pareri della Regione e della Sovrintendenza, che
su quelle aree vieterebbero ogni edificazione, rispetto alle scelte del Comune
e viste le possibili responsabilità personali abbiamo preferito uscire
dall’aula.
Salvo sorprese dell’ultim’ora il piano lunedì 28 dovrebbe
passare con i voti della maggioranza. L’opposizione voterà contro salvo il
solito Parlato che mi ha detto "non voterò a favore". Coslovich ieri
ha ribadito che non parteciperà alla discussione e al voto del piano mentre da
Longo potremmo aspettarci o il voto contrario o un’uscita dall’aula. Ma prima
di arrivare a questo ci sono ancora la metà delle osservazioni da votare e
almeno 15 emendamenti di Longo che ci faranno fare tarda notte ancora una
volta.
In conclusione questo s'appresta ad essere un piano forte
con i deboli e debole con i forti: di sinistra solo quando si tratta di
limitare opportunità, vanificare aspettative e condizionare ideologicamente lo
sviluppo di Muggia.
Ma votato il piano, stando alla mozione Busan, il documento
dovrà essere ripreso in mano per “concertarlo” con gli ordini professionali. Ma
questa sarà un’altra storia.
Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia
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