Grizon (Pdl):
“la presidente Bassa Poropat chieda l’intervento del governo, la norma è illegittima:
1 milione e 500 mila euro dei triestini sottratti al territorio!”
“Per espropriare alla Provincia di
Trieste e al suo territorio quasi 1 milione e 500 mila euro alla Serracchiani è
bastata una frasetta, fatta mettere li ad arte, con un comma tra i 51 articoli
della recente legge regionale 3 approvata lo scorso 11 marzo”.
La denuncia, tutta politica, arriva da Claudio Grizon, capo gruppo del Pdl a Palazzo Galatti, il quale si
affianca alla recente denuncia del presidente
della Provincia di Udine Pietro Fontanini il quale ha recentemente contestato
il provvedimento licenziato dal centro sinistra in Piazza Oberdan per poi
appellarsi al ministro per gli affari
regionali Enrico Costa.
“Si tratta in sostanza – spiega Grizon – dell’apparentemente
misero 0,26% del capitale della società
partecipata Autovie Venete S.p.A. che dal
1 luglio verrà annesso, assieme allo 0,50% della Provincia di Udine, alla
percentuale detenuta nella società dalla Regione, tramite Friulia S.p.A., che è pari al 74,57%”.
L’articolo incriminato della L.R.3/2016 è il numero 35
bis, che per altro si occupa principalmente della cessione dalle Province alla Regione delle competenze in materia di
ambiente, caccia e pesca, protezione civile, edilizia scolastica ed istruzione,
dove si prevede che la Regione “(…)
subentra nella titolarità dei diritti relativi alle partecipazioni nella Società
per Azioni Autovie Venete, nel termine previsto dall’articolo 32, comma 3”,
ovvero dall’1 luglio.
“Si è trattato di un
vero colpo di mano della Serracchiani – aggiunge Grizon – e per fortuna sua
la
Provincia di Gorizia ha avviato
la cessione della sua partecipazione in Autovie Venete nel maggio dello scorso
anno ricavandone un importo di 606 mila
euro che ha già potuto investire sul territorio mentre noi, che con il nostro 0,26% potremmo ricavarne
circa 1 milione e mezzo di euro, non lo potremo fare perché il Pd e la Serracchiani hanno deciso di far
cassa espropriando ai triestini queste azioni il cui controvalore la giunta Bassa Poropat avrebbe potuto
investire, con la nostra adesione, su scuole e strade prima del termine del
mandato”.
“Da parte loro – evidenzia l’esponente del centro destra
triestino - le Provincie di Udine e
Trieste avevano già iniziato le procedure di cessione delle quote,
rispettivamente nel dicembre e nel gennaio 2014, pur senza esser ancora giunte
alla loro vendita. Ma quello che è
accaduto si palesa sul piano politico come un vero e proprio esproprio mentre
sul piano giuridico tale norma si caratterizza per la sua evidente
illegittimità”.
“Del problema ne abbiamo parlato anche in sede di ufficio di presidenza dell’UPI FVG –
rivela Grizon – dove pure la stessa presidente di turno Maria Teresa Bassa
Poropat ha espresso forti perplessità e preoccupazione mentre il presidente Fontanini ha sollecitato
invano una reazione corale delle Province interessate, nell’indifferenza di
Enrico Gherghetta (presidente della Provincia di Gorizia, ndr) per chiedere al ministro Enrico Costa un
approfondimento giuridico in merito alla legittimità di questa norma”.
“Mi appello
pertanto – conclude Grizon – al senso di
responsabilità della presidente Bassa Poropat, che certamente non ha gradito
questa uscita a gamba tesa della Regione nei confronti della nostra Provincia, affinché assieme a Fontanini e all’UPI FVG solleciti
un intervento del governo sul tema e intraprenda ogni azione utile a far
restituire ai triestini il maltolto”.
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