martedì 26 febbraio 2008

IL PORTO SAN ROCCO PAGHI I RIFIUTI E L'ICI


Anziché chiedere sconti il direttore Roberto Sponza
pensi al rilancio del porto nautico in realtà mai decollato

“Siamo tranquilli”, “abbiamo con lui rapporti di amicizia”, “sono contento che Nerio Nesladek sia stato eletto”, “i due schieramenti si mettano d’accordo”, “non continui questa lotta tra guelfi e ghibellini”, “lavorare insieme per il bene della cosa pubblica”.

Sono queste le parole con cui Roberto Sponza il 12 aprile 2006 salutava la vittoria a Muggia di Nerio Nesladek, dopo due mandati del centro destra, iniziati con Dipiazza e proseguiti con Gasperini; periodo in cui la società Porto San Rocco ha avviato e completato il progetto del porto nautico in cui Muggia aveva riposto tante aspettative.

Ma oggi, quando il Comune reclama il pagamento dei rifiuti dovuti per legge Sponza si permette di richiamare una convenzione vecchia di dieci anni per farsi abbonare o quantomeno farsi fare uno sconticino sul pagamento della Tarsu che ogni bravo muggesano invece paga regolarmente.

Ma come, l’idilio è già finito? Sembrava così felice Sponza due anni fa, quando all’indomani del voto, con un’inusitata scortesia, si era affrettato a dirsi pubblicamente “contento” della vittoria di Nesladek.

Ebbene, caro Sponza, abbiamo deciso di ascoltare il suo consiglio, vogliamo in questo caso lavorare per il bene della cosa pubblica: il vice sindaco Franco Crevatin, nell’ambito nell’ordinaria attività di monitoraggio delle morosità sulle imposte comunali, fa benissimo a reclamare da chi risiede a Porto San Rocco il pagamento della tassa sull’asporto dei rifiuti se questa è dovuta. Quindi una convenzione antecedente alla normativa attualmente in vigore non può certo privilegiare chi la risiede rispetto ai muggesani.

Sappiamo bene che Porto San Rocco ha un servizio autonomo di asporto rifiuti, che per altro rientra tra le caratteristiche offerte ai propri clienti da parte dei comprensori turistici di tale livello, ma il 40% della tassa va comunque pagata, assieme all’ICI per quanti risiedono.

Il vero problema è che Porto San Rocco, come si può facilmente vedere, non è mai decollato veramente ne come porto nautico, ne come villaggio turistico, ne come centro residenziale di lusso, deludendo le aspettative di molti muggesani che avevano visto in questo progetto la chiave di volta per lo sviluppo di Muggia e della sua costa.

Se c’è qualcuno quindi che ha sbagliato a fare le sue previsioni è stata la Porto San Rocco che ora vede ulteriormente innalzarsi i costi di gestione dei suoi appartamenti d’elite, rendendoli sempre meno appetibili. Ciò nonostante crediamo ancora in questa struttura e speriamo che possa ritrovare, per il bene di Muggia, la forza per un rilancio nel mercato della nautica da diporto e turistico.

Claudio Grizon

Consigliere e Coordinatore di Forza Italia a Muggia

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