lunedì 12 maggio 2008

DALLA PROVINCIA 700 MILA EURO PER IL FESTIVAL DEL TEATRO ROMANO MA NEANCHE UN EURO PER IL VERDI

Grizon (F.I.): la Poropat sbaglia, il 5 per mille è per il volontariato e sociale


La Provincia ha stanziato 700 mila euro per il Festival Teatri a Teatro – annuncia Claudio Grizon, capo gruppo di Forza Italia in consiglio provinciale – ma non ha previsto neanche un euro per il Teatro Verdi”.

“Giovedì prossimo il consiglio provinciale esaminerà una variazione di bilancio da oltre 7 milioni di euro – ricorda il consigliere Grizon – con la quale si stanziano, tra l’altro, 100 mila euro per un concerto che l’Orchestra sinfonica del Friuli Venezia Giulia realizzerà nell’ambito del festival al teatro romano ma in tutto il bilancio dell’ente non c’è un euro per il Verdi”.

“Ciò come se le recenti audizioni del sovrintendente Zanfagnin in Comune e in Provincia – spiega Grizon – nel corso delle quali ha esortato le istituzioni a sostenere l’attività dell’ente lirico, non fossero avvenute”.

“Ma la presidente Poropat, tanto attenta alla cultura dell’elite, - aggiunge il forzista – come ha evidenziato il vice sindaco Lippi, oltretutto non sostiene neanche il Teatro Rossetti ma si permette di suggerire ai cittadini di devolvere il proprio 5 per mille al Verdi, dimenticandosi che quel provvedimento che il governo Prodi stava per abolire è nato prioritariamente per il volontariato e per il sociale”.

Ingenerosa comunque mi è parsa l’accusa rivolta al Comune di Trieste – conclude Grizon – che stanzierebbe per il Verdi un importo inferiore a quello di altre città italiane. Credo che prima di fare questo tipo di accuse bisogna valutare il contesto socio economico di queste città, i servizi resi ai cittadini nel complesso e il rapporto tra i contributi ed il bilancio comunale”.

“Certo è che le Fondazioni degli Enti Lirici – ricorda Grizon – sono nate come un’utopia ai tempi di Veltroni ministro per i beni culturali con l’obbligo del pareggio di bilancio. Solo alcune, infatti, vivono discretamente, poche sono riuscite ad attirare i privati con il limite del 19% di detrazioni fiscali per le sponsorizzazioni e la maggior parte sopravvive con debiti più o meno rilevanti”.

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