SUL RITORNO ALLA VECCHIA DENOMINAZIONE IL CONSIGLIERE COMUNALE PROPONE DI CONSULTARE GLI ABITANTI
«Concentriamoci però su viabilità e urbanistica». Mosetti (Azione giovani): «Zaule non ha fondamento storico»
MUGGIA - Un referendum consultivo tra i cittadini di Aquilinia per decidere se mantenere l'attuale toponimo o tornare alla precedente denominazione di Zaule. Un comitato promotore aveva raccolto 200 firme nel 2007, e tale raccolta verrà ripresa a breve da Rifondazione comunista.
La proposta del referendum lanciata dal consigliere comunale di Muggia Andrea Mariucci (Italia dei valori) - anche nella sua veste di residente - in merito al dibattito sull'eventuale cambio del nome dell'abitato di Aquilinia, che alcune forze politiche e comitati di cittadini, attraverso varie raccolte di firme, vorrebbero riportare all'antica denominazione di Zaule.
«Le 200 firme per il ritorno alla denominazione di Zaule rappresentano l'espressione di una minima percentuale degli abitanti di Aquilinia, che nel complesso registra 1600 residenti - osserva il responsabile per Muggia di Azione giovani, Daniele Mosetti - e soprattutto sono meno delle 300 sottoscrizioni che abbiamo raccolto nel 2007 a difesa dell'attuale toponomastica».
«Che a decidere siano i cittadini con il democratico strumento del referendum - replica Mariucci - e poi concentriamoci soprattutto sui problemi reali dell'abitato, come la viabilità e la realizzazione del bypass».
La modifica alla toponomastica è stata definita inutile da Mosetti nella sua replica al consigliere comunale di San Dorligo Della Valle, Giorgio Jercog. «Graverebbe inoltre – prosegue Mosetti – sulle tasche dei residenti di tutto il Comune. Va rispettata la volontà degli abitanti e di tutti gli ex lavoratori della raffineria facendo permanere l'attuale toponomastica».
«Inviterei il consigliere Jercog - continua Mosetti - a proporre eventualmente opere più utili a un borgo bisognoso di collegamenti di trasporto pubblico, riasfaltature e risistemazione dell'arredo urbano. Sarebbe sconcertante - conclude - l'eliminazione del toponimo Aquilinia in favore di un' indicazione bilingue Zaule-Zavlije, che non trova alcun fondamento storico né urbanistico, dal momento che la popolazione residente è per la stragrande maggioranza di lingua italiana e per buona parte costituita da esuli e dai loro figli».
«Al di là della radice storica delle due denominazioni e della rispettabilità di entrambe le posizioni - replica ancora Mariucci - credo che la politica debba concentrarsi su aspetti più concreti: risolvere il nodo della viabilità, ridimensionando la velocità dei veicoli, e ripristinando, a seguito dell'apertura del raccordo autostradale Lacotisce-Rabuiese, le due corsie. Si tornerebbe così a rendere possibili anche quelle svolte che l'istituzione della terza aveva impedito».
In tema di urbanistica il consigliere dell’Italia dei valori sottolinea poi che «ci sarà anche da affrontare la pianificazione del territorio in virtù dei nuovi insediamenti, attuali e futuri, in modo da ridare la visibilità abitativa che il rione aveva perso, per restituirgli le caratteristiche di un borgo urbano».
Tornando al problema del nome, secondo Mariucci «per la scelta la cosa migliore sarebbe consultare la popolazione, così che ogni cittadino possa esprimere la sua opinione sia nella parte sottoposta all'azione amministrativa di Muggia che in quella del Comune di San Dorligo. Siano poi i due consigli comunali a recepire la volontà popolare, trovando lo strumento più ideoneo per attuarla».
Gianfranco Terzoli
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