martedì 3 marzo 2009

REFERENDUM SUL NOME DI AQUILINIA, E’ POLEMICA

Da Il Piccolo del 03.03.2009 - Pagina 18


Grizon: «Una spesa inutile». Il sindaco: «Si può farlo senza costi, a livello consultivo» Il consigliere forzista: «Il cambio è un problema sentito dai cittadini?»



MUGGIA «Il referendum per il nome di Aquilinia è solo una spesa inutile». Ad affermarlo è il coordinatore forzista di Muggia Claudio Grizon, che interviene nel vivace dibattito sull’eventualità di riportare Aquilinia alla vecchia denominazione di Zaule.


«Nessuna spesa a carico dei cittadini - replica il sindaco Nerio Nesladek - e anzi, a fronte di una legittima richiesta, non avrei problemi a ripristinare la vecchia toponomastica, anche perché il nome Zaule si trova in antichi documenti».


Grizon boccia dunque la proposta di Andrea Mariucci (Italia dei valori) di indire un referendum consultivo tra gli abitanti di Aquilinia per decidere se tornare alla denominazione di Zaule. «La battaglia sulle tabelle stradali – aggiunge il consigliere forzista – viene fatta solo per dire ”esistiamo” e per distogliere l’attenzione dei cittadini dai veri problemi del territorio, che dopo tre anni attendono ancora risposte».


Il primo cittadino ribadisce invece la sua posizione favorevole e precisa: «Fare una consultazione non significa una spesa di denaro: la si può organizzare a livello consultivo. La richiesta è legittima perchè storicamente fondata - conclude - ed è altrettanto legittimo che si consulti la popolazione residente per un parere».


«La vicenda del cambio del nome della frazione di Aquilinia, sia della parte muggesana che di quella di San Dorligo - afferma ancora Grizon - mira a ristabilire equilibri interni alle coalizioni che reggono i due Comuni. A Muggia, Rifondazione comunista e altri lo scorso anno avevano promosso una petizione per il cambio del nome di Aquilinia, ora è uscito sul tema anche Mariucci».


Il consigliere dell’Italia dei valori, precisando la sua contrarietà al bypass, ribadiva altre priorità per il borgo, come «la necessità di risolvere il nodo della viabilità ripristinando le due corsie e di affrontare la pianificazione urbanistica, restituendo ad Aquilinia la visibilità abitativa».


«Abitando come me ad Aquilinia - prosegue Grizon - Mariucci ritiene di dover dire la sua. Una proposta mediana tra Rifondazione e quanti, con una petizione di 300 firme, avevano già chiesto di mantenerne il nome. Si barcamena per non prendere una posizione netta. Ma qualcuno - conclude - si è chiesto se il cambio di nome è davvero un problema sentito dai cittadini?». (g.t.)

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