domenica 15 dicembre 2013

MUGGIA, ALLARME HASHISH FRA I GIOVANI

Da Il Piccolo di domenica 15 dicembre 2013 - Pagina 46 - Cronaca Trieste

Muggia, allarme hashish fra i giovani 
Controlli intensificati dopo che un ragazzo è finito in coma durante una festa 

di Riccardo Tosques

MUGGIA «Purtroppo il fenomeno del consumo di droghe definite leggere è più radicato di quanto si pensi anche nel mandamento muggesano». Parole importanti, e che sicuramente apriranno una ampia discussione, quelle rilasciate dal dirigente vice questore aggiunto Michele Vecchiet. 
Il dirigente del commissariato distaccato della Polizia di Stato, giunto a Muggia nell'ottobre del 2012, ha evidenziato come siano state sequestrate già nei mesi estivi “modiche quantità di marijuana o hashish”, sostanze rinvenute addosso a giovani residenti nel comune, per lo più studenti, “alcuni dei quali già conosciuti come consumatori più o meno abituali delle stesse”. 
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'episodio accaduto a fine settembre. Durante una festa privata organizzata all'interno di un alloggio a Muggia, un minore, a seguito di un’abbondante ingestione di sostanze alcoliche mischiate a sostanza stupefacente, è rimasto vittima di un malore di grave entità, tale da costringere i sanitari intervenuti a ricoverarlo presso il Burlo in stato di coma. Fortunatamente il giovane è riuscito a cavarsela. 
Dopo questo episodio, su direttiva della competente autorità giudiziaria, è iniziata da parte degli uomini del commissario Vecchiet un’attività di indagine volta all’individuazione delle probabili fonti di approvvigionamento delle sostanze illecite. L'attività di monitoraggio ha registrato il suo epilogo nel momento in cui l’autorità giudiziaria ha predisposto “una serie di perquisizioni (quasi una decina, ndr) a carico di diversi soggetti, nel corso delle quali venivano rinvenute modesti quantitativi di marijuana o hashish e vari oggetti, inequivocabilmente utilizzati per la preparazione ed il consumo delle stesse quali “narghilè”, “grinders (il cosiddetto macinaerba, ndr)” e bilancini di precisione”. Da qui l'allarme lanciato dal vice questore aggiunto Vecchiet. 
E non sono mancate le reazioni. «Siamo molto preoccupati perché se i nostri giovani affogano le preoccupazioni della loro quotidianità nello stordimento dovuto all’uso di droga e alcol significa che non solo le famiglie ma neanche le istituzioni sono adeguate ad interpretare i loro bisogni e aspettative». Claudio Grizon e Christian Gretti, consiglieri comunali del Nuovo Centro Destra, esprimono così la loro preoccupazione. «Prima che sia troppo tardi è necessario agire subito istituzionalmente con azioni multidisciplinari e complementari su iniziativa del Comune e dell’Azienda Sanitaria. Muggia è una cittadina tutto sommato piccola e gestibile per cui è necessario muoversi con determinazione partendo da un’attenta lettura dei dati raccolti anche dalla Provincia sulla condizione giovanile e sulla loro ormai consolidata propensione al bere», spiegano i due consiglieri dell'opposizione. 
Toni decisamente più distensivi da parte del vicesindaco Laura Marzi (Sel): «Siamo di fronte ad una situazione fisiologica che non devono indurre a interpretazioni eccessivamente allarmistiche. Muggia non è il Bronx». E sull'episodio del ragazzo minorenne finito in coma, Marzi racconta: «È un episodio che non ci era noto anche perché non di competenza diretta. Sicuramente se il consumo di droghe leggere dovesse avere dei risvolti preoccupanti, credo sia giusto che essa vada monitorata, ma non mi pare sia il caso di Muggia. Qui siamo di fronte a casi isolati, mi sento quindi di dire che non siamo all'inizio di una situazione di degrado sociale». 

Nessun commento: