MUGGIA «Sono state confermate le mie preoccupazioni ed è evidente che la mia interrogazione ha sollevato questioni che non possono essere tollerate, specie in una casa di riposo dove vivono i nostri anziani e dove lavorano delle persone».
Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl-Ncd, torna con forza sull'argomento “temperature alte” all'interno della casa di riposo di Muggia. Mancando un adeguato sistema di ventilazione infatti si sono registrati nei mesi scorsi alcuni svenimenti da parte delle lavoratrici.
Una interrogazione di Grizon ha avuto alcune conferme: «In merito alle condizioni ambientali verificherò con un esperto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro se i dati forniti sono compatibili con le norme di legge. Si confermano comunque le alte temperature che se abbinate con l’umidità ai lavori pesanti e allo stress possono contribuire ai malori subiti del personale che vengono confermati con un tentativo di minimizzazione».
Grizon sottolinea inoltre come «siano state confermate anche le lamentele delle famiglie che hanno scritto al sindaco all’inizio di luglio dello scorso anno ma per quanto ne so la risposta è giunta solo poche settimane or sono anche se nell’interrogazione l'assessore Rossi è vaga e si limita a dire che “a tale segnalazione si è data risposta anche se in ritardo”. Visto che non mi è stata fornita ne la data ne contenuti della risposta chiederò copia della lettera».
Il polverone sollevato da Grizon, però, non è stato condiviso da parte delle lavoratrici che operano all'interno della struttura comunale. In una lettera sottoscritta da 15 lavoratici, la visione della vicenda è un'altra: «È indubbio che lavorare quando fa molto caldo è tanto più faticoso, ma è altrettanto indubbio che nessun operatore è mai svenuto causa il caldo. Tra i colleghi che sentono il caldo più di altri, il caldo è soggettivo in quanto a percezione, ce ne sono stati alcuni, meno delle dita di una mano, che hanno avuto un malore che non è imputabile solamente al caldo».
Le operatrici della casa di riposo hanno evidenziato che “da anni il Comune fornisce un ventilatore per ogni stanza e un condizionatore per il secondo piano e per l’infermeria”. Nel piano terra invece “ci sono i bagni senza finestre, ma dotati di un impianto di scambiatore d’aria e nessun operatore si è mai sentito male perché ha fatto la doccia ad un anziano. La cooperativa Itaca, presente da 3 anni, ogni estate fornisce agli operatori integratori di sali minerali e magliette di cotone più leggere rispetto alla divisa”.
Ogni anno con gli anziani “facciamo campagna di sensibilizzazione sulla importanza di bere tanta acqua per combattere il caldo. Certo, auspichiamo che il problema di refrigerazione dell’ambiente sia risolto in maniera adeguata e definitiva per il benessere degli operatori che ci lavorano e per il benessere degli anziani che ci vivono e che hanno una percezione del caldo molto più bassa”. Riccardo Tosques
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