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martedì 17 dicembre 2013

"QUANTE CARICHE, CI SVELI IL SUO ELISIR SEGRETO"

Da Il Piccolo di martedì 17 dicembre 2013 - Pagina 22 - Cronaca Trieste

«Quante cariche, ci sveli il suo elisir segreto» 
L’ironia di Cervesi (Un’altra Trieste). Ma Grizon (Pdl): tante opportunità mai sfruttate dal centrosinistra

Francesco Cervesi, segretario di Un’Altra Trieste usa l’ironia per attaccare Paoletti: «Ci sembra un’ ottima soluzione la sua autocandidatura a sindaco e a presidente dell'Autorità Portuale. Siamo disponibili a sostenerla ad alcune condizioni: che sia effettivamente per entrambe le poltrone e che l’attuale presidente della Camera di commercio prometta di tenersi anche tutte le cariche attuali, ma che si impegni pure a divulgare il suo segreto ovvero come fa a seguire tanti incarichi diversi. Vogliamo la ricetta dell'elisir che usa e il nome dell'alchimista che glielo prepara». 
«Continuare a interrogarsi sulle ragioni del declino non solo é ipocrita, ma è colpevole se non si iniziano a fare i nomi dei colpevoli - aggiungono invece Alessia Rosolen e Franco Bandelli di Un’Altra Trieste - E cioé in primo luogo il plurinominato e plurigettonato (nel senso che riceve numerosi gettoni di presenza) Antonio Paoletti cui tutti quanti noi paghiamo per conto terzi la cambiale dovuta per l'appoggio garantito alla nomina di Marina Monassi all'Autorita portuale. In secondo luogo non possiamo non rilevare l'assoluta indifferenza in cui continua ad operare il Presidente dello scalo aeroportuale, ridotto a soli otto collegamenti settimanali, quel Sergio Dressi nominato a un ruolo che altrove é affidato a manager di comprovata esperienza e che in questa regione é invece appannaggio di chi ha il solo “merito” di essere vicesegretario regionale di un partito defunto e volto nuovo della rinata Forza Italia». 
Claudio Grizon, consigliere provinciale del Pdl, si rivolge invece polemicante al senatore Russo: «Caro Francesco - gli chiede - credi davvero che Antonio Paoletti abbia da solo la responsabilità della perdita delle crociere Costa? Credo tu abbia davvero sbagliato obiettivo. Fin dalla prima giunta guidata da Roberto Dipiazza - scrive Grizon in una nota - la città si è particolarmente impegnata con gli assessori Bucci e Rovis nel cercare di portare a Trieste le crociere, con i lavori alla Marittima, la partecipazione alle fiere specializzate e varie azioni corali tra Comune e Porto finalizzate a rendere competitiva l'offerta della città, ricercando anche l'impegno dei commercianti e degli esercenti. Oggi il tema è: cosa hanno fatto o non hanno fatto la giunta Cosolini, la Provincia o la Regione a guida Serracchiani per proseguire quel lavoro? Cosa ha fatto la città per mantenere quella opportunità? Sei proprio sicuro che Costa tagli le tappe triestine a causa di Paoletti o solo di Ttp piuttosto che sulla base dell'andamento dei mercati e degli interessi aziendali? Francesco spiegami cosa ha fatto la tua parte politica per evitare la perdita delle crociere».

sabato 11 febbraio 2012

GIUNTA BASSA POROPAT, I TIROCINI FORMATIVI SONO “COSA NOSTRA”

TRIESTE - “Sui tirocini formativi per le persone disoccupate la giunta Bassa Poropat snobba il consiglio, a cui competono i regolamenti in materia, preferendo concertare con i sindacati amici”.
La denuncia arriva all’unisono dai capi gruppo dell’opposizione in Provincia Francesco Cervesi di Un’Altra Trieste, Claudio Grizon del PDL, Giorgio Rossi della Lista Dipiazza e da Roberto De Gioia per la Lega Nord a seguito della seduta del consiglio provinciale di ieri che è stato chiamato a deliberare sull’argomento.
“Per noi sarebbe bastato – ricorda Cervesi di Un’altra Trieste – che le risorse del bilancio provinciale fossero state messe a disposizione dello sportello del lavoro, aumentato di fatto le risorse regionali già a disposizione per fare incontrare domanda ed offerta ma la giunta ha voluto gestire per conto questi soldi”.
“In sostanza – prosegue il capo gruppo del PDL Grizon – la giunta valuterà quali sono le tipologie di persone meritevoli di accedere a questi tirocini semestrali, per i quali è previsto anche un incentivo orario di 4 euro, concertando con i sindacati amici, alimentando così vecchie consuetudini della politica cara alla sinistra”.
“Per farlo però – ricorda Grizon – la giunta ha dovuto proporci un regolamento con criteri e modalità sulle quali ha competenza il consiglio, riservandosi però la facoltà di scegliere i “target dei beneficiari nonché i criteri che concorrono alla predisposizione dell’elenco” della graduatoria, il vero “cuore politico” dell’operazione da sbandierare in tempi di crisi”.
“Una vera e propria delega in bianco alla giunta – sottolinea Rossi della Lista Dipiazza – che in questo modo prevarica sul consiglio, gettando ombre sulla trasparenza che sarebbe necessaria quando si erogano fondi pubblici”.
“Pur essendo la materia di nostra competenza la giunta ha voluto far da se – aggiunge Rossi - alludendo a situazioni simili che si verificano in Regione, ma dimenticando che il consiglio regionale fa le leggi e la giunta le applica con regolamenti e decreti mentre in Provincia, che a parole vorrebbero difendere, la competenza è del consiglio”.
“Anche questo provvedimento – ricorda Roberto De Gioia per la Lega Nord – apre le porte prioritariamente ai cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno che la giunta recluterà, seppur attraverso bandi pubblici, con l’aiuto delle organizzazioni sindacali, a scapito dei cittadini italiani, in quanto è sufficiente essere domiciliati a Trieste”.
“Le risposte date dalla giunta sono state fantasiose e imbarazzanti – conclude De Gioia – evocando procedure da “snellire” e “velocizzare” ma, di fatto, con un regolamento in più che oltretutto elimina il limite di reddito per poter accedere al tirocinio”.
“Mi fa piacere che i tre emendamenti che ho proposto – ricorda Cervesi di Un’Altra Trieste - volti ad attribuire al consiglio la scelta delle tipologie di beneficiari, a contemplare anche i tirocini formativi come definiti dalla norma e a riservare una quota pari almeno al 40% delle risorse a bilancio per tali sussidi al “libero mercato” siano stati condivisi da PDL, Lista Dipiazza e Lega Nord ma la maggioranza, per ragioni di schieramento, ha evidentemente preferito assecondare la volontà della giunta che ha voluto prevaricare sulle competenze del consiglio in ragione dell’opportunità di ripartire da se la somma di 200 mila euro che sarebbero stati stanziati per l’operazione”.

martedì 31 gennaio 2012

PROVINCIA, L'OPPOSIZIONE DISERTA IL CONSIGLIO

Da Il Piccolo di martedì 31 gennaio Pagina 23 - Cronaca Trieste

Provincia, l’opposizione diserta il Consiglio

Assente per protesta alla seduta contro l’abolizione dell’ente: «Bassa Poropat si comporta da padrona»

Stamane snobberanno la seduta straordinaria del Consiglio provinciale convocata al Miela per rispondere alla proposta di abolire le Province. L’opposizione a palazzo Galatti - con i capigruppo di Pdl, Claudio Grizon, lista Dipiazza, Giorgio Rossi, Lega Nord, Paolo Polidori e Un’altra Trieste, Francesco Cervesi - ha spiegato così questa scelta presa per protesta: «La presidente Maria Teresa Bassa Poropat si sta atteggiando come fosse lei la padrona dell’ente. All’improvviso ci siamo trovati davanti alla presenza, quale relatore, del docente della nostra Università, Pier Giorgio Gabassi». Grizon ha affermato che «mentre a livello nazionale tra enti si cerca di collaborare trasversalmente, Bassa Poropat continua a fare da sola. Ci è stato imposto un relatore – ha aggiunto il capogruppo del Pdl - che non è super partes, e la presidente l’ha convocato perché ha svolto alcuni corsi per il personale di palazzo Galatti. Tutto questo è inaccettabile». Grizon ha poi ricordato che «la Regione, che ha potestà in materia, ha presentato ricorso contro la proposta Monti, mentre un sondaggio realizzato dall’Ipsos afferma che i cittadini hanno fiducia nelle Province più che nelle Regioni». Così Rossi: «C'erano accordi già presi. Denunciamo perciò il comportamento della presidente, che ha la sindrome della Merkel, e l'accentramento dei poteri che non ci trova d'accordo. L'ente provinciale va rivisitato – ha concluso il capogruppo della lista Dipiazza – per esempio la Provincia di Trieste ha il 20% dei dipendenti in part time: non può funzionare così. È un ente che, se gestito in qeusto modo, non dimostra di essere utile». Secondo Polidori «Bassa Poropat vuole apparire ancora una volta al centro di tutto. La maggioranza con noi è stata corretta – ha osservato il capogruppo della Lega - la presidente no». Cervesi ha spiegato che «Un'altra Trieste ha una ragione in più per disertare il Consiglio. Se si vuole dare vita alla discussione bisogna trovare un metodo e una sede appropriati, una pubblica assemblea, non un Consiglio straordinario divenuto una vetrina per Bassa Poropat». Immediata la replica della presidente: «L’Unione province italiane, che ha promosso l’iniziativa, ha dato l’input di garantire nell’occasione il massimo coinvolgimento possibile. Ecco il perché dell’invito a Gabassi – ha proseguito Bassa Poropat – che, come docente, è di assoluta competenza in materia. Il fatto che molti anni fa sia stato candidato nelle file del centrosinistra oggi è del tutto ininfluente. Fra l’altro Gabassi è stato formatore di quel personale dell’amministrazione provinciale che è messo in discussione dalla proposta di abolizione delle Province, perciò chi meglio di lui? Le ragioni avanzate dal centrodestra per non essere presente – ha concluso Bassa Poropat – mi sembrano di basso profilo e strumentali». Ugo Salvini
(nella foto d'archivio da sinistra Cervesi, Grizon, Rossi, Polidori e de Gioia)

giovedì 13 ottobre 2011

ELIMINATA LA PAGHETTA DELLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ IN PROVINCIA DI TRIESTE

Grizon (Pdl): abbiamo costretto il centro sinistra ad accettare la nostra richiesta, saranno risparmiati 3240 euro all’anno, oltre 16 mila nell’arco del mandato”

“Con l’eliminazione della paghetta di 300 euro al mese per la presidente della commissione pari opportunità – annuncia Claudio Grizon, capo gruppo del PDL a palazzo Galatti – abbiamo contribuito a far risparmiare all’ente 3240 euro all’anno, oltre 16 mila nell’arco del mandato”.
“Dopo la mia ferma richiesta di eliminare questa anacronistico e immotivato “rimborso forfettario” da 300 euro al mese – rivela Grizon - che neanche un anno fa il centrosinistra ha voluto assegnare alla presidente uscente Eloisa Cignatta con la contrarietà dei consiglieri del centro destra, sostenuta anche dai capigruppo Rossi, Polidori e Cervesi, il presidente del consiglio provinciale Maurizio Vidali ci ha comunicato ieri, a nome  della maggioranza, che la nostra proposta è stata accolta”.
"In realtà – ricorda il capogruppo del PDL – la maggioranza avrebbe voluto mantenere per la presidente della commissione pari opportunità l’indennità ridotta del 10% e quindi di 270 euro. Ma dopo le nostre insistenze e aver annunciato nella commissione capigruppo che se non ci avesse pensato la maggioranza ce ne saremmo occupati noi presentando una delibera d’iniziativa consiliare per cassare i 300 euro, evidentemente il centro sinistra è ritornato sui suoi passi pur di non dover votare una delibera che abbiamo già preparato e che li avrebbe messi in forte imbarazzo”.
"Ora – conclude Grizon – approfondiremo il tema dell’indennità della consigliera di parità – nominata direttamente dalla presidente della Provincia - che è una figura poco nota, ma ben pagata, sembrerebbe attorno ai 25 mila euro all’anno, che non si sa bene se sia realmente utile, considerato che ha funzioni di tutela delle donne pari ad un difensore civico, che sono già ben espletate dai giudici di pace e dalle varie organizzazioni sindacali e patronati”.

domenica 2 ottobre 2011

IL “NO" SULLA FERRIERA IN PROVINCIA E’ MERITO DEL CENTRO DESTRA



Grizon (Pdl), Rossi (L. Dipiazza), Polidori (LN) e Cervesi (Un’AT): “squallido e vergognoso il tentativo di assumersi i meriti sul “no” alla Ferriera dopo averci osteggiato fino all’ultimo istante


“Il “no” politico alla Ferriera nella delibera sul parere per la centrale termoelettrica della Lucchini Energia è stato posto solo grazie alla determinazione di PDL, Lista Dipiazza, Lega Nord e Un’Altra Trieste”.
“E’ stato squallido e vergognoso – sottolineano all’unisono Claudio Grizon, Giorgio Rossi, Paolo Polidori e Francesco Cervesi, capigruppo di Pdl, Lista Dipiazza, Lega Nord e Un’altra Trieste, il tentativo maldestro di questa maggioranza, incapace di confrontarsi e dibattere dei problemi del territorio senza arroccarsi nel proprio fortino, nel tentativo di non far emergere le contraddizioni interne, di assumersi l’esclusivo merito del “no” alla Ferriera”.
“Sono stato io per primo – precisa Claudio Grizon, capo gruppo del Pdl a Palazzo Galatti - a sostenere, con Giorgio Rossi, sia in commissione che in consiglio l’opportunità di cogliere l’occasione di questo parere, dato in via collaborativa alla Regione, per mettere in evidenza che “il progetto, come emerge dalla stessa documentazione fornita dalla Lucchini Energia S.R.L., risulta fortemente legato e condizionato dalla presenza della Ferriera di Servola”, ricordando che la sua chiusura è “già prevista per l’anno 2015, in accordo con le istituzioni locali e regionali competenti”.
“La maggioranza, che oggi pensa subdolamente di assumersi gli esclusivi meriti di questo parere politico – ricordano Giorgio Rossi (Lista Dipiazza), Paolo Polidori (Lega Nord) e Francesco Cervesi (Un’altra Trieste) - si è opposta fino all’ultimo istante agli emendamenti e dal sub emendamento che è stato sottoscritto da tutti i nostri consiglieri, basti ricordare la dichiarazione di Fabio Longo (IdV) che ha dichiarato “non voglio alcun riferimento alla Ferriera nella delibera”.
“Solo la nostra insistenza – prosegue Grizon - nel dibattito in consiglio e il responsabile intervento dell’assessore Vittorio Zollia, che ha recepito il nostro sub emendamento che riassumeva tutti gli emendamenti presentati, correggendone un passaggio poco chiaro, il consiglio ha potuto esprimere sia il parere sfavorevole alla centrale che il “no” alla Ferriera, sottolineando l’incompatibilità della centrale rispetto alle scelte fatte dalle istituzioni per l’area in questione”.
“Ma il tema Ferriera tornerà all’ordine del giorno del prossimo consiglio provinciale – annuncia Grizon – in quanto abbiamo presentato un documento che sarà discusso e votato con cui chiediamo che la presidente Bassa Poropat si attivi “con ogni iniziativa utile ed opportuna nei confronti del Governo, della Regione FVG e del Comune di Trieste affinché il tema della dismissione della Ferriera e la riconversione a nuove attività produttive delle aree interessate diventi di primaria importanza e priorità nell’agenda politico-amministrativa delle varie istituzioni” ed inoltre a “promuovere quanto prima una ripresa dei lavori dei tavoli tecnici ed un loro aggiornamento rispetto ai fatti intercorsi nel periodo della loro inattività”.

domenica 31 luglio 2011

"PROVINCIA, LA MAGGIORANZA CI ZITTISCE"


Da Il Piccolo del 31 luglio 2011 - Trieste Cronaca - Pagina 22

OPPOSIZIONE COMPATTA

Pronti a dare vita a una «giunta ombra che finalmente faccia funzionare la Provincia, altrimenti destinata, nelle mani del centrosinistra, a offrire il peggior esempio di ente inutile». I rappresentanti dell’opposizione di centrodestra Francesco Cervesi, Claudio Grizon, Roberto De Gioia, Paolo Polidori e Giorgio Rossi hanno organizzato ieri una conferenza stampa davanti a palazzo Galatti presentandosi imbavagliati da un cerotto «che simboleggia l’impossibilità di parlare in consiglio – hanno poi puntualizzato – perché la maggioranza ce lo impedisce». «A due mesi dalla riconferma di Bassa Poropat alla presidenza – ha spiegato il capogruppo del Pdl, Grizon - il Consiglio non si è ancora occupato di temi di rilievo, anzi trionfa il nulla. Bassa Poropat sta confermando coi fatti che la Provincia, così gestita, è un ente inutile. Vogliamo stanare questa presidente dal suo ufficio affinché cominci a lavorare per la città. Il vero problema – ha continuato Grizon - è che non hanno competenza né esperienza di gestione della cosa pubblica. Da settembre – ha annunciato - cominceremo una lotta durissima». Giorgio Rossi, capogruppo della lista Dipiazza, si è espresso così: «Ci siamo tappati la bocca ma la realtà è drammatica, perché ancora oggi non si capisce come mai Bassa Poropat abbia beneficiato di un voto plebiscitario, pur non avendo fatto alcunché già nella sua prima presidenza». Polidori si è definito «basito ed esterrefatto, perché è stato leso un principio, quello di garantire all'opposizione la libertà di espressione. Non possiamo essere convocati in Consiglio – ha evidenziato - e poi vedere che la maggioranza modifica l’ordine del giorno senza giustificati motivi. Se la Provincia deve essere questa, è meglio sopprimerla». «Siamo a metà strada fra il folklore e il diritto – ha incalzato Cervesi – e l'opposizione non può essere trattata così, perché siamo stati eletti anche noi dalla gente. Il regolamento del Consiglio prevede norme che devono essere rispettate anche dalla maggioranza». De Gioia, che è anche consigliere comunale, ha rimarcato che «in Municipio il centrosinistra lavora, qui no. Proprio in un momento nel quale le Province sono messe in discussione, un comportamento di questo tipo è inaccettabile». Ugo Salvini

martedì 28 giugno 2011

"GIUNTA BASSA POROPAT, PROGRAMMA GENERICO E INCERTO"

Da Il Piccolo del 28 giugno 2011 - Pagina 19 - Cronaca Trieste

OPPOSIZIONI COMPATTE NELLA CRITICA
«Giunta Bassa Poropat, programma generico e incerto»


Uniti e compatti «per vigilare sull’operato della giunta guidata da Bassa Poropat, che ha già palesato fin dalle sue prime uscite una genericità di programmi e un’incertezza progettuale che fanno preoccupare». I rappresentanti dei cinque gruppi di opposizione in Consiglio provinciale si sono presentati assieme ieri per manifestare la loro comunità d’intenti nell’evidenziare «carenze e mancanza di chiarezza nel programma presentato dalla presidente». Claudio Grizon, esponente del Pdl, ha detto che «nel voto sul programma della maggioranza di centrosinistra Pdl e Lega Nord si sono espressi con il no, la lista Dipiazza e Giorgio Ret si sono astenuti. Avremmo potuto astenerci anche noi – ha precisato - se fossero arrivati segnali di disponibilità, per esempio sulla scelta del vicepresidente, come facemmo noi a suo tempo. Ma l’eccessiva vaghezza e la marcata visione ideologica – ha sottolineato – ci hanno impedito di farlo». Giorgio Rossi, della Lista Dipiazza, ha definito il programma del centrosinistra «un tema scolastico, appena sufficiente. Bassa Poropat resta troppo spesso nascosta sotto una sfera di cristallo, eppure riesce a ottenere voti pur sottraendosi alla disamina delle tematiche concrete. Il fatto è che prendere decisioni significa rischiare, esporsi al giudizio, allora meglio restare vaghi». Secondo Paolo Polidori, della Lega Nord, «è un segnale positivo il fatto che ci presentiamo tutti assieme come opposizione e così sarà per l’intero mandato di questa giunta, che setacceremo nel dettaglio. Il ruolo della Provincia deve essere chiarito e presto. La maggioranza deve affrontare i problema reali, per esempio indicando come vorrebbero fare la Tav». Francesco Cervesi, di Un’altra Trieste, ha ricordato che «è fondamentale partire tutti assieme come opposizione. Cercheremo di proporre sempre qualcosa, di certo il controllo sul modo di lavorare di questa maggioranza sarà inflessibile. La genericità del programma di Bassa Poropat – ha affermato – è forse voluta, per cercare di impedire che si possano formulare critiche molto specifiche. Mancano indirizzi precisi. Questo è un programma a rischio zero, ma significa anche non lavorare per la città». Giorgio Ret ha spiegato che «l'unità che abbiamo trovato nell'opposizione é dettata da una situazione contingente di difficoltà diffusa, di crisi economica. Questo significa anche che servono interventi concreti. Non basta formulare, com'è stato fatto, un programma di bei pensieri: serve anche indicare come si faranno le cose, come si affronteranno i principali temi sul tappeto, in sostanza un crono programma». Ugo Salvini

sabato 25 giugno 2011

L’OPPOSIZIONE IN PROVINCIA SUGLI INDIRIZZI DI GOVERNO 2011-2016 DELLA BASSA POROPAT

Lunedì 27 giugno 2011, alle ore 11.30, nel Salotto della Provincia di Trieste, in Piazza Vittorio Veneto 4 (secondo piano), i gruppi di opposizione in Provincia di Trieste dopo il voto in consiglio provinciale di giovedì 23 giugno scorso, terranno una CONFERENZA STAMPA sul tema:
Popolo della Libertà, Giorgio Ret, Lega Nord, Lista Dipiazza e Un’Altra Trieste
"L’OPPOSIZIONE IN PROVINCIA SUGLI INDIRIZZI DI GOVERNO 2011-2016 DELLA BASSA POROPAT"
Interverranno Claudio Grizon, capo gruppo del PDL, Giorgio RetPaolo Polidori, capogruppo della Lega Nord, Giorgio Rossi, capo gruppo della Lista Dipiazza e Francesco Cervesi, capo gruppo di Un’Altra Trieste.